Tony Albert Brewster

# 189


 
A un critico letterarioHo visto la distanza mentre camminavifra l'allampanata cadenza della tua precaria figurae il volo della cicogna che evisceri in un Lirico,ho notato che non si è nati per cogliere il cieloma, spesso, per afferrarne i veicoli che lo solcanoLascia il santuario e il tuo telescopio, nessuna lenteappannerà la volta sopra il tuo capo arruffato,sei eccellente e nessuno nega che esaminicon proprietà e competenza, ma dov'è l'astro?ti è sfuggito,si è celato in una nebulosa per gravitareE sgravare coralli attraverso l'atmosfera quieta:è un uomo solo la tua stella,un coriandolo, un petardo in spazi incommensurabiliLo segui, lo appesantisci, nulla di veramente Tuo è Suomentre una mansarda donata dal mecenate lo chiama, e lì lui è appoggiato alla parete, occhi aperti.