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« Messaggio #50Recupero dati da server Qnap »

Samsung e i suoi nuovi SAS

Post n°51 pubblicato il 21 Luglio 2011 da datapal
 

Secondo iSupply, un’azienda di ricerche che monitora il settore hi tech, il mercato mondiale delle memorie a stato solido triplicherà nei prossimi anni, passando dall’attuale 2,2 miliardi di dollari a 7,5 nel 2015. E che i dischi Ssd sostituiranno quelli ruotanti è una previsione assai ovvia, grazie anche al successo di apparecchi come i MacBook Air e all’avvento dei servizi cloud, che permettono di lavorare tranquillamente con computer dotati di memorie non enormi.  Perché al momento uno degli ostacoli maggiori all’acquisto di un drive ssd  è proprio il prezzo, ancora piuttosto elevato rispetto a quello dei dischi tradizionali. Per il resto, l’adozione di una memoria a stato solido al posto di un hard disk rotante porta solo vantaggi: la nuova tecnologia è più silenziosa, più sicura, produce meno calore, praticamente indistruttibile in condizioni d’uso normali, dal momento che non ha parti mobili.

Così un po’ tutti i grandi produttori di hard disk si sono lanciati nel mercato a stato solito, puntando soprattutto sul mercato dei notebook. Esistono anche dischi da 3,5 pollici, ma la maggior parte sono infatti a 2,5, perfetti per i portatili. Come il Samsung SSD 470 oggetto della nostra prova. Progettato interamente dalla casa coreana, utilizza un innovativo controller a 3 Core, la NAND Flash Memory di tipo MLC a 32 nanometri e 256MB di memoria cache, per garantire un trasferimento dati molto veloce (in scrittura fino 220 MB/s, in lettura fino a  250 MB/s). Quasi tre volte un normale hard disk, e infatti accensione e apertura dei programmi sono praticamente immediati sul MacBook Pro dove lo abbiamo provato per oltre un mese. Ottimizzato per Windows, il drive di Samsung si è comunque dimostrato perfettamente compatibile con il portatile Apple (perfino dal punto di vista estetico); l’installazione richiede un paio di minuti, ma bisogna prima clonare il vecchio hard disk. Poi tutto fila liscio; nessun rumore, la durata della batteria ancora aumentata (non di molto, però: circa il 10 per cento), i file – soprattutto quelli di grandi dimensioni – che si aprono in un istante.

Xbench, uno dei software con cui si misurano le prestazioni dei Mac, segna addirittura un incremento del 44 per cento, passando da un punteggio totale di 119 a 171. Ovviamente, essendo il computer invariato nel chip, nella memoria ram e nel sistema operativo, i cambiamenti riguardano solo le misure relative al disco. E sono clamorosi: la scrittura random di file da 4K, ad esempio, passa da 1,19 MB/s a oltre 71 MB/s, la lettura di un file da 4K da 0,43 MB/s arriva a 7,22, aumentando di sedici volte.

Va detto che nell’uso di tutti i giorni il computer non è sedici volte più veloce, ma la differenza si nota, e di fatto il MacBook Pro diventa così molto più simile all’Air. Apple, come molti altri costruttori, offre l’opzione di installare all’origine un disco Ssd nei propri computer, ma fare da soli non è difficile (e in più, per chi usa Windows, Samsung include anche cavi e software per facilitare la copia del vecchio hard disk). Il risparmio in termini economici è interessante (nel caso di un MacBook Pro, circa 100 euro per il modello da 256 MB, ma in più si recupera l’hard disk originale da 500 GB).

Disponibili in tre tagli da 64GB, 128GB e 256GB con interfaccia Serial ATA 2.0 da 3GB/s, i dischi Samsung della serie SSD 470 sono leggeri (appena 68 grammi) e robusti; integrano il comando TRIM, che consente di conservare le prestazioni assicurando un tempo medio prima del guasto (MTBF) di 1,5 milioni di ore. In vendita a un prezzo consigliato di 125€ (64GB), 239€ (128GB) e 499€ (256GB).

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Commenti al Post:
thebeliever
thebeliever il 15/09/11 alle 14:23 via WEB
post interessante, grazie.
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