.. nel corso di quel veleggiare verso il continente, un pensiero, che prima l'aveva forse solo sfiorata, finisce per innervare le speranze di A.. in fondo, nonostante l'aver scoperto alcuni bizzarri e talora fastidiosi comportamenti del D navigatore (non ultimo quel suo frequente svegliarsi nella notte e sonnambulare come in preda a un delirio imprecato in lingua tanto sconosciuta quanto gutturale e che finiva immancabilmente col portarlo sull'albero maestro a urlare nel buio oceanico qualcosa che suonava come “ksmeeeert... ksmeeeeeeert!!”) e nonostante i lunghi silenzi che il D ascoltator degl'abissi a lei imponeva, quello era pur sempre il suo capitano..ma il di lei, forse strategico, farsi fedele vedetta e timoniera e mozza e cambusiera, a nulla vale: giunti a destinazione, A deve arrendersi all’evidenza che il suo capitano non intende affatto restar con lei, essendo il mare il suo unico porto e pace e amante e tormento.. abbandonata da D sulla banchina, ad A non resta molto tempo da dedicare alla cura dei dolori dell'anima.. in realtà è più quel quotidiano mal di schiena che la preoccupa.. ed ecco che, come spesso avviene quando di tempo non ce n'è a disposizione, in poco tempo A trova la soluzione.. in effetti le basta sciogliere, come si deve, un paio di zollette di zucchero nel caffè dell'ospedale, dove ha fatto temporaneo riparo, per trovare, nel giro d'una settimana, una nuova dimora.. è quella di E, aitante fotografo danese trasferito dallo Jutland in Cile per via d'una storia di Terra del fuoco e che, fallita la "missione" e finiti i soldi, s'era dovuto arrangiare con gli scatti di matrimoni cileni e d'aspiranti modelle meticce, nonché con i suoi notturni turni nel bar ospedaliero, dove appunto quelle dolcezze, dolcemente s'erano sciolte.. in un (letterale) batter di ciglia, E spalanca le porte di casa dichiarando il suo incondizionato e rivoluzionario amore inuit per lei (genere d'amore sconosciuto alla nostra, ma che faceva tanto “fedele per sempre, finché pack non si separi”).. ad A, che non sarà inuit ma nemmeno scimunit, basta però ben poco per capire che in realtà, a E, serve solo qualcuno che rassetti casa mentre lui, senza orari e senza avvisi, se ne sta in giro tutto il tempo tra pose di spose, inviti delle invitate, delle modelle e d’infermiere mai pose.. la luna non fa in tempo a diventar di nuovo falce, che A è già pronta a tagliar gl'ormeggi per tornare verso casa.. anche perché a lei, il Cile, mica piace...sarah brendel: commodity
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.. nel corso di quel veleggiare verso il continente, un pensiero, che prima l'aveva forse solo sfiorata, finisce per innervare le speranze di A.. in fondo, nonostante l'aver scoperto alcuni bizzarri e talora fastidiosi comportamenti del D navigatore (non ultimo quel suo frequente svegliarsi nella notte e sonnambulare come in preda a un delirio imprecato in lingua tanto sconosciuta quanto gutturale e che finiva immancabilmente col portarlo sull'albero maestro a urlare nel buio oceanico qualcosa che suonava come “ksmeeeert... ksmeeeeeeert!!”) e nonostante i lunghi silenzi che il D ascoltator degl'abissi a lei imponeva, quello era pur sempre il suo capitano..ma il di lei, forse strategico, farsi fedele vedetta e timoniera e mozza e cambusiera, a nulla vale: giunti a destinazione, A deve arrendersi all’evidenza che il suo capitano non intende affatto restar con lei, essendo il mare il suo unico porto e pace e amante e tormento.. abbandonata da D sulla banchina, ad A non resta molto tempo da dedicare alla cura dei dolori dell'anima.. in realtà è più quel quotidiano mal di schiena che la preoccupa.. ed ecco che, come spesso avviene quando di tempo non ce n'è a disposizione, in poco tempo A trova la soluzione.. in effetti le basta sciogliere, come si deve, un paio di zollette di zucchero nel caffè dell'ospedale, dove ha fatto temporaneo riparo, per trovare, nel giro d'una settimana, una nuova dimora.. è quella di E, aitante fotografo danese trasferito dallo Jutland in Cile per via d'una storia di Terra del fuoco e che, fallita la "missione" e finiti i soldi, s'era dovuto arrangiare con gli scatti di matrimoni cileni e d'aspiranti modelle meticce, nonché con i suoi notturni turni nel bar ospedaliero, dove appunto quelle dolcezze, dolcemente s'erano sciolte.. in un (letterale) batter di ciglia, E spalanca le porte di casa dichiarando il suo incondizionato e rivoluzionario amore inuit per lei (genere d'amore sconosciuto alla nostra, ma che faceva tanto “fedele per sempre, finché pack non si separi”).. ad A, che non sarà inuit ma nemmeno scimunit, basta però ben poco per capire che in realtà, a E, serve solo qualcuno che rassetti casa mentre lui, senza orari e senza avvisi, se ne sta in giro tutto il tempo tra pose di spose, inviti delle invitate, delle modelle e d’infermiere mai pose.. la luna non fa in tempo a diventar di nuovo falce, che A è già pronta a tagliar gl'ormeggi per tornare verso casa.. anche perché a lei, il Cile, mica piace...sarah brendel: commodity