Psicologi

Anonimo il 02/10/08 alle 09:02 via WEB

Cara Stefania, penso sia proprio questo il senso della psicologia delle emeregenze, ovvero guardare il dramma della persona, del singolo,all\\\'interno dell\\\'emergenza. Posto il fatto che ogni singolo soggetto è un mondo psichico a se ed esperisce un evento in maniera del tutto singolare, il nostro intervento deve essere guidato dall\\\'occhio clinico impratichito degli strumenti che abbiamo appreso nel corso della nostra esperienza di psicologi.

Anonimo il 02/10/08 alle 05:58 via WEB

Mi piace chiacchierare nel senso della quotidiana carezza: lungo l'arco del giorno..e scegliere l'eterna saggezza "ti amo" come testo educativo (perdere il ruolo sarebbe terribile!). Cosa fare di questa pienezza d'Essere? Tesori cari, tornando dal campo ho soccorso una donna in treno e ancora una volta ho avuto prova tangibile che la società dei consumi non ha cuore e che tutto (non) si regge sulla non-umanità. Sono sicura di essere (Essere) rimasta sulle palle del Doc Ranzato: l'imprevedibilità può Essere tollerata in un evento, la persona no. No eh! non cominciamo! Però possiamo finire: nel momento dell'impatto laviamo i nostri cuori, i nostri corpi e le nostre menti da tutte le scorie del potere e (sacra è l'arrendevolezza) acquisiamo la padronanza della vera potenza nella capacità funzionale di realizzazione dell'istante presente: la padronanza della nudità davanti all'infinita Luce: la vita. un momento in cui tutti gli elementi sono strettamente legati gli uni agli altri e ugualmente riconoscibile dalle e nelle sfumature. Prometto e premetto mille volti e mille itinerari perchè è bello volersi bene. Vero? nostra stefania