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Eugene Manet with His Daughter

Post n°485 pubblicato il 05 Dicembre 2013 da o3radovicka

 

Gli anni segnano, e io vicino a Lui mi sento ancora bambina... lo vedo sempre bello anche se  i suoi occhi sono un po lucidi di quelli acquazzoni di tenerezza che spesso hanno i adulti di terza età, i suoi capelli  di platino in cui mi piace molto a cocolarli e,nella sua  voce noto i suoni dove si mischiano: la sua dolcezza, il bisogno della mia presenza e, quella dosa dignità di sua autorevolezza, da sempre... Il più bello è, il suo "sorriso_ chiuso", che si apre appena, leggero, come un spicchio di sole, mentre " il resto_ raggiante" è quel vettore, come se gli appartenesse al mio sorriso..  Lui raramente viene a trovarmi nella mia  casa, ma quando resta,  il primo pensiero di mattino  va a lui,  il caffe  insieme , lascio la colazione pronta sulla tavola e parto per lavoro...Quando mi ritorno da lavoro  e noto che  Lui non  c'è in  soggiorno,  entro nella sua camera molto preoccupata... e quando vedo che sta bene e da gioia inizio a farli  qualche solletico sotto i piedi .. poi faccio finta  che vorrei dare un bacio nella guancia e, li mordo il naso... mi  piace quando mi dice: smettila di fare scema… Rido da matta… Mi capisce subito quando sto malinconica, come nessun altro sa leggere i mie occhi, e conosce il mio tono di voce. I suoi occhi in lacrime ho visto soltanto  poche volte nella mia vita  e mi fa molto male quando li ricordo..  La cosa che mi piace sono le nostre passeggiate  con la bicicletta... Lui non mi dice mai di No.....ma quanndo pedaliamo, penalizzata dall’ età  va un po lento, e  mi da tanta tenerezza quando la vedo che si stanca... sono quei attimi che  mi guarda e mi dice: Non è meglio che  scendiamo e chiacchieriamo un po’ mentre camminiamo…(?)... Sorrido... perche non accetta quasi mai il suo orologgio biologico...  Scendo, e mi imposto al suo fianco... camminiamo e ci fermiamo in qualche panchina  o in qualche  angolo di  qualche bar, tranquillo e fuori...Non pretendo molto dalla vita, voglio soltanto che lui stia bene e ogni tanto, uscire  insieme,  e sentire  la gioia come allora, quando ero bambina,  in cui lui  mi portava con se...allora,  per conoscere il mondo con le cose belle e quelle brutte... adesso per  ricordare  di quel  mondo...  Non so a quale  divino mi riferisco, ma so che  dentro di me , prego che lui stia bene ... ! (o.radovicka)  

 

 Eugene Manet with His Daughter at Bougival - Berthe Morisot 1881

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 
 
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Nel cuore e non per strada. A.T.

Nel cuore e non per strada.

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Con quanti battiti del cuore

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Cupid at the Masked Ball - Franz Von Stuck - WikiArt.org

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