fragorosi silenzi

Emozioni e stridenti contrasti

AAA...

...Cercasi "alba dentro all'imbrunire"

Concerti. Per una vera catarsi, oggi la 5 di mahler sarebbe stata più adatta...

Myung-Whun Chung: Mahler 4

Orchestra dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia

Beethoven Sinfonia n. 2

Mahler Sinfonia n. 4 "La vita celestiale"

Myung-Whun Chung prosegue in occasione del ritorno sul podio di Santa Cecilia il suo percorso all'interno del mondo mahleriano. Dopo la Seconda Sinfonia eseguita nella scorsa stagione è ora la volta della Quarta, detta anche "La vita celestiale" in funzione di quel lied che la conclude e il cui testo rimanda alla visione, tutta immaginaria, che un bambino (il soprano) può avere del Paradiso. L'apparente tono lirico e trasognato, il tintinnare delle piccole percussioni dell'ultimo movimento, un'orchestrazione alleggerita rispetto alle precedenti sinfonie, in realtà nascondono baratri di profondissima riflessione esistenziale. È sul filo di questa ironia tra realtà e immaginario che Mahler medita e ci invita a meditare.

Nulla di tutto ciò nella Seconda Sinfonia di Beethoven dove semmai troviamo il senso di una energica affermazione di idee e di soluzioni musicali sorprendenti e nuovissime, contenute a forza negli schemi di un sinfonismo erede delle classiche proporzioni settecentesche.

Cinema

Forza maggiore

Regia: Ruben Östlund Con: Johannes Bah Kuhnke - Lisa Loven Kongsli - Vincent Wettergren - Clara Wettergren - Kristofer Hivju - Fanni Metelius - Brady Corbet - Karin Myrenberg - Johannes Moustos - Jorge Lattof - Adrian Heinisch - Michael Breitenberger Anno: 2014

Una famiglia svedese – Tomas, sua moglie Ebba e i loro due bambini – è in vacanza per una settimana di sci sulle Alpi francesi. Il sole splende, la vista è spettacolare, ma durante un pranzo sulla terrazza dell’albergo una valanga improvvisa sembra sul punto di travolgere i villeggianti. Mentre la gente fugge terrorizzata e il panico paralizza Ebba e i figli, Tomas reagisce in un modo che sconvolgerà il suo matrimonio e lo obbligherà a lottare strenuamente per riconquistare il suo ruolo di padre e marito.

Più che per la trama, molti sono gli spunti interessanti, e non sarebbe affatto semplice parlarne: in generale credo sia uno di quei film che non prende "per mano" lo spettatore, suggerendogli una prospettiva oggettiva e priva di dubbi; è piuttosto una pellicola ben resa, con cura per accorgimenti registici, e catalizzatrice di osservazioni e riflessioni.

Ruminazioni di passaggio

Avvolta da un istinto di sopravvivenza disperato e incosciente, screziato di umoralità tendenziosa e libertaria, in lotta dichiarata contro paure e malinconie!