.. i giorni passano lenti sull´isola, ognuno uguale all´altro, tanto che né la ricostruzione del timone, né la scrittura, né la meditazione riescono a distrarre A da quel sospiro della milza chiamato noia..è un malessere che sfocia in improvvise e sempre più insistenti nausee mattutine nonché in frequentissimi sbalzi d’umore che la portano a trascinare ora C ora D in discussioni senza capo né coda.. i due poveretti, dopo essersi reciprocamente consultati (più per mutuo soccorso che per vero e proprio spirito d’aggregazione) ed essersi convinti una volta di più che i femminei moti sono regolati da ingranaggi occultati irrimediabilmente all'umana comprensione, si risolvono con l'affrontare la questione organizzando il trasferimento di capanne, iguana e cavoli in un’isola vicina, nella speranza che il cambiamento d’aria, e prima ancora i preparativi per l'imbarco in quella novella arca-di-noè in cui viene trasformato il veliero ormai riparato, riescano a distogliere A dalle sue agitate paturnie.. non tediamo il lettore col dar conto di quanto e come quest'evento sarà più tardi stigmatizzato e diverrà causa d'infinite e violente diatribe tra ambientalisti, naturalisti e biologi di tutto il mondo dal momento che, come scrisse qualcuno, ‘quel trasferimento artificiale di specie da un isolotto all'altro, mutò irreparabilmente il millenario e naturale evolvere dello straordinario meccanismo eco-sistemico di quei luoghi’.. (ci limiteremo a dire, per inciso, che C, dal canto suo, su una rivista internazionale, liquiderà la questione con un sereno ‘oh.. c'aveveno chiesto un passaggio!.. cheddovevamo fa'?’).. ciò che qui infatti ci preme è il seguire l'evoluzione dell'ecosistema di A.. e che evoluzione, caro lettore.. forse illuminata da quell'evento noelico, che tanto sapeva di genesi, o forse più prosaicamente ispirata dal crescere del suo ventre, A si rende conto d'essere incinta e, pur non sapendo di chi, assiste al rapido trasmutar delle cupe paturnie in una fiera contentezza che ci sia permesso sintetizzare in: ‘col cavolo l'arca, col cavolo la natura.. sono io, la macchina straordinaria!’.. fiona apple: extraordinary machine
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.. i giorni passano lenti sull´isola, ognuno uguale all´altro, tanto che né la ricostruzione del timone, né la scrittura, né la meditazione riescono a distrarre A da quel sospiro della milza chiamato noia..è un malessere che sfocia in improvvise e sempre più insistenti nausee mattutine nonché in frequentissimi sbalzi d’umore che la portano a trascinare ora C ora D in discussioni senza capo né coda.. i due poveretti, dopo essersi reciprocamente consultati (più per mutuo soccorso che per vero e proprio spirito d’aggregazione) ed essersi convinti una volta di più che i femminei moti sono regolati da ingranaggi occultati irrimediabilmente all'umana comprensione, si risolvono con l'affrontare la questione organizzando il trasferimento di capanne, iguana e cavoli in un’isola vicina, nella speranza che il cambiamento d’aria, e prima ancora i preparativi per l'imbarco in quella novella arca-di-noè in cui viene trasformato il veliero ormai riparato, riescano a distogliere A dalle sue agitate paturnie.. non tediamo il lettore col dar conto di quanto e come quest'evento sarà più tardi stigmatizzato e diverrà causa d'infinite e violente diatribe tra ambientalisti, naturalisti e biologi di tutto il mondo dal momento che, come scrisse qualcuno, ‘quel trasferimento artificiale di specie da un isolotto all'altro, mutò irreparabilmente il millenario e naturale evolvere dello straordinario meccanismo eco-sistemico di quei luoghi’.. (ci limiteremo a dire, per inciso, che C, dal canto suo, su una rivista internazionale, liquiderà la questione con un sereno ‘oh.. c'aveveno chiesto un passaggio!.. cheddovevamo fa'?’).. ciò che qui infatti ci preme è il seguire l'evoluzione dell'ecosistema di A.. e che evoluzione, caro lettore.. forse illuminata da quell'evento noelico, che tanto sapeva di genesi, o forse più prosaicamente ispirata dal crescere del suo ventre, A si rende conto d'essere incinta e, pur non sapendo di chi, assiste al rapido trasmutar delle cupe paturnie in una fiera contentezza che ci sia permesso sintetizzare in: ‘col cavolo l'arca, col cavolo la natura.. sono io, la macchina straordinaria!’.. fiona apple: extraordinary machine