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Creato da: antifascistavt il 06/07/2006
Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 
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Post N° 28

Post n°28 pubblicato il 05 Ottobre 2006 da antifascistavt
 

Manifesto contro il raduno dei nostalgici del fascismo di ForzaNuova e dei gruppi neonazisti tedeschi nella città di Viterbo e per cancellare le scritte naziste sui muri dei Viterbesi.

05/10/2006  0.11.00 - POLITICA IN PRIMO PIANO

Viterbo, la nostra splendida città medievale, ha ospitato il giorno 29, 30 settembre e 1 ottobre 2006 un raduno di gruppi, italiani e tedeschi, nostalgici del fascismo e del nazismo frutti ideologici causa di enormi disastri in Italia e nell’Europa intera.  Quanto accaduto è molto grave per via del messaggio politico negativo che tali gruppi xenofobi ed antisemiti intendono inculcare nelle menti dei nostri giovani e nelle classi sociali economicamente più svantaggiate e culturalmente più sprovvedute, buttando spesso e volentieri benzina sul fuoco di un disagio esistente nella nostra società e, che, purtroppo, tarda ancora ad essere debellato.

Il raduno sopra citato è stato osteggiato da tutta l’Unione viterbese ma non ha visto alcuna presa di posizione di posizione ufficiale da parte del sindaco di questa città Gabbianelli.  Se il significato di ciò è “chi tace acconsente” allora ci vien da pensare: quali sono le vere intenzioni di quest’uomo, che nelle statistiche ufficiali dei sindaci risulta fra i più amati dai propri concittadini? Forse tornare anticipatamente alle urne, come già si è vociferato su alcuni giornali, appoggiato dal proprio partito e dai vicini gruppi dell’estrema destra viterbese, lasciando Forza Italia e l’UDC sull’uscio di porta?  Quantunque, come forze politiche, amanti della democrazia e della pacifica convivenza civile, sentiamo la necessità di informare tutti cittadini viterbesi, aventi a cuore tali valori, che non si possono sempre usare due pesi e due misure da parte del Sindaco.  Nei giorni scorsi, i giornali del viterbese, ci informavo della rapida mobilitazione degli operai del CEV al fine di togliere alcuni manifesti affissi da un giovane artista milanese che aveva osato affiggerli sui pilastri di alcuni cavalcavia di Viterbo!  Inoltre, i manifesti dell'artista facevano parte di una mostra “Cantieri d'Arte” organizzata da Arci, Università della Tuscia ed altri ...  Le scritte fasciste e naziste, onnipresenti in qualsiasi punto di Viterbo, che incitano all’odio ed alla violenza urbana condite con svastiche e croci celtiche stanno ferendo le bellezze medievali dei palazzi viterbesi e l’immagine pubblica dei suoi cittadini, oltre che essere un oltraggio ai troppi morti che tali nefasti ideali hanno causato in tutta Europa, rimangono per anni e si moltiplicano sotto l’indifferenza dell’attuale sindaco.  Di certo, non può dire di non sapere; tali scritte negative sono sotto gli occhi di tutti i cittadini e pubblicamente indicate da alcune forze politiche locali.  Perché gli operai del CEV non li mobilita nessuno per cancellare tali scritte?  Or dunque, ancora, qual’e’ la logica che pervade il pensiero e le azioni politiche del nostro primo cittadino?  E’ forse a nome di tutti i viterbesi che in agosto, con il tricolore a tracolla, ha inaugurato una circonvallazione al bravo oratore, ma cattivo cattivo maestro, Giorgio Almirante? Oppure, oltre che avere un primo cittadino, abbiamo anche un padre padrone che sa dosare carota e bastone? Bastone con gli avversari e Carota con chiunque possa far parte del proprio disegno autoritario?

Troppe domande ci sorgono ma la risposta dovrebbe essere una soltanto. In Italia esiste una legge che persegue come reato l’apologia di fascismo e di nazismo. Togliere un manifesto da un cavalcavia significa ripulire un muro ad uso improprio utilizzato; il non agire nei confronti di chi diffonde scritte xenofobe ed antisemite significa essere un loro avallatore? Risponda soltanto a questo, il nostro caro sindaco, con mobilitazioni degli operai del CEV tendenti a smentire quanto detto in questa parte conclusiva.  www.prcviterbo.com Circolo PRC Viterbo Sito web:

 
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Antifascismo militante

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Petizione Contro l'intitolazione della Circonvallazione a Giorgio Almirante

Il giorno 19/07/2006 il sindaco di Viterbo ha intitolato una parte della circonvallazione di Viterbo a Giorgio Almirante.

Almirante è stato uno dei redattori della rivista “La difesa della Razza” caratterizzata da feroce e becero razzismo ed antisemitismo.

Militante attivo della Repubblica sociale di Salò che, alleata dei nazisti, torturava e massacrava i cittadini italiani democratici, è stato, dopo la guerra, tra i fondatori dei Movimento Sociale Italiano, diventando poi segretario dello stesso partito. Il MSI di Almirante, si caratterizzò anche come organismo politico che mitizzava la dittatura mussoliniana e che esaltava anche le dittature contemporanee, come la dittatura greca dei Colonnelli, la dittatura militare Turca e il colpo di stato cileno, mentre denigrava ed offendeva il movimento antifascista e la democrazia repubblicana italiana. Il MSI di Almirante si rese protagonista inoltre di una miriade di aggressioni contro studenti, operai e militanti democratici con conseguenti ferimenti ed omicidi.

Lo stesso Almirante partecipò attivamente all’attacco violento contro la facoltà di giurisprudenza insieme al collega Caradonna.

Almirante ancora protagonista di un inquietante episodio collegato alla strategia della tensione. Viene infatti incriminato per favoreggiamento del terrorista Cicuttini, autore della strage di Peteano. Si salverà con l’amnistia.

La storia politica di quest’uomo, si chiude senza alcun riconoscimento delle battaglie civili che hanno contribuito alla costruzione della democrazia italiana.

Intitolare a questo personaggio una via di una città italiana, significa quindi offendere chi è morto lottando contro i nazifascismi ed offendere chi ha speso la propria vita per costruire e rafforzare la democrazia italiana.

Chiediamo rispetto per l’Italia. Chiediamo che questa targa sia rimossa dalle vie della città di Viterbo.

Per aderire inviate via e-mail il vostro nome e cognome all’indirizzo antifascistavt@libero.it

Iniziativa appoggiata dal Coordinamento Antifascista della Tuscia

 

 

 

 
 

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