Histoire d'A

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.. come il lettore avrà certamente intuito, quello del latte era solo un pretesto.. A, dopo aver rivisto seppur solo in foto D, colta da invincibile nostalgia non può fare a meno di domandarsi dove sarà, se ancora la penserà (sì, ma poi, se sì, quanto?) e un sacco di altre cose che sfuggono alla sua stessa coscienza.. come inabissata in un mare di dubbi, di certezze e anche di così-così, A esce di casa percorrendo spedita strade e vicoli senza una vera meta o una direzione ma come rimbalzando tra case e palazzi e auto e persone.. quell'errare disorientato del corpo non è però nulla in confronto allo sflipperare impazzito dei suoi pensieri, ora che quel D (o mister G che fosse) s'era ripresentato, più misterioso che mai, a caricarle le molle del cuore.. non sappiamo dire se sia il caso, il destino o lo sceneggiatore a volerlo, fatto sta che, quando A si ferma chiedendosi finalmente 'dove sono finita?!', alzando gli occhi scopre di essere davanti alla casa di T, sua sorella gemella (avete letto bene, sì.. gemella eterozigote, ma molto etero.. che più eterozigote si fa fatica, ecco).. a esser sinceri non aveva mai avuto un buonissimo rapporto con lei, più perché T è personcina alquanto strana di suo e pure un pochetto asociale, che per vera e propria antipatia, e ne è piovuto di tempo dall'ultima volta che si sono parlate.. ma A, spinta dalle vele di D, si sente ormai arca capace di galleggiare anche quel piccolo diluvio e si decide ad andarla a trovare.. superato il cancello, il filo spinato del giardino, i cocci aguzzi di bottiglia dell'ingresso (la cui porta è sempre aperta dal momento che T è infastidita da campanelli e toctoc) e le tagliole seminate nelle stanze, A la trova infine rintanata nella mansardastudio in cui vive e lavora senza avere contatti con l’esterno (la spesa gliela portano a domicilio quelli della ‘freschiacasatua’) mentre è intenta a regalare la pennellatina quotidiana a quella che dovrebbe essere la sua opera omnia, da anni e anni, ancora incompiuta.. si tratta d'un dipinto olio su tela, rifacimento del viandante sul mare di nebbia, ma eseguito con tecnica picasso-impressionistica e iperrealista insieme, verso il quale nutre il trasporto di un’innamorata (anche se in certi momenti d’illuminazione, per esempio mentre dorme, si scopre altresì consapevole dell'essere, il suo, nulla più se non indubbiamente illusorio sentimento)..ma non è per verificare lo stato di avanzamento dell'opera che A è lì e ha voluto rivolgersi a lei.. T è un’ottima investigatrice fai-da-te e così, raccontata per sommi capi la storia di D (senza dimenticare quella di B, C, E, G, I, N, P, Q, R, S e ovviamente H), A le chiede ‘non è che per caso riusciresti a ritrovarmelo tu?’.. T risponde così: ‘uhm.. ehm.. mmm’ (che vorrebbe poi dire ‘tenuto-conto-delle-tangenti-cotangenti-e-senza-scordar-gli-assial-coefficienti.. direichesepo’fa’’).. in fondo, constata A, quel suo caotico sflipperare, alla fine s'era concluso con una specie di jackpot..soap&skin: mr. gaunt pt 1000