quelcheresta - vorrei non smettere di credere alle favole

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Ho un misero presente e un futuro zeppo di progetti e di stanchezze che mi frullano stomaco, fegato e polmoni in un frappé che nemmeno vagonate di benzoquellacosalì riescono a calmare. Sono le paure concrete quelle che mi scuotono, mi mandano avanti o indietro. E' la lacrima dell'hinc et nunc, del brivido caldo o freddo, del sorriso della presenza, del vuoto…
 

7

Sono appena tornata a casa e mi sento un'incompiuta.Morirò con l'aria stupita e un po' rinco di chi deve fare ancora tante cose...con l'angoscia netta di esser passata accanto a tutto quello che poteva essere.Plink (suono di lacrima su tastiera)...
 

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I giorni appena trascorsi mi hanno lasciato graffi ovunque.Vorrei potermela prendere con i miei geni presuntuosi che mi hanno impedito di essere ciò che volevo e che non sono.Non era questo ciò che volevo, ma riesco ancora a raccontarmi delle storie. E’ così che imparo a sopravvivere. Il corpo che sfugge, si ribella, che non riesco più a…
 

5

Io a luglio stavo bene. Giorni di mare, di ballo, di jogging sulla riva del mare. Poi qualcosa si rompe e da allora c'è una rincorsa a quello che chiamano "guarire".E cominciano a farti di tutto e conti le reazioni allergiche che capisci “quanto è facile morire” (Battisti docet), e le budella si contorcono manco…
 

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Da stamattina ho rotto nell'ordine:2 piattiuna tazzina Limogesun posacenere VersaceSarà vita che mi sfugge dalle mani???O sarà che inconsapevolmente demolisco superflui fronzoli per lasciare al loro posto solo gli scheletri???
 

3

Solo silenzio a raccontare questi giorni asprigni...è l’unico modo che conosco per proteggere chi amo.Perchè ti svegli una mattina e da lì piombi in un girone di sbalordimenti e padiglioni, di disorientamenti e di reparti.E scopri che esiste una medicina per tutto e il suo contrario.E impari a modulare la tua vita guardando il calendario di…
 

2

Mal di testa che mi perseguita da più di 24 ore. La sento fiaccata come se fosse piena di ovatta. Tutto rimbalza sgradevolmente. Lenzuola stropicciate e santa pazienza. Sono ferma e non ho voglia di ripartire. Braccia e gambe estranee, ma devo allenarmi. Non posso mica tollerare di perdermi.
 

1

Occhi serrati. Dissolvenza.Quanta cazzo di vita si nasconde nell’angoscia, nel ventre tumido, nella serenità teorica, nel comunicare a voce bassa, nelle strette di mano dubbiose. E io canto.