Creato da flaverd il 08/04/2010 |
ratòrysciacca
"L' Italia, senza la Sicilia, non lascia alcuna immagine nell' anima: qui è la chiave di tutto". Goethe
"Chef Angelo came all the way from Sicily to study under me and learn the ways of Texas BBQ. Welcome!." Una full immersion nella realtà texana della ristorazione, quella legata al barbecue e alle steak house, vero mito della cucina internazionale per Angelo, qui al suo primo incontro con uno specialista del settore. La steak a San Antonio ed Austin è la regina della tavola. Al sangue, accompagnata da salse buonissime è una vera prelibatezza.Lo posso affermare con certezza perchè l'abbiamo assaggiata proprio in quei posti, dove tutti indossano stivaletti di cuoio e adorano la musica country. |
Le nostre conversazioni non possono più ignorare la nostra esistenza sul Social più conosciuto al mondo. "Sì, l'ho letto su fb. Sì, l'ho conosciuto su fb. Ma tu ci sei su Fb?"Ignorarlo, significa essere tagliati fuori dal mondo, esserci però, comporta tanti altre incombenze. Esempio? Tenere aggiornato il proprio profilo, inserire foto e aforismi interessanti, video originali, commenti "colti". Altrimenti che ti ci sei messo a fare? Nel quotidiano di noi ratory, ciò comporta sicuramente un ulteriore obbligo di I like per i post degli amici, (altrimenti si offendono), un pensiero quasi fisso alle notifiche ricevute, agli eventi cui partecipare (ci metto "parteciperò"...poi si vede), notificare quello che faccio e cosa penso in quel momento, condividere i post dell'amico amministratore, e l'orologio va, le sue lancette girano e tutto può aspettare...ma facebook no. |
Ogni anno, quando vediamo fiorire il mandorlo, umile pianta mediterranea, il nostro stupore si rinnova. Davanti alla natura che, fatta bersaglio quotidianamente della violenza dell'uomo, rilancia la sua sfida di bellezza e di delicatezza, alzando al cielo questi meravigliosi rami bianchi o rosa, quasi a dire" eccomi!", non possiamo che constatare che la primavera è già qui. |
La telefonata di un amico mi ha ricordato che ieri sera alla Badia Grande, nalla sala dei palchi c'era la diretta dal Teatro Regio di Torino per la prima della Butterfly di Puccini. Uno spettacolo da non perdere, Adoro il melodramma italiano, nostra ultima "medaglia nazionale" ancora luccicante da appuntare al petto di una nazione in declino. La messa in scena è coraggiosa: quella di un ambiente contemporaneo, con Pinkerton in giacca e cravatta e Cio Cio san in jeans e maglietta con tanto di stampa Hello Kitty. Un' auto , non una nave per un panciuto tenore;un cubo di vetro è la casa della ragazza, e tutto intorno la vita quotidiana di un quartiere popolare giapponese, con i suoi personaggi. venditori, prostitute, protettori... Ma tutto questo "apparato" solo per pochi minuti cattura l'attenzione dello spettatore, per fare un pò storcere il muso a quanti apprezzerebbero una messa in scena più tradizionale. Appena la musica divina di Puccini comincia a diffondersi, la magia di sempre vince tutte le perplessità e le resistenze. Gli interpreti sono bravissimi e lo spettacolo, splendido e commovente. La modernità di Puccini non è suggellata dalla scenografia e dai costumi, bensì dalla sua musica e dall'intreccio dell'opera, che potrebbe essere una situazione reale di oggi, e non solo in Giappone: quello delle giovanissime donne vendute e schiavizzate per non sprofondare nella povertà e costrette anche a rinunciare all'unica loro consolazione: i figli. |
Dopo averlo assaggiato, tutti i miei buoni propositi di un ridimensionamento della dieta...sono miseramente evaporati. Come non fare il bis davanti a un piatto così? Seppioline a strisce, zucchine genovesi a julienne e una salsa di pomodoro non coprente...un mix vincente. Complimenti a una mia amica che l'ha ideato e cucinato. Io ho fatto con molto piacere...da cavia! |
Ci sono, nella nostra memoria, come tanti piccoli cassetti, dove , per anni, sono stati riposti ricordi e situazioni, ambienti e modi di dire, personaggi della nostra infanzia, ma anche dell'adolescenza e della giovinezza. Sono stati lì, per anni, custoditi gelosamente e coccolati; di volta in volta, quando se ne presentava l'occasione li abbiamo presi, ed esibiti, confrontati con quelli degli amici e dei familiari coetanei, con un pudico"ti ricordi?", quasi a non voler confessare a noi stessi, quanti anni erano trascorsi da allora...Il romanzo di Vincenzo Rizzuto "Arturopoli" riesce ad aprire tutti i ripostigli della nostra memoria, con un sorriso che non è nostalgia nè rammarico per il passato, ma compiacimento e complicità con il lettore. Rizzuto sa bene che il mondo di "Arturopoli" è il mondo di ciascuno di noi e che ai suoi Arturo, Carmelo, Sessantasei, Ntonello corrispondono nei nostri ricordi altri con un nome diverso, ma loro gemelli. Rizzuto li esibisce, uno dopo l'altro, in un susseguirsi di situazioni tutte piacevoli e accattivanti, vivaci come bozzetti teatrali o come bassorilievi viventi di una Sicilia che custodiamo gelosamente con la consapevolezza che essa appartiene alla nostra generazione, a una generazione che ha ancora, tra i suoi tanti ideali, quello dei ricordi da accarezzare, non da cancellare. Flavia Verde |
Il suo viso è dolce e severo allo stesso tempo, la sua immagine ci accompagna tutti i giorni dell'anno, ma oggi e domani, in particolare, i nostri pensieri sono per lei: la Madonna del Soccorso di Sciacca. Austera e regale , eppur così accessibile e vicina a quei bisogni e a quei problemi che solo la divinità può risolvere. |
GIOVEDI' 30 GENNAIO : 5° GIOVEDI' DEL GAGINI |
Ho avuto spesso dei vivaci scambi di idee con i miei coetanei su Grillo e il suo movimento. Molti di noi hanno pure votato per il M5S alle ultime regionali, contribuendo all'elezione di Matteo Mangiacavallo. Quando sentiamo parlare di democrazia esercitata sul web, ci chiediamo come mai Grillo ritenga che possa essere democratico uno strumento che non tutti hanno a disposizione per esprimere il loro consenso o meno alle proposte del movimento. Per dirla in parole povere, pensiamo davvero che tutti abbiano a disposizione un pc e le sue applicazioni? Vi dico subito di no. E anche se a casa c'è un pc, pensate che tutti siano in grado di utilizzarlo? Assolutamente no. Ve lo dico con cognizione di causa perchè conosco tantissime persone della mia età che pur avendo una media istruzione, il computer non lo sanno ancora usare o non lo possiedono. Queste ultime, come pensa Grillo di coinvolgerle nelle sue "democratiche" scelte? Non pensa che una larghissima fascia della popolazione sia tagliata fuori da un'impostazione quasi escusivamente basata sul web?Molti di noi esprimono tale perplessità con grande sincerità e rammarico. Sapete quante ore le persone "anziane" passano davanti alla tv? E chi ci trovano? ...Il cavaliere, no?Non certo Grillo! E sappiamo tutti benissimo quanto la comunicazione televisiva la continui a fare da padrone in Italia. E allora? Anche loro vanno a votare...e con la vita che si prolunga, sono (siamo) la stragrande maggioranza. |
Accursio Soldano lo ha pubblicato qualche anno fa. Non lo avevo ancora letto. E' un libro assolutamente delizioso, da leggere tutto di un fiato. Originale e spigliato, scorrevole e intrigante, mio marito prima e io subito dopo, lo abbiamo gustato in questi giorni, scambiandoci le nostre impressioni subito dopo. Combaciavano perfettamente. Non è facile, nel mare magnum di letteratura che ci piomba addosso da tutte le parti, isolare le pubblicazioni più interessanti e significative. Non ho letto le altre recensioni del libro per non farmi influenzare. Quindi queste mie parole sono assolutamente sincere e non di circostanza.Mi è piaciuto davvero.Ne condivido in pieno il messaggio. Bravo Accursio!
Flavia Verde |
Ci serviamo del web come del nostro pane quotidiano. Un decennio fa, le nostre difficoltà, i nostri dubbi, dai più banali ai più profondi e complicati, venivano risolti consultando le enciclopedie(ne abbiamo piena la casa di quei pesanti volumi ) oppure chiamando i nostri anziani, per averne conforto e risposte. E adesso? "Chiedilo a Google!" E' la cosa più ovvia che ci si sente dire...a cominciare da una macchia difficile da eliminare su un vestito, a un ingrediente che ci manca in una ricetta da cucina, ai personaggi più sconosciuti del mondo, dalle recensioni sui film, a quelle dei libri, alle notizie di approfondimento dei quotidiani, alle patologie, alle medicine, ai viaggi, alle informazioni sulle cose più strane di questo mondo...insomma Google ci dà le risposte adeguate. Una? tante risposte da selezionare e scegliere a nostro piacimento in questo mare profondissimo del web in cui naufragare ci è sempre più dolce. E abbiamo la sensazione sempre più certa di essere meno di un granello di sabbia, in questo mondo. Alla disperata ricerca della nostra identità sui social network, non ci accorgiamo che , in realtà, l'identità l'abbiamo persa e ci sovviene di Pirandello "uno, nessuno, centomila"... |
La cittadinanza onoraria di Sciacca sarà conferita al regista Giuseppe Tornatore nel corso di una importante e significativa iniziativa denominata "Attraverso la Memoria" che si svolgerà venerdì prossimo nell'Auditorium dell'ex Convento San Francesco. Nel film "Baaria" Tornatore ha ricordato il nostro concittadino, il sindacalista Accursio Miraglia, ucciso dalla Mafia il 4 Gennaio 1947 a Sciacca . Era segretario della Camera del Lavoro e dirigente comunista.L'evento è promosso dal Comune di Sciacca, dalla Fondazione "Accursio Miraglia" e dalla Flai Cgil nazionale.
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Matteo Renzi è al centro di ogni attenzione e anche chi non si occupa di politica come me ( o forse è disgustata al punto di non volerne sentire), non pùò fare a meno di riflettere sul personaggio. Abilissimo nella comunicazione, accattivante e "piacione", faccia da schiaffi o da pizzichi? Salvatore della patria o alter pallonaro? Sinceramente sono disorientata e penso che molti ratòry lo siano, catturati ,da un lato, dalla speranza che questo giovane neo machiavellista possa fare andare qualcosa avanti in questa sciagurata nazione, ma anche un pò diffidenti e sfiduciati per paura di una ennesima delusione. In tutto questo, tuttavia, non intendo sospendere il giudizio come Pilato, ma neppure condannarlo senza appello prima di vederlo effettivamente all'opera. Renzi, davvero mi sembra imbevuto dallo spirito pienamente fiorentino del grande Machiavelli (IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI n.d.r.) e l'incontro con il famigerato cavaliere penso stia proprio nella scìa di tale strategìa. Vedremo... |
Inermi e impotenti assistiamo al radicale cambiamento delle nostre abitudini, travolte dalle tecnologie, con l'avvento di pc sempre più innovativi, e degli smartphone ormai in mano a tutti noi. Credo che il cielo e il mare, la natura che ci circonda non abbiano più attrattive per noi: il nostro sguardo spazia...dal pc al cellulare alla smart tv. La nostra attenzione , costantemente, è catturata dal display del nostro telefonino e quello di cui ci importa di più (e che può essere determinante a far cambiare il nostro umore) è legato a quanti "mi piace" abbiamo oggi sul nostro profilo facebook. E se a tavola la nostra attenzione è catturata dalle quotidiane avventure di Matteo(n.d.r. Renzi)in onda su tutti i tg, nelle ricorrenze e nelle feste c'è spazio solo per gli scatti dei cellulari, niente altro conta. In ogni momento siamo pronti a documentare al mondo intero sui social network quello che stiamo facendo,se ci alziamo dal letto o andiamo a dormire, quello che stiamo mangiando, se siamo allegri, se siamo scontenti, se andiamo al bagno, se litighiamo col marito, se chiamiamo l'idraulico...insomma, pare di assistere a un film di Bunuel, dove il paradosso la faceva da padrone.Ma , in realtà, viviamo in un incubo in cui , contrariamente a quello che crediamo "Social", di socievole c'è ben poco, ormai. Condividiamo ogni stupidaggine con gente che poi , incontrandoci, neppure ci saluta, e mettiamo al corrente "amici" di quanto di più privato ci accade.Che ci volete fare? ragionamento da Ratòry!!! |
Uova murine, "ova murini", così chiamava mia madre il dolce tradizionale sciacchitano e non ova murina. E a Sciacca le sappiamo fare tutti. E' un dolce semplice, fatto di crespelle di mandorle abbrustolite e tritate che racchiudono un ripieno di crema di latte con conserva di zucchine e gocce di cioccolato. Questo lo ha preparato la mia amica Rosa che segue l'antica ricetta del 600 delle monache della Badia Grande. Oggi siamo abituati a dolci ben più sofisticati e complicati e forse il loro gusto può sembrare "sorpassato", ma per chi ama i gusti di una volta, non c'è di meglio. La ricetta io ce l'ho, ma me la tengo gelosamente nel cassetto. Faccio male? Direte che è il segreto di pulcinella, visto che cani e gatti parlano a distesa di questo dolce...ma... |
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PERCHè RATòRY?
Ratorio è un termine dialettale da noi italianizzato. Indica oggetti o persone che, per essere antiquati o inutili, vanno collocati in soffitta. Facendo la dovuta autoironia, abbiamo scelto di definirci così (la y finale dà tono al termine stesso). Non ci rassegniamo, tuttavia, a rimanere relegati in soffitta, anzi... Questo blog ci da la possibilità di far conoscere la nostra cittadina, Sciacca (Ag), i suoi artisti, i suoi monumenti, la gastronomia,le tradizioni popolari, i pregi e i difetti di una collettività che sta irrimediabilmente perdendo la sua identità.Al recupero di tale identità e al suo mantenimento mi auguro che collaborino tutti i miei amici ratory di Sciacca!
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