Reborn...

Ricordi lontani...:-)

Quando ho visto questa foto, un sorriso è subito spuntato sulle mie labbra.

Ricordi lontani, ricordi di gioventù che hanno lasciato il segno...e che segno!

Era il periodo delle superiori e il fidanzatino di allora era un tipo assai maldestro...

Ricordo ancora che lui stava facendo la patente e ogni volta che si passava da casa, suo padre, un tipo simpaticissimo, mi diceva sempre..."A lui compero l'automobile, ma a te un elmetto!!!"

Però in quell'occasione, diciamo che la colpa fu da dividere al 50%.

"Studiavamo" spesso assieme e i pomeriggi trascorrevano veloci veloci...chissà come mai! :-)

ed io ero perennemente in ritardo sull'orario di ritorno...e rischiavo spesse volte di perdere l'autobus...

Quel pomeriggio, visto che il ritardo era maggiore del solito e la giornata primaverile era piuttosto calda, lui si è offerto di darmi uno strappo in bici.

Sono salita sulla canna della sua bici e via veloci tra le viuzze del centro per farmi attraversare la città il più velocemente possibile.

Ho davanti a me la scena come fosse successa ieri...:-)))

Ridevamo, mi sono girata verso di lui un attimo e inavvertitamente ho spostato il piede, sbilanciando così il peso e facendogli perdere il controllo della bici.

Stavamo sfrecciando velocemente in una stradina stretta e leggermente in discesa...

Ricordo solo di essermi sentita sollevare da lui che mi prendeva sotto le ascelle e di essere atterrata sull'asfalto e lui, quasi sopra di me...

Caspita che botto! bicicletta distrutta e il mio mento e le mie mani pure...

Sanguinavo dappertutto, è stata una vera fortuna non essermi rotta qualcosa!

Inutile dire che l'autobus l'avevo ormai perso...e visto che avevo detto una piccola bugia era improponibile tornare a casa in quello stato!

Avevo quella felpa bianca a righine verdi completamente insanguinata!!!

Dopo esserci sistemati un pochino, naturalmente lui, cadendo sul morbido, non si era fatto un granchè...:-)))) il padre era venuto a recuperare la bici distrutta...

Voleva portarmi al pronto soccorso, ma io non ho voluto saperne...dovevo inventarmi al più presto una scusa plausibile per il mio enorme ritardo e ritornare il più presto a casa...

Dopo una medicazione veloce ho buttato via la felpa e con una certa faccia tosta sono tornata a casa come se nulla fosse accaduto ...(il racconto a casa, fu che avevo sbattuto violentemente contro qualcosa e mi ero sbucciata un po')!

Da allora porto ancora il segno di quella veloce corsa...una piccola cicatrice sotto il mento...:-)))))

L_ondaperfetta