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[…]È sicuro?
È sicuro cosa?
Sollievo e sofferenza: quale dei due applicherò, adesso dipende unicamente da lei. Quindi ci pensi
su e mi risponda: è sicuro?[…] Il Maratoneta John Schlesinger

“Mi piace soprattutto prendere il pubblico alla sprovvista. Dargli la sensazione di trovarsi su di un
terreno famigliare e poi, brutalmente, senza preavviso, violentarlo. Lo spettatore non deve tornare
a casa confortato, rasserenato. La vita non è così. L'inconscio è sempre là che attende di manifestarsi,
anche quando crediamo che la logica abbia risolto ogni cosa” John Schlesinger

"Osservo psicotiche figure ansiose ingannare il tempo censurando lussuriosi
desideri di gioia. Qualcosa di molto goloso il gioire fine a se stesso. Sentirsi a
posto. Chirurgicamente oltre la perfezione. Un esistere sensato. Pura finzione.
Osservo il crimine dell'illusione creare teatrini urbani di marionette, appese a
invisibili fili di speranze amare. Osservo. Implacabilmente osservo lo spettacolo
della quotidianità bastarda che vuole sudditi umili e alienati. Puro campare per
campare per molti. Anestetizzarsi e sorridere. In vena. Ancora. Ancora in vena."

[isabella Santacroce_destroy]

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Mi hanno detto "sei psicopatica" può darsi, ma io
preferisco frugare nella spazzatura e coltivare camelie in terrazza
che essere un torturatore che trae piacere nel mostrare al torturato
gli strumenti che userà.
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'Sono proselita di me stessa, mi vesto di trifoglio sensuale coltivato nel mio
personale orto di getzemani. Ero vegetale/vegeto ora sono un animale/animato
sono la Martha Steward delle carni e verdure  insegno come friggere i fiori di zucca
facendoli increspare come puttanelle che si toccano nella semioscurità.
Faccio lievitare torte di mele cotogne mettendo/mele tra le cosce sono
la gustosa nocciolina americana che s’ incastra tra i denti. Cumino e gelato
alla cannella che cola sul petto. Coltivo cuori con venerazione nel mio
giardino dei martiri,tra il mirto e la mandragora e ho  cura dei germogli
più teneri. Li colgo di notte nuda sotto la luna piena come gramigna lasciva e
alla fine ne farò un trito odoroso per il mio spezzatino di carne. Mostrerò tutto e
lascerò il pezzo più stuzzicante del mio cervello all'ultimo che resisterà alla mia
pazzia tra il vapore acqueo delle mie lacrime e  sperma shackerato di
fiele e d'ambrosia.'
Lillie Connolly  legge sul plasma vitreo del computer, e ascolta la sua voce che
racconta, che le sussurra, leggera, che le canta. Lei, che si strappa il cuore e ti dice...
'ehi,vuoi assaggiare il seme di dio?I want to eat me alive inside. I Love You My Hope’