fragorosi silenziraccolta provvisoria di pensieri, parole, passioni, contraddizioni e quant'altro di una PORTATRICE (IN)SANA DI PERSONALITA' COMPLESSA |
Messaggi del 24/05/2014
Post n°2134 pubblicato il 24 Maggio 2014 da quinoa1977
FRIDA Kahlo ripeteva spesso che nella vita aveva avuto due disgrazie. La prima fu un terribile incidente che da adolescente le causò la frattura multipla della spina dorsale, del bacino, lo schiacciamento di un piede e la condannò ad una vita di dolore e sofferenza. La seconda fu l'incontro con Diego Rivera, il grande pittore di murales che sposò due volte, con cui visse un amore travolgente ricco di tradimenti e rotture, che sosteneva fosse "certamente la peggiore".Studentessa di medicina alla prestigiosa Escuela National Preparatoria, i suoi progetti cambiarono a 18 anni quando l'autobus su cui viaggiava fece un incidente e una sbarra di ferro la trafisse. Dopo varie operazioni e mesi d'ospedale, l'attese una lunga convalescenza durante la quale iniziò a disegnare e a dipingere. Nacque così una passione per l'arte forte quanto il suo prodigioso talento. La mostra alle Scuderie del Quirinale raccoglie un'esauriente parte della sua produzione, e mette in luce tematiche, riferimenti, simboli, colori, tutte qualità che rendono il suo lavoro unico nel panorama mondiale. Oltre quaranta dipinti, tra cui il celeberrimo "Autoritratto con collana di spine e colibrì" del 1940, per la prima volta esposto in Italia, o l'"Autoritratto con abito di velluto" del 1926, dipinto a soli 19 anni ed eseguito per l'amato Alejandro Gòmez Arias, dove il suo collo allungato ricorda l'estetica di Modigliani. Una selezione di disegni completa il progetto, tra cui il Bozzetto per "Henry Ford Hospital" del 1932, il famoso corsetto in gesso che tenne Frida prigioniera negli ultimi difficili anni della sua malattia. Frida Kahlo dovette resistere a sé stessa. La sua pittura si concentra su una lunga serie di autoritratti, attraverso i quali passa l'indagine psicologica sulla natura umana e sul mondo. Il ritratto come allegoria della difficoltà del vivere, uno sguardo estremamente personale, ma con precisi riferimenti all'arte precolombiana, tradizione difficile da descrivere in termini generici poiché comprende la produzione di due continenti e di parecchi millenni. La "Fridamania", che alcuni stigmatizzano dicendo che svilisce la sua arte, in realtà, fece porre un'attenzione senza precedenti su una donna artista, rivoluzionaria, che amava vestire con gli abiti popolari messicani, e divenne poi ispirazione per il movimento femminista di tutto il mondo. Artista aperta alle avanguardie internazionali, pioniera del "realismo magico", volitiva, indipendente, grande esempio di forza e fantasia. |
Post n°2133 pubblicato il 24 Maggio 2014 da quinoa1977
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Post n°2132 pubblicato il 24 Maggio 2014 da quinoa1977
Locke
Regia: Steven Knight Con: Tom Hardy - Andrew Scott - Ruth Wilson - Olivia Colman - Tom Holland (2) - Ben Daniels - Bill Milner - Alice Lowe - Danny Webb - Lee Ross - Silas Carson - Kirsty Dillon Anno: 2013
Il film - girato in tempo reale per 90 minuti - racconta la storia di un uomo, Ivan Locke, con una famiglia perfetta, un lavoro da sogno e un domani che dovrebbe coronare il momento culminante della sua carriera. Ma una telefonata lo obbligherà a prendere una decisione che metterà tutto a rischio, dando vita a una tesissima corsa contro il tempo. |
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