iL bLoG qUeMoMaTa!!!

Quemomata nel mondo - Le Origini Nipponiche


Il nostro corrispondente estero da Burjassot nAndo dopo lunghe ricerche è stato in grado di ricostruire la storia delle origini del gesto quemomata. Poichè trattasi di una storia molto lunga, la Redazione ha deciso di pubblicarla a puntate. Scrive nAndo:Di recente sono venuto a conoscenza dell’esistenza del famigerato gesto “quemomata” presso altre popolazioni. Il gesto sembra essere connaturato alla psiche e al comportamento umano, tanto da riscontrarsi tracce presso alcune comunità asiatiche e latino-americane.Le recenti scoperte testimoniano l’esistenza del gesto in Giappone dove esso deve la sua introduzione ad un ad un noto viaggiatore conosciuto come il valenciano. Si racconta che costui avesse appreso la movenza in un viaggio in Spagna, durante il quale si era imbattuto in una delegazione di Carmelitani Scalzi. Il gruppo di credenti si trovava in terra iberica in devoto pellegrinaggio al “Santuario del Costruttore di Scarpe” di Madrid. Pare che il Conte Carmelo avesse inviato i suoi seguaci per apprendere le nuove tecniche “sociali” di governo del territorio, così da poterle applicare nel proprio. Il valenciano, durante una serata dedicata a Bacco si imbatté nel gruppo in pellegrinaggio, del quale faceva parte anche l’uomo tampoco, come sappiamo tra i più ferventi seguaci del Conte Carmelo. Quella sera l’uomo tampoco convertì numerosi presenti al culto del Conte Carmelo e tra questi il valenciano, che nei mesi a seguire apprese tutti i rituali del culto, compreso il nobile gesto. Di ritorno nel Paese del Sol Levante, si fece profeta del nuovo culto. In particolare il gesto “quemomata” viene applicato in diverse circostanze dalle poche comunità nipponiche che ancora lo utilizzano. La leggenda, però, racconta che il suo primo impiego sia avvenuto durante una partita a “Winning Eleven 1”, antico agone ludico, antenato di versioni ben più note. Il valenciano, diventato nel frattempo uomo influente nella società del suo Paese almeno quanto il Conte Carmelo nella propria, vedendosi sempre battuto dai rivali, impose l’applicazione del gesto affinché fosse evitata qualsiasi forma di esultanza e di esternazione fisica dei propri sentimenti, in puro stile nipponico.- Continua -