Tony Albert Brewster

# 212


 
La FamePensavi fosse solo una foglia, da scricchiolare, pure da sfregiareera sentimento pressoché nudovolteggiava scarmigliato, ridevae il peggio di me non capiva cosa perdevaramazzava indugi, forse vanità, abbandonavae il cielo avvertivaChe sarebbe passato alla pioggia ma tu fischiettavigirovagavi con le dita sciolteimponevi dazi a chi ti soffiavain un serico di mondo molto impegnato a lodare gli spostatima ti muovevi poco, in realtà, da certi pregiudizi imparavi poco, ti divertivi troppoE ora terminato quel tempo da uomini si sta come sulle tegole il minuscolo raggio di sole,persino pensi a un po' di perdono, mendichi, mentre la giostra ha chiuso e strade che evaporano si spargono in cieloParli piano, e quel che maggiormente conta,solo a te stessa.