Tony Albert Brewster

# 279


 
In questo stato bradoTornavo con cioccolatini benedettiper la mia bellaraggiava un sole lampone e i beneficidegli inventari mi calzavano a pennello,mi ero dimenticato il sesso delle cosediffondevo ramarri addomesticatidalla luna pienaqualche notte addietro.I roseti erano tutti potatie suonavo un filo d'erbaquando fui fermato da Herbert,portava con sé quell'idiotauna frusta e qualche dozzina di candele,Io non avevo intenzione di considerarloe così, dopo qualche dialogo mozzocontinuavo la strada,promettevo miele persino ai calabroni,capivo Giano e le sue due fronti.Entusiasta rintoccavo le suolemi pettinavo con denti di cornosentivo voci bambineed era un periodo pregiato,calavano sulla mia ombra appesantitele cime dei lecciesultavo all'interno dellepiccole baite abbandonatee non necessitavo di perversioni,solo i chicchi d'uva mi ricordavanomammelle di donna,ma, vedete, ero un pampinoe tutto allora combaciavaperfettamente.