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Post n°91 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani
Mi commuove il ragazzo immortale Mi commuove il ragazzo immortale alla luce chiara di gennaio ha il cammino lieve di un dio e una femmina tenera sulla spalla. L'ho sentito parlare con voce forte ai ragazzi splendenti con le giubbe e i pastrani;
si scuote ora nei capelli lunghi e nel sorriso gli si allaccia la compagna per lo stradino. Anche tu sei entrato di soppiatto insieme agli altri, con parole ed atti già nella storia, come l'ultimo gioco. Ma ti è ignara la meta e il tempo che ti sovrasta.
marzo 1973 Da: Il tempo differente, Caltanissetta, Sciascia, 1974
La battitura sulla macchina da battere stavano senza camicie o solo con le canottiere buttavano il grano nel nastro col forcone mentre le donne preparavano ai camini
a mezzogiorno passavano con le fiamminghe prima col lesso, poi con l'arrosto e non avevo mai mangiato tanta carne in vita mia mi dava gusto mordere sui cosci dei conigli nelle ali dei capponi
gli uomini venivano dagli altri poderi per battere a Che' Gino m'anche le donne erano numerose perché così si lavorava nell'anno una volta sola e chi sta a battere sotto il sole tutto il giorno deve mangiare ciccia molta della più buona
Verso le tre i grandi russavano nell'aia noi giocavamo dentro i mucchi di grano sul magazzeno e facevamo moscacieca coi piedi curvi sprofondati negli acini fino ai ginocchi
ma qualcuno preferiva andare coi battitori al pozzalone
dove la figlia di Carloni faceva il bagno nei due pezzi
era come le donne nei cinema americani il corpo lungo e nella pelle non c'erano le crepe né le rughe senza l'odore nero delle altre donne
Carloni aveva più di trenta poderi ma rozzo più dei contadini scorreggiava perfino quand'era a tavola ma lei aveva per amante un cittadino che teneva la cintura bianca sui calzoni
dopo la cena nell'aja cacciavamo le lucciole noi bambini mentre i più grandi andavano con le ragazze nel canneto.
6 Novembre 1978 Da: Il tempo differente, Caltanissetta, Sciascia, 1974
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