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RACCONTI ITALIANI ONLINE - RIO - POEMI ITALIANI MODERNI - MARCELLO MOSCHEN - SCRITTORE, POETA ED ARTISTA MODERNO - CONTEMPORANEO

Post n°91 pubblicato il 09 Febbraio 2011 da raccontiitaliani

Mi commuove il ragazzo immortale

Mi commuove il ragazzo immortale

alla luce chiara di gennaio

ha il cammino lieve di un dio

e una femmina tenera sulla spalla.

L'ho sentito parlare con voce forte

ai ragazzi splendenti con le giubbe e i pastrani;

 

si scuote ora nei capelli lunghi e nel sorriso

gli si allaccia la compagna per lo stradino.

Anche tu sei entrato di soppiatto

insieme agli altri, con parole ed atti

già nella storia, come l'ultimo gioco.

Ma ti è ignara la meta

e il tempo che ti sovrasta.

 

marzo 1973

Da: Il tempo differente, Caltanissetta, Sciascia, 1974

 

 

La battitura

sulla macchina da battere

stavano senza camicie

o solo con le canottiere

buttavano il grano

nel nastro col forcone

mentre le donne

preparavano ai camini

 

a mezzogiorno passavano con le fiamminghe

prima col lesso, poi con l'arrosto

e non avevo mai

mangiato tanta carne

in vita mia

mi dava gusto

mordere sui cosci

dei conigli nelle ali

dei capponi

 

gli uomini venivano

dagli altri poderi

per battere a Che' Gino

m'anche le donne

erano numerose

perché così si lavorava

nell'anno una volta sola

e chi sta a battere

sotto il sole

tutto il giorno

deve mangiare ciccia

molta

della più buona

 

Verso le tre

i grandi

russavano nell'aia

noi giocavamo dentro

i mucchi di grano

sul magazzeno

e facevamo moscacieca

coi piedi curvi

sprofondati negli acini

fino ai ginocchi

 

ma qualcuno preferiva

andare coi battitori

al pozzalone

 

dove la figlia di Carloni

faceva il bagno

nei due pezzi

 

era come le donne

nei cinema americani

il corpo lungo

e nella pelle

non c'erano le crepe

né le rughe

senza l'odore nero

delle altre donne

 

Carloni aveva

più di trenta poderi

ma rozzo più

dei contadini

scorreggiava perfino

quand'era a tavola

ma lei aveva

per amante

un cittadino

che teneva la cintura

bianca sui calzoni

 

dopo la cena nell'aja

cacciavamo le lucciole

noi bambini

mentre i più grandi

andavano con le ragazze

nel canneto.

 

6 Novembre 1978

Da: Il tempo differente, Caltanissetta, Sciascia, 1974

 

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