Andare, o sorella, o fanciulla,
come sarebbe dolce,
laggiù andare (ci pensi?)
a vivere, tu e io!
Amare a sazietà
amare e morire
nel paese che ti rassomiglia!
I soli inumiditi
di quegli inquieti cieli pel mio spirito
hanno l’incanto così misterioso
dei tuoi occhi ingannevoli,
splendenti tra le lacrime.
Tutto, laggiù, è ordine e bellezza,
lusso, calma e voluttà.
Decorerebbero la nostra camera
mobili rilucenti
levigati dagli anni; e i fiori
più rari, che mischiano i loro
profumi ai sentori
vaganti dell’ambra.
I ricchi soffitti,
gli specchi profondi
e lo splendore orientale, tutto
parlerebbe in segreto alla nostra anima
la sua dolce lingua natìa.
Tutto, laggiù, è ordine e bellezza,
lusso, calma e voluttà.
Guarda: vedi su quei canali
vascelli dormire,
di umor vagabondo.
Perché sia pago perfino
Il minimo tuo desiderio
sono venuti in capo al mondo.
I soli declinanti
rivestono i campi, i canali,
la città intera di giacinto e d’oro.
Il mondo s’addormenta
In una calda luce.
Tutto, laggiù, è ordine e bellezza,
lusso, calma e voluttà.
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 05:35
Inviato da: lottersh
il 25/03/2009 alle 05:35
Inviato da: roy_14
il 13/07/2006 alle 08:46
Inviato da: thedrowninggirl
il 13/07/2006 alle 01:41