« Uno sguardo tra i tanti....

capitolo 1 L'incontro

Post n°2 pubblicato il 10 Agosto 2009 da scadutodatempo

Due settimane mi separavano dal momento in cui l'avrei rivista, dopodichè avrei passato con lei undici giorni di lavoro, lontana dalla città, in una località senza grandissime attrattive in mezzo alla natura. Undici giorni era il tempo che avevo per conoscerla meglio e al meglio. Me li sarei fatti bastare, pensai.
Ripassai tutte le informazioni che avevo raccolto sul suo conto.
Non era della mia stessa città, ma ci veniva spesso; era fidanzata con un ragazzo che abitava in un quartiere che si trovava agli antipodi rispetto a dove vivo; insegnava nelle scuole medie, la mia materia preferita; aveva degli occhi bellissimi; un sorriso disarmante; una voce piacevole e sembrava intelligente e sensibile.
Non molto e soprattutto non si trattava di un quadro estremamente vantaggioso per me. In quegli undici giorni avrei capito che tipo era e se la scossa percepita a prima vista sarebbe stata confermata in seconda battuta.
Le due settimane passarono molto lentamente e la vigilia della partenza si trasformò in un inferno. La notte non finiva mai e il sonno tardò ad arrivare.
Maledetto sonno, pensai, domani avrò le occhiaie di un panda e i riflessi di un bradipo. Strano incrocio, certo non come la zanzara tigre ma...
Arrivò l'ora fissata per la partenza e io con il mio bagaglio mi recai al punto d'incontro. C'erano già tutti, mancava solo lei. Quando scese dal bus e si presentò con la sua valigia rosa, il mio stomaco fece un balzo. Non per la valigia (di colore discutibile, ma di dimensione ragguardevole) bensì per il suo sorriso. Salutò tutti uno ad uno. Lasciò me per ultimo, o cercai di mettermi in disparte involontariamente per poterla guardare più a lungo senza dare nell'occhio. Mi arrivò vicino e mi strinse la mano, mi chiamò per nome e provai a dire qualcosa di simpatico, che la colpisse immediatamente. Ma dissi semplicemente "ben arrivata" e poi "posso aiutarti con le valige?"
Un idiota. Mi stavo trasformando in un idiota e se non mi fossi dato una regolata, avrei rischiato di diventare peggio che idiota.
Studiare una strategia per conoscerla meglio. Ecco cosa dovevo fare. Avevo tutto il viaggio di andata, all'incirca un paio d'ore per farlo.
Montammo sul pullman e partimmo subito.

 
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