Histoire d'A

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.. la strada per tornare a casa, invece, quella la conosce bene.. pur non sapendo perché, A si sente leggera e cammina svelta.. tanto lesta che sembra correre.. e mentre sgambetta pensa a D, a quella sua incredibile parentela con la bella G.. rivede lui, sull'albero maestro del veliero, urlare nella notte sopra l'infinita distesa del buio oceanico.. e rivede gli occhi blu di lei nei quali più volte si è come smarrita e, per la prima volta, vi scorge un veliero a navigarli.. e pensa anche a T e a quella sua vita stramba.. in fondo, per quanto distante e diversa, T è un'altra se stessa: anche lei nel suo, pur immobile, infinito viaggiare con un miraggio negli occhi.. da mescolare coi colori e stendere sulla tela del tempo.. c'è qualcosa di speciale in quelle coincidenze gemellari, come se d'una cosa sola e perfetta ne fossero stati fatti pezzi imperfetti, incompleti e d'altro anelanti.. questi e altri batuffoli di densi pensieri occupano la mente di A lungo il tragitto di ritorno, ma lei se ne va ancora con il passo lieve mentre imbocca la strada di casa e cerca le chiavi del cancello.. accidenti le chiavi (che, si sa, sono quelle cose che una volta messe in borsa hanno la capacità di fare ‘puff’.. ecco, era il momento del 'puff').. senza pensarci troppo, svuota per intero la borsetta sul pilastrino della recinzione per dedicarsi all'operazione del 'questa no, questa no, eccole, ok ributtiamo tutto dentro e apriamo'.. in quest'attardarsi finisce però col notare uno strano agitarsi del pitosforo che fa bella mostra di sé sul limitare del SUO giardino.. non si scompone più di tanto A mentre rivolge al cespuglio il suo 'posso esserle utile?' e al quale risponde il lamentoso singulto e il rovinoso ruzzolare di L che, senza nemmeno liberarsi dei resti pitosforici che gl'incorniciano la testa, le va incontro scusandosi e lanciandosi in un improbabile discorso che vede il destino come soggetto, complemento e pure predicato..L confessa dunque ad A di non aver pensato che a lei durante le lunghe notti insonni che lo avevano visto vegliare la sogliola, accuratamente congelata e assurta al ruolo di feticcio, nella vana speranza di poter un giorno farla ricongiungere a quel tacco che le aveva strappato l'occhio (della sogliola), così come a L, la vista di A, aveva strappato il cuore (non era privo di una qualche inclinazione poetica, in fondo, quell'L).. e si scusa ancora L.. si scusa del suo dire sconclusionato.. e per quella violazione di domicilio.. 'lo so, lo so.. sono avvocato.. e lo so, lo so che è illegale.. ma quella sua mail.. quella mail m'ha strappato anche il raziocinio.. c'era il cognome nel mittente.. e sono risalito a questo indirizzo.. ché di domicili corrispondenti al suo cognome, beh, ce ne sono solo 73 in città.. e, insomma, sì.. mi sono appostato.. non so quante volte e in quante strade e piazze.. ma alla fine, alla fine non importa.. alla fine l'ho trovata.. e adesso mi pare d'essere una sogliola che nuota in paradiso.. cioèeeeehh.. mi scusi, mi spiace... lo so che sragiono e che mi prenderà per matto.. beh, sì forse lo sono.. ma ci tenevo a farlo di persona.. ché per posta non mi piace.. e poi.. chissà, magari le finisce nella casella dello spam.. insomma.. chi lo sa?!.. e io, non so se si sia capito.. beh, sì, credo si sia capito.. insomma io sarei davvero lusingato se lei volesse accettare un mio invito a colazione.. ecco, l'ho detto!'.. superato il primo momento di lusingato imbarazzo (anche perché a lei vengono sempre dei gran dubbi se, quando un avvocato dice 'a colazione', intenda 'a colazione-colazione' oppure 'a pranzo'.. e fa una bella differenza no?), A non si lascia prendere dal panico e invita L a entrare in casa per un bicchiere di vin brûlé (ne aveva un surplus, va bene?) con l’idea di ridurlo a più miti propositi contando non solo sulle virtù calmanti dell’alcool ma anche sul portentoso effetto distraente e sedut-seda-tivo che G avrebbe di certo avuto (ché, tirare in ballo altri oggetti del desiderio, è sempre un ottimo modo per mettere alla prova i dichiarati colpi di fulmine).. in fondo è natale.. sarà pure un po' balorda ed estemporanea come 'famiglia’.. ma ne potrebbe venir fuori un bel pranzo.. mmm.. o si dirà 'colazione'?!ingrid michaelson: creep