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mon dieu! ma grazie!!! :D

-Che poi in non so perché gli fan studiare certe cose! A cosa serve l’arte, la letteratura, la filosofia e quelle stronzate lì?- -La medicina, il diritto, l’economia, e l’ingegneria sono nobili occupazioni, necessarie alla sopravvivenza. Ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, queste sono le cose per cui vale la pena vivere.- -Cazzo hai detto?- -Niente, lascia stare, una scemata. Guarda, te la spiego dal lato pratico, economico, venale. E tu sai quanto non disprezzi questi argomenti. Perché finche si gioca e si cazzeggia bene ma quando hai dei marmocchi da mantenere e una donna da viziare più soldi hai e meglio è. E importante studiare quelle stronzate lì perché fanno girare un sacco di soldi. Ora mi hai parlato di arte e così su due piedi non ti so dire quanto sia il giro d’affari, comunque stiamo parlando di miliardi di euro. E non solo per le aziende che producono e distribuiscono “arte”, ma anche per quelli che si fanno chiamare “artisti”. Guarda tutti i musicisti ricchi sfondati che ci sono in giro. Gli scrittori. Ti ricordi Giorgio Faletti? Quello di “porco i’mmondo che ciò sott’i piedi”. Ha scritto qualche libro e ha venduto qualcosa come 12 milioni di copie. Fanno più di 200 milioni di fatturato e qualche milione anche per lui. Hai giocato a God of war? La storia di base è presa dalla mitologia greca e per farlo c’è voluta una squadra di disegnatori, musicisti, attori, “artisti”- -Si, ma mica tutti quelli che studiano quelle cose lì diventano milionari, alcuni non se la passano neanche bene.- -Vero, ma anche quelli che studiano ingegneria, medicina, economia non diventano mica tutti milionari. E i praticanti avvocati non se la passano un cazzo bene.- -Si vabbè, comunque io all’infuori dei libri di scuola non ne ho mai ne comprato ne letto uno. E mi guardo bene dal farlo. Quindi i miei soldi non li vedono.- -Sei forte! Siamo in due. Anch’io ne leggo pochi ma perché son vizioso. Se una cosa mi piace la faccio e non ho il senso della misura. E solitamente un libro mi dura due, tre giorni. Devo finirlo altrimenti non ci dormo.- -Ma comunque non capisco perché farle studiare a scuola, che poi non capisco neanche tutti sti anni persi a studiare.- -E comunque e comunque. Rinnegare l’importanza dello studio è un po’ come rinnegare l’unica caratteristica positiva che ci distingue dagli animali.- -Oh oh, questa è bella. Sentiamo!- -Azzo fai, prendi per il culo?- -No, no. Pendo dalle tue labbra.- -Si dicono un sacco di stronzate sugli animali. Che non fan la guerra, che non si uccidono tra di loro, che non sono intelligenti e bla bla bla. Tutte michiate. I cani si sbranano, i miei uccidono per diletto e non per fame, tant’è che ammazzano conigli e volpi e poi mica le mangiano. Gli insetti fanno delle costruzioni paragonabili ai nostri grattaceli. Gli animali utilizzano utensili ed imparano. Le cornacchie hanno imparato ad aprire le noci facendole cadere sui tetti delle serre. E dico imparato perché le serre non esistono dalla notte dei tempi. E non sono sceme perché potrebbero farle cadere sulla strada ma poi sarebbero facile bersaglio di predatori e macchine. Comunque mi sto perdendo. La caratteristica che distingue gli uomini dagli animali è la capacità di trasferire informazioni nello spazio e nel tempo.- -Cosa?- -Ma si! Le informazioni, le conoscenze, l’ “arte”. Una frase, una musica, una storia nel giro di poco tempo, grazie alla televisione, al cinema, alla radio, ai libri, può raggiungere milioni, miliardi di persone. E se questa storia fosse raccontata verbalmente da una persona, non gli basterebbe una vita per farla sapere a tutti. E questo è il trasferimento delle informazioni nello spazio. E poi c’è il trasferimento nel tempo. Quando tu crei, “incidi” qualcosa, questo rimane e forse ti sopravvive. E per scrivere un libro, a volte, può servire una vita di apprendimento, di studio, di esperienze. E invece per leggerlo bastano pochi giorni. E leggendo quel libro, in pochi giorni, si può apprendere tutta una vita di lavoro dell’autore, anche se morto secoli, millenni prima. Capisci? Si crea una sorta di continuità generazionale. E’ un’ unione tra chi è stato, chi è e chi sarà. Unione che ci consente di progredire come specie.- -Si, ma capisco le cose tecniche ma cosa centra con la letteratura?- -Centra, centra. Perché se serve studio, conoscenza, arte e mestiere per costruire un macchina, una casa, un’azienda serve anche studio, conoscenza, arte e mestiere per costruire una vita. E poi basta! Perché certi discorsi a quest’ora del mattino mi sembrano fuori luogo. Sei venuto per qualcosa, cosa c’è?- -Ho il biroccio che fa i capricci. Non va un cazzo e fa un rumoraccio.- -Con questo tempo barbino sarà scarburato. Mi sei andato in giro e forse hai sporcato qualche candela. Comunque adesso ci guardiamo.- -E comunque, tanto per fare i precisetti, è pomeriggio. Non mattino.-