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Messaggi del 14/12/2014
Post n°2264 pubblicato il 14 Dicembre 2014 da quinoa1977
Memling. Rinascimento fiammingo
Considerato tra i più grandi ritrattisti del Rinascimento, Hans Memling è protagonista, nelle sale del Quirinale, di una grande mostra, nella prima retrospettiva italiana a Roma. un fascino inimitabile, dovrà ricredersi e scoprire che in realtà arte fiamminga e italiana erano il frutto di uno stesso linguaggio figurativo. La mostra ripercorre tutte le fasi artistiche di Hans Memling (1435-1494) dalle pale d'altare di grandi dimensioni, in cui dimostra notevoli capacità compositive, ai ritratti della ricchi mercanti europei che si contendevano le opere degli artisti per le occasioni ufficiali. Il Trittico Donne per il matrimonio di Carlo il Temerario o il Giudizio Universale per il banchiere fiorentino Angelo Tani, da cui il percorso espositivo di Roma inizia, danno l'idea di come il ceto in ascesa delle Fiandre facesse sfoggio di sé con l'arte. La mostra è un confronto implicito tra rinascenza fiamminga e quella italiana, sempre più apprezzata dalla critica del passato per la capacità degli artisti nostrani di trovare un equilibrio compositivo senza retorica. In realtà la mostra darà prova di quanto l'arte italiana abbia attinto dalla fiamminga per la tecnica del colore ad olio, per quella delle velature di colore e per l'impostazione di tre quarti per il ritratto; d'altra parte dimostrerà quanto i fiamminghi, a loro volta, abbiano imparato dal Rinascimento italiano a percepire la realtà più unitaria, senza il bisogno di una lente d'ingrandimento sui dettagli, a favore di un'atmosfera più raccolta. Grazie a opere provenienti, tra gli altri dal Groeninge Museum di Bruges, la Royal Collection di Londra, il Museo del Louvre nonché la Frick Collection di New York viene ricostruito il percorso artistico di un pittore che con le sue intuizioni influenzò artisti quali Leonardo (per il paesaggio della Gioconda) Raffaello, Lotto, Ghirlandaio e molti altri. L’esposizione si compone di sette sezioni. Dai lavori iniziali di Memling, posti accanto a quelli del suo presunto maestro Rogier van del Weyden, fino alle grandi commissioni per i committenti italiani attivi nelle Fiandre e alla pittura devozionale di cui fu maestro.
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Inviato da: cassetta2
il 13/04/2020 alle 11:18
Inviato da: RavvedutiIn2
il 24/07/2019 alle 15:23
Inviato da: quinoa1977
il 08/01/2018 alle 09:35
Inviato da: Roberta_dgl8
il 22/12/2017 alle 10:54
Inviato da: quinoa1977
il 21/12/2017 alle 21:24