fragorosi silenziraccolta provvisoria di pensieri, parole, passioni, contraddizioni e quant'altro di una PORTATRICE (IN)SANA DI PERSONALITA' COMPLESSA |
Messaggi di Gennaio 2016
Post n°2493 pubblicato il 31 Gennaio 2016 da quinoa1977
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Post n°2492 pubblicato il 30 Gennaio 2016 da quinoa1977
Altrove... Un'esperienza incredibile. Bella, nuova, diversa, umana |
Post n°2491 pubblicato il 29 Gennaio 2016 da quinoa1977
Ti guardo
Regia: Lorenzo Vigas Con: Alfredo Castro - Luis Silva - Jericó Montilla - Catherina Cardozo - Jorge Luis Bosque - Greymer Acosta - Auffer Camacho - Ivan Peña - Joretsis Ibarra - Yeimar Peralta Anno: 2015
Nella caotica e agitata Caracas di oggi, Armando (50 anni), proprietario di un laboratorio di protesi dentali, è alla ricerca di giovani ragazzi alle fermate degli autobus, a cui offre del denaro per andare a casa sua. Contemporaneamente Armando spia un vecchio di cui conosce l’abitazione, per vedere dove va: i due hanno qualcosa del proprio passato che li lega. Un giorno Armando porta Elder, il leader di una gang di strada, a casa sua. Inizia così, dopo questo primo incontro, una relazione che cambierà le loro vite per sempre. |
Post n°2490 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da quinoa1977
Una volta nella vita
Regia: Marie-Castille Mention-Schaar Con: Ariane Ascaride - Ahmed Dramé - Noémie Merlant - Geneviève Mnich - Wendy Nieto - Aïmen Derriachi - Stéphane Bak - Mohamed Seddiki - Naomi Amarger - Alicia Dadoun - Adrien Hurdubae - Raky Sall Anno: 2014
Ispirato a una storia vera. Liceo Léon Blum di Créteil, città nella banlieue sud-est di Parigi: una scuola che è un incrocio esplosivo di etnie, confessioni religiose e conflitti sociali. Una professoressa, Anne Gueguen (Ariane Ascaride), propone alla sua classe più problematica un progetto comune: partecipare a un concorso nazionale di storia dedicato alla Resistenza e alla Deportazione. Un incontro, quello con la memoria della Shoah, che cambierà per sempre la vita degli studenti. |
Post n°2489 pubblicato il 28 Gennaio 2016 da quinoa1977
Ma perché, per tutta la giornata di ieri, e come prassi dialettica in genere, si deve procedere per retorica del dovere? Perché parlare solo di ebrei? Perché tutti mi sono apparsi falsamente buoni solo avendolo decretato un "giorno"? Oppure ostentatamente polemici sbandierando un non voler ricordare, finché non si farà giustizia anche agli "altri"? Tutti sono gli "altri"... (Quando mi apparve un surreale, incredibile, dissonante arcobaleno su Auschwitz...) |
Inviato da: cassetta2
il 13/04/2020 alle 11:18
Inviato da: RavvedutiIn2
il 24/07/2019 alle 15:23
Inviato da: quinoa1977
il 08/01/2018 alle 09:35
Inviato da: Roberta_dgl8
il 22/12/2017 alle 10:54
Inviato da: quinoa1977
il 21/12/2017 alle 21:24