Histoire d'A

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.. superato il primo momento di sconforto A prende la non facile decisione di affrontare la sua straniera rivale [quando dico che una si mette il cuore in pace tu (impersonale), uomo, non crederci mai] e, affilate unghie e lingua, le dà appuntamento per un caffè(nerobollente) risolutivo, al bar della stazione centrale..durante l'incontro A si scopre, piuttosto che agonisticamente indispettita, piacevolmente distratta dalle numerose avvenenze di G tanto da rischiare talora di perdere il filo del discorso tra quelle gincane ucraine e il blu carnoso degl'occhi (no, delle labbra.. no, degl'occhi) della banconiera di pesce che l'ascolta attenta.. quasi animata, a quel punto, più da una sorta di solidarietà femminile (il lettore non si scomponga troppo: esiste anche quella!) che da lucidamente subdoli scopi di deterrenza, A non manca di illustrare nei minimi dettagli e nei peggiori risvolti ogni difetto di B.. né tralascia, cercando forse di commuoverla in una reciproca intesa, di farle presente che il suo eventuale rifiuto a mollar l’osso potrebbe avere ingiuste e inimmaginabili ripercussioni sulle sorti dell’innocente che ancora deve vedere la luce.. ma G, cogliendo il proprio indubitabile ascendente su A, non si lascia affatto impressionare (sospettiamo più in ragione del vagheggiato permesso di soggiorno che per amor di B, in verità).. kathleen edwards: indipendent thief