Il mio domani

... papà...


... momenti. fuori dal tempo....e mi è famigliare quel tuo passo che risuona in corridoio, spalanco gli occhi e cerco con lo sguardo la porta della mia stanza... e arrivi, in quel 'terreno neutro' che è una corsia d'ospedale... solo...entri in quella stanza e mi sale la commozione in gola, come se finalmente tutto prendesse un suo significato, un suo senso.Ti guardo, mentre mi parli, mentre cerchi di nascondere che sei preoccupato per me... Ti guardo in piedi, vicino al mio letto, le nostre mani si cercano e si trovano, e non si lasciano per quasi due ore... Ti guardo e penso che è un sacco di anni che non riusciamo ad avere un momento così bello, tutto nostro... senza nessun copione da dover recitare per nessuno...Il viso invecchiato, i baffi bianchi, i capelli che iniziano a diradarsi. E i tuoi occhi sempre penetranti, irrequieti, che mal si intonano con l'aspetto solenne e professionale che non ti levi mai di dosso...Che sollievo, averti accanto, papà...E che bello poterti accogliere e ascoltare così, serenamente, con la sensazione di una libertà infinita nel mio cuore...Mi parli delle tue preoccupazioni, della prossima pensione, e dell'anticiparla al prossimo autunno,  di come vorresti passare questi prossimi anni, che pensi siano pochi, troppo pochi per essere sprecati lontano dai tuoi nipotini... Le tue parole scivolano con le mie, senza sovrapporsi, senza contrasti, in un unico discorso danzante che è balsamo per l'anima...E' così bello ascoltarti, così bello parlarti tranquilla, senza altri ad ascoltarci...Mi farei un'operazione al mese, se sapessi di poterti incontrare in questo modo, con questa sospensione di tempi e di giudizi, così come ti ho incontrato lunedì...!!!