fragorosi silenziraccolta provvisoria di pensieri, parole, passioni, contraddizioni e quant'altro di una PORTATRICE (IN)SANA DI PERSONALITA' COMPLESSA |
Messaggi di Luglio 2014
Post n°2163 pubblicato il 10 Luglio 2014 da quinoa1977
E se urla e biancheggia il mare?
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Post n°2162 pubblicato il 06 Luglio 2014 da quinoa1977
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Post n°2161 pubblicato il 06 Luglio 2014 da quinoa1977
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Post n°2160 pubblicato il 03 Luglio 2014 da quinoa1977
Mi "incanto". Quando lo sguardo mi si fissa nel vuoto, vuol dire orientativamente due cose: nella migliore delle ipotesi urla che sono esausta e che devo dichiarare resa incondizionata. Bandiera bianca. Lascio cadere tutte le difese e consento che il mio personalissimo "Checkpoint Charlie" rimanga senza sentinella... Una goduria non quantizzabile! Nella peggiore, invece, lo sguardo "implode": ovvio, è sempre perso (e disperso) apparentemente verso l'esterno, ma punta come un Panzer verso una spazialità interiore, una "no man's land" impalpabile, ineffabile. Mira a far scorrere pensieri, ricordi e sensazioni attraverso dissolvenze e boati, deflagrazioni e tentativi di inefficaci armistizi con se stesso... Un disadattamento scomposto! In questo secondo caso, la sentinella non solo torna in garitta, ma riprende servizio con un cipiglio meditabondo e minaccioso, sua pericolosissima arma di offesa. Sfoggia però contemporaneamente, senza alcuna possibilità di conciliazione, anche uno strano fare circospetto e spaurito... Teme l'assalto. Sente in lontananza il fiato nemico nella notte: lo conosce già!
Inutile opporre resistenza. Tant'è, qualunque sia stata la genesi dello sguardo fisso NEI VUOTI... Piano sequenza. Stop! Buona la prima! E mi "disincanto".
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Post n°2159 pubblicato il 02 Luglio 2014 da quinoa1977
Tragitti, percorsi, mete: il senso di ogni viaggio risiede nell'attesa dell'inizio del cammino, consapevoli che è proprio il "prima" e il "durante" che contano. La sapidità delle frazioni di attimo in itinere è ciò che renderà "sopportabile" l'arrivo. I frammenti di emozione nell'andare sono in realtà dettagli di pienezza che prende forma, una forma confusa e confusionaria sì, ma che è già essenza, quell'essenza che forse, nella materializzazione della tappa finale, verrà dissolta e dispersa... Verrà "tradita", quando cioè lascerà sfumare via i frammenti, presuntuosamente illusa di poter raggiungere una concreta e compatta unità della persona... La bellezza del viaggio è il pregustare la partenza. La bellezza del viaggio è la partenza, quella tappa sognante... E sarà bellezza anche il ricordo, sì anche il ricordo degli attimi che ci hanno portati all'arrivo! |
Inviato da: cassetta2
il 13/04/2020 alle 11:18
Inviato da: RavvedutiIn2
il 24/07/2019 alle 15:23
Inviato da: quinoa1977
il 08/01/2018 alle 09:35
Inviato da: Roberta_dgl8
il 22/12/2017 alle 10:54
Inviato da: quinoa1977
il 21/12/2017 alle 21:24