Histoire d'A

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.. una volta a casa, il disfar bagagli si rivela foriero di nuovi-antichi abbagli.. è lo scintillar d'uno specchietto a far brillare una goccia di poesia che, tra le folte ciglia di A, prontamente si tramuta in lacrimuccia.. era stato B, di ritorno da una vacanza in Francia fatta ai tempi della loro adolescenziale amicizia, a regalarle quello specchietto spacciato (si sospetta a sproposito) come originale luigi XIV.. ed è così che B, di riflesso, inizia a farsi di certe d’A riflessioni centro.. sono pensieri profondamente radicati in quel passato, se non remoto almeno imperfetto, che vide i due legati da sentimento puro quanto ambiguo (B ci aveva sempre un po’ provato, diciamoci la verità).. alla memoria di A s’affacciano prepotenti episodici nonché languidi sguardi che dalla coscienza avevan ricevuto il lasciapassare nell’essere interpretati quali giusto inumiditi dalle immancabili tequila bumbum del venerdì sera.. A in particolare ricorda quella volta in cui B, traballante e disorientato, durante il tragitto dall’uscita della discoteca all’auto, prendendola sottobraccio, s’era diretto senz’altro a sud (il parcheggio si trovava dalla parte opposta) e, al manifestarsi del di lei disappunto (considerato il fatto che siamo in fascia protetta sorvoleremo sulle esatte parole utilizzate in tal senso), l’aveva sorprendentemente visto inginocchiarlesi di fronte attaccando a cantare ‘i tuoi occhi sono fari abbaglianti e io ci sono davanti’ (‘andiamo bene’ - pensò lei in quell’occasione – ‘m’ha preso per l'ipsilondieci’).. preda di quell’insostenibile nostalgia che solo i ricordi degli anni più verdi e spensierati sanno generare, A inizia dunque a elaborare il suo sentimento e a considerare sempre meno vaga la possibilità di farla, quella benedetta chiamata a B (il quale, se proprio deve essere sincera, non era nemmeno fisicamente malaccio.. aveva due spalle così, per dire.. anche senza anabolizzanti).. holly williams: velvet sounds