"La lettura fa l'uomo completo(...) e lo scrivere fa l'uomo esatto. " (Francesco Bacone)
"Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere." (Gustave Flaubert)
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Post n°2 pubblicato il 20 Settembre 2011 da elenavarriale1
SOLO 800 BATTUTE... E' UN GIOCO LETTERARIO PROPOSTO DAL MOVIMENTO CULTURALE "LIBERIAMO IL CRATERE" DI CUI SONO PORTAVOCE CON ARGIA DI DONATO ED ORIANA DE IULIO. PLOT INGESSATI Visione iodata di una rarefatta atmosfera salmastra, il silenzio si popola di volti. Rincorre storie di salsedine inumidite in salsa di psiche, racconta tumefazioni dell’oscurità, edemi, gonfiori dell’incerto. Sono trame inesistenti di vite non vissute, parole senza suono, dispersione di fonemi, evaporazione di plot ingessati. Sono abissi di tradizioni putrefatte, liquefazione di un presente assente, fanghiglia di speranze perdute. Sono specchio riflettente di eccessi dettati dalla moda e dalla noia, scheletri fonoassorbenti programmati per i talk show, i reality, i licenziamenti ed i miniappartamenti. Sono calchi del bitume, fughe dell’asfalto, risonanza poliedrica di ugole sovralimentate. Nel buio, sono il rifugio e l’arresa della mia penna sfinita da giorni senza mèta e senza esempi. Elena Varriale
IL SILENZIO HA LA TUA VOCE "Il silenzio ha la tua voce, mutevole dondolio dei tuoi sguardi assenti posati come gabbiani su scogli a guardare mari tormentati da onde fluttuanti ..il silenzio ha le rughe e le tue mani nervose lasciate sul mio corpo ancora tiepido, lontano dall'acqua..il silenzio vive di te, nel mio assurdo inconscio, nella perpetua amarezza di ogni parola non detta.." Roberta Pederoda LA FORMA DEI TUOI SILENZI "La forma che ho dato ai tuoi silenzi è solo arbitrio di pensiero, io l’ho chiamata sogno ma altro non è che attesa d’un castigo ch’è già pena. Eppure il cuore canta e il fato silenzioso guida, vuole strapparti una carezza che illumini come foto d’altri tempi i giorni e le notti in cui senza di te respiro… " Letizia Vitale SILENZI CHE S'ASCOLTANO D'OCCHI Dovrei dirti che è noia impastata d’idee, ma non posso mentire di penna, o all’armonia del mio volere. Un tocco d’inchiostro e vita sarà! E urlerò a sogni di rapiti lettori, stresserò del mio scrivere menti, cucirò d’anime i sensi,... legherò il sole costringendolo a bagnarsi nel mare, la carta d’amare di fantasia descrivere. Far vivere il mio stesso sentire, in silenzi che s’ascoltano d’occhi, in ciò che nessuno sa, ma è curioso di sapere, su pagine di nero penna, di quel me che d’altre vite, vuol vivere scrivendo. Roberto Ioannilli
APPESI AL SILENZIO Sul letto nostre impronte si dissolvevano alle mie spalle e il vitreo diaframma che separava le pagine della storia si imperlava di iridescenti bugie recitate a fior di labbra, mentre la tua sagoma barava sul selciato pallide ombre. Il dolore fu allora la mia veste e inarcata una parte di me, ebbi un moto di sofferta ripulsa dell’inevitabile fine, invano. Sottilissimi fili come corde di arpa dolente mi trattenevano, vibravano risplendenti proiettando lame di luce accecante. L’agonia dell’amore in quell’alba ebbe la voce del silenzio. Franco Pucci
VERTIGINE SULL'INFINITO VUOTO Il silenzio è una fase d’attesa lungo i limiti dell’inesprimibile; è la vertigine sull’orlo dell’abisso aperto all’orrido vuoto infinito; è l’angoscia che cresce sui penosi, striscianti confini d’un’incurabile malattia interiore; è andar ben oltre qualunque orizzonte di vita; è infine restare immoti sotto lo sguardo cieco della morte. Vittorio Fioravanti Grasso HO IMPARATO A PARLARE TACENDO Ho imparato a parlare scrivendo, tacendo. Nel marmoreo bianco del foglio il suono si è appallottolato, si è rimpicciolito fino a farsi inconsistente, come statua d’argilla erosa dagli anni e dal vento; il rumore si è capovolto, ha assunto la silenziosa natura dei sassi, accordandosi con il fluire delle nubi nel cielo, contiguo, fraterno all’ombra più fonda. Ed è allora, nella condensata armonia del silenzio, l’anima trascritta in sillabe ha urlato le sue parole più vere, si è fatta inchiostro la coscienza, risalendo come lava dal suo abisso alla pagina, vomitando sulla sua superficie mute parole a raccontare i sogni e la vita, la passione e i rimorsi. Nel vuoto spinto di suoni ho ascoltato parole di vita , osservando un fiore sbocciato in un campo, la mano del vento protesa a sfiorare colline. Lorenzo Curti LEGGERA CORNICE Il gioco delle parole è finito. Il tempo del silenzio si impone. Le parole hanno svuotato l’anima, anche l’amore consuma, duole ogni fiato. Il silenzio temuto limite tra l’anima ed il mondo, il silenzio temuto ora è scudo, baluardo alle invasioni quotidiane. Prima era resa, ora una scelta, il silenzio, leggera cornice di ogni parola. Mariangela Ruggiu
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