Creato da dorinoas il 05/12/2014

Respira Sano

Fornire aiuto e supporto alle persone per stare meglio, tramite la respirazione e con sistemi naturali. Promuovere la positività globale degli individui.

 

Maternità e futuro

Post n°41 pubblicato il 18 Maggio 2015 da dorinoas

donna in gravidanza Cosa ci si aspetta dalla maternità? Cos’è la maternità e come la viviamo? Sembrano domande banali, ma prima del concepimento e durante la gravidanza non ci poniamo quasi mai dei quesiti del genere. Anche il solo pensare a ciò che sarà ci mette ansia e troppe aspettative, per cui preferiamo non pensarci e seguiamo il nostro istinto e il decorso naturale degli eventi. Facciamola insieme questa riflessione. Anche se non ce ne rendiamo conto noi abbiamo delle aspettative su come sarà la nostra vita una volta che saremo diventate mamme. Quando scegliamo di avere un bambino spesso ci aspettiamo cose meravigliose e tante "rose e fiori". Alle future mamme estremamente positive dico subito che è meglio sapere sin da subito che crescere un figlio non è cosa semplice. Ci vogliono tanta forza e tanta determinazione. Da una forte motivazione può arrivare il coraggio per farcela! Come dice sempre il dott. Giacconi "la negatività è spontanea, la positività invece richiede un lavoro". La mia motivazione ad esempio è stata proprio la volontà di essere positiva anche in questo compito, e come sa chi ha fatto l’ISP essere positivi non vuol dire ignorare i problemi e le difficoltà e dire sempre che va tutto bene ma vuol dire anzi entrare nei problemi e nelle difficoltà per affrontarli e cercare soluzioni, rimanendo focalizzati sulla fiducia in se stessi e nella vita. Ci sono poi anche situazioni in cui la maternità non è stata programmata ed è capitata, come si dice. In questo caso le ansie possono essere davvero tante. Anzi, troppe!

Ansie da maternità programmata

Dipende ovviamente dai casi. In genere consiglio di valutare bene la situazione. Come ho già detto avere un figlio non è una passeggiata, e sarebbe bene che ci assicurassimo le qualità necessarie per affrontare al meglio l’evento. Chiediamoci innanzitutto se ce la sentiamo di rinunciare ai privilegi di una vita da "ragazza", ovvero limitare notevolmente gli spostamenti, la gestione quotidiana del tempo, il riposo notturno e diurno… L’arrivo di un bambino sconvolge l’esistenza, dobbiamo essere coscienti ed anche essere certe di volerlo. Anche qui, però, senza esagerare. Giusto quanto basta per assumersi le proprie responsabilità nei riguardi di una creatura inerme che avrà bisogno delle nostre cure e del nostro sostegno 24 ore su 24.

Abbiamo al nostro fianco un partner che può sostenerci in questo percorso?

Troppo spesso sento parlare di donne che gestiscono tutto da sole, loro malgrado. Forse possiamo scegliere anche questo e se proprio ci tocca il ruolo delle mamme single dobbiamo essere coscienti fino in fondo che sarà dura e che sarebbe meglio non farlo pesare troppo sul bambino! Se non possiamo scegliere, cerchiamo il più possibile di vivere la cosa a cuor leggero con la fiducia che la vita ci sostiene, e presto o tardi saremo affiancate dalla persona giusta! madre in gravidanza con il padre

Non ce lo ordina nessuno di avere un bambino

Dato che siamo adulte siamo noi a doverci adeguare al piccolo, ai suoi tempi, ai suoi bisogni. Se non ce la sentiamo, lasciamo stare, rimandando a quando sarà il momento giusto!

Maternità significa scoprire una forza che pensavi di non avere e vivere paure che non sapevi esistessero

Anche quando la maternità è programmata non ci sentiamo mai sufficientemente adeguate e preparate per un tale compito, e anche quando ostentiamo tanta sicurezza forse è perché stiamo sottovalutando il compito che ci aspetta. Il mio consiglio, quindi, è di ascoltare le proprie ansie, le paure, le emozioni che emergono ed "approfittare" della situazione per crescere e maturare assieme al nostro bambino. In un momento di calma e di raccoglimento, facciamo delle respirazioni profonde per qualche minuto e chiediamo al nostro cuore di darci una risposta. Non vergogniamoci di chiedere aiuto se ne sentiamo il bisogno, esistono molte figure che possono affiancarci nei momenti difficili, dalla Doula ad un esperto della relazione d’aiuto. il simbolo della maternità Stiamo COSTRUENDO IL FUTURO, perché un bambino è il futuro, un futuro uomo o una futura donna. Domandiamoci se vogliamo trasmettergli inconsciamente tutto il bagaglio di negatività che ci portiamo dietro dalle nostre esperienze o se invece vogliamo coscientemente cambiare il decorso della nostra e della sua esistenza. Sia che sia una gravidanza programmata e desiderata o una gravidanza inaspettata, prendiamoci il tempo per riflettere e per scegliere, nel senso di risvegliare la nostra coscienza e sentire cosa vogliamo tramandare nel futuro! In questo caso le pratiche di meditazione o di respirazione RCT possono essere un valido aiuto. Vivere la maternità è un’esperienza straordinaria. Abbiamo la predisposizione naturale per entrare in questo ruolo difficile e meraviglioso. Nel lavoretto che mio figlio ha preparato con l'aiuto delle maestre all’asilo nido per la scorsa festa della mamma c’è scritto "Mamma, tu sei per me l’amore". Chiediamoci quale visione dell’amore intendiamo trasmettere a nostro figlio e far progredire nel futuro: se una visione distorta o una visione il più possibile vicina alla luce! Buona maternità e buona riflessione, senza ansie ma con la giusta presa di coscienza e la giusta maturità.

 
 
 

Lettera dedicata alla mamma

Post n°40 pubblicato il 15 Maggio 2015 da dorinoas

settimana della mamma

frida kahlo opera per la mamma

Oggi, 10 maggio, giorno dedicato alla madre, ho deciso di scrivere questa lettera come frutto di un lavoro personale per il quale ringrazio i maestri e i compagni del Laboratorio ISP per il meraviglioso lavoro di riscoperta del Sé che stiamo facendo. Questa lettera è dedicata a tutte le mamme, alla mia di mamma, alla madre terra e alla madre che è in me! Cara mamma, grazie per avermi accolto nel tuo grembo prima e tra le tue braccia poi. Grazie per avermi alimentato, per aver vegliato su di me quando stavo male, grazie per le tue notti insonni e i tuoi sguardi complici. Grazie per essere così come sei con i tuoi difetti ed i tuoi pregi, con i tuoi punti di forza e le tue debolezze, con quegli atteggiamenti che non sopporto e quelli che invece adoro, quelli che mi fanno sorridere e gli altri che mi fanno arrabbiare. Grazie perché tutto ciò mi ha fatto decidere di incarnarmi in te scegliendoti come la mia mamma. In questo giorno ti chiedo scusa per le notti insonni che ti ho fatto vivere prima come bebé, poi come adolescente e infine come donna. Solo oggi che sono donna e madre anch’io comincio a intravedere cosa puoi aver provato. Vedo gli errori che hai commesso nei miei confronti e quelli che io ho commesso nei tuoi e capisco che insieme siamo cresciute e tutto quello che è successo ci ha aiutato a diventare chi siamo oggi. Decido di smettere di crogiolarmi nel passato in un atteggiamento di colpa, di vittima, di vergogna o di rabbia e preferisco vivere nel presente integrando le esperienze e le emozioni attraverso il respiro per ottenere la libertà di amarmi per quello che sono, per quello che ho e per quello che faccio. Accettando e integrando l’amore che ho per te recupero l’amore in me stessa godendo di ogni attimo in tutto il suo splendore, mantenendo uniti gli opposti e fluttuando in un eterno presente. A te oggi e sempre tutto il mio amore.

mamma con bimbo
La madreLa madre è un angelo che ci guarda che ci insegna ad amare! Ella riscalda le nostre dita, il nostro capo fra le sue ginocchia, la nostra anima nel suo cuore: ci dà il suo latte quando siamo piccini, il suo pane quando siamo grandi e la sua vita sempre.

Victor Hugo

 
 
 

Adolescenza e genitori: come affrontare questa tappa

Post n°39 pubblicato il 14 Maggio 2015 da dorinoas

una mamma con adolecsente

Oggi parliamo di adolescenza e genitori ma sopratutto di come le mamme vivono questa tappa così intensa dei propri figli. Vedere il proprio figlio crescere e accompagnarlo in questo processo è un privilegio ed un onore di ogni genitore. Certo il cammino non è costellato solo di rose e fiori ma ci sono anche tante pietre da togliere o scavalcare e questo rende il viaggio più interessante! Uno dei momenti difficili è proprio quello dell’adolescenza, quando il nostro bambino comincia a trasformarsi in giovane uomo o la nostra bambina in giovane donna. Per i ragazzi è un momento di grande cambiamento e trasformazione e così lo è anche per i genitori che sono chiamati a fare un profondo lavoro con se stessi. Durante l’adolescenza i ragazzi cominciano a definire la propria identità,  individualità e sessualità, diventano indipendenti e, non solo non hanno più bisogno delle attenzioni dei genitori come poco prima, ma reclamano la loro libertà nel fare le cose da soli. Cominciano a scoprire il mondo, i genitori non sono più un modello da seguire, ma anzi diventano il bersaglio delle loro critiche. Da supereroi ritornano ad essere persone normali con pregi e difetti agli occhi dell’adolescente che comincia a vederli esattamente per quello che sono. A questo punto se il genitore non fa un lavoro con se stesso, prendendo consapevolezza dei suoi successi e dei suoi fallimenti, dei propri lati positivi e dei punti di attrito con gli altri difficilmente supererà questo momento di crisi in maniera costruttiva.  Infatti qui si scontra brutalmente con il proprio ego e deve mettersi in disparte e osservare, per imparare quello che fondamentalmente ci insegna la Mindfulness, ovvero ad agire e non a reagire.

una mamma con adolecsente

In questo processo di crescita, quella che soffre di più è la madre. Lei infatti, soprattutto nella fase di pre-adolescenza, perde il suo ruolo centrale nella vita del figlio per assumerne uno più marginale, venendo poco a poco sostituita dagli amici e dai primi amori. In questo momento è più che mai fondamentale essere consapevoli che il ruolo di madre (in effetti di entrambi i genitori) è quello di accompagnare i figli durante la crescita, aiutarli a capire chi sono, aiutarli a seguire la propria indole, a realizzare i propri sogni ed a raggiungere la propria indipendenza per poter seguire in maniera indipendente il loro viaggio durante la vita. La cosa più importante in questa fase è saperli osservare, liberando la mente dalle critiche e dai giudizi, ed ascoltare per capire quando è il miglior momento per sentire le loro confidenze e saperli consigliare.

una mamma con adolecsente

Come mamma consiglio a tutte le madri un forte lavoro con se stesse, infatti è molto facile proiettare le proprie insicurezze, le proprie debolezze messe allo scoperto dai figli o ripetere dinamiche educative ricevute dai nostri genitori o ancora sentirsi messi a nudo nei propri difetti, o negli insuccessi, o presi in giro per l’età, i gusti e le esigenze diverse! Invece di chiudersi, di mettersi sulla difensiva o di arrabbiarsi consiglio vivamente di imparare a non prendersi troppo sul serio, ridere insieme, avere un forte senso dell’umorismo e soprattutto respirare e mantenersi presenti e calmi, perché una brutta risposta nel momento sbagliato porta solo ac un allontanamento. Concludo sottolineando l’importanza di cercare la serenità dentro di noi, approfittare dei pochi momenti di dialogo con i nostri figli adolescenti, dare regole ragionevoli, ma essere esigenti nell’applicarle, mantenere alta l’autostima propria e quella del figlio o figlia non etichettandolo per quello che fa, ma amandolo profondamente per quello che è, e soprattutto essere grati che ancora una volta ci diano la possibilità di scontrarci e ritrovarci con noi stessi. A questo proposito vi ricordo quanto è importante darsi il tempo per far qualche seminario o laboratorio per conoscersi meglio e imparare a convivere serenamente con se stessi e con gli altri, imparare a respirare in maniera corretta per vivere la positività di ogni prova che la vita ci propone. Un abbraccio a tutte le mamme! Colgo l'occasione di condividere con voi l'intervista ai tre componenti del Team Aspera che hanno partecipato all'ISP. Buona visione e fatelo vedere ai vostri amici!

 
 
 

Consigli per le neomamme

Post n°38 pubblicato il 13 Maggio 2015 da dorinoas

una mamma con il suo bambino Questa volta dedico il mio articolo a dare consigli per le neomamme, donne che hanno da poco avuto un bambino, il primo (ma anche no!) e che stanno affrontando le prime grandi sfide di una bellissima quanto faticosa avventura. Vorrei darvi dei suggerimenti su come affrontare, nel miglior modo possibile, il periodo faticoso del post partum e dei primissimi anni di vita del bambino. Sappiate che l’unica cosa che può garantire la crescita serena del vostro bambino è che vi prendiate cura di voi stesse. Non intendo con ciò che dobbiate andare tutte le settimane dal parrucchiere o dall’estetista e farvi le vacanze da sole! Non è ancora il momento e il vostro bambino ha un bisogno estremo di voi, della vostra presenza assidua e soprattutto della vostra presenza consapevole. Mi riferisco a tutte le neomamme, anche a quelle che devono riprendere il lavoro dopo tre mesi dal parto. La separazione da voi sarà certamente un trauma per il vostro piccolo, che però può essere superato. Dipende anche da come state interiormente. I bambini infatti sentono gli stati d’animo della loro mamma, avvertono le sue emozioni e le assorbono! Se dovete tornare subito al lavoro vi consiglio però di assicurarvi che la persona che si occupa del vostro bambino in vostra assenza sia in grado di garantire il contatto continuo con il piccolo, e che non lo lasci piangere a lungo senza consolarlo. Questa figura deve essere sempre la stessa, cosìcché il piccolo possa riconoscerla ed affidarvisi quotidianamente. In base a delle ricerche è emerso che se il naturale bisogno di consolazione del neonato e del bambino piccolo non viene soddisfatto da un conforto adeguato con il tempo egli si sintonizzerà sull’iperattivazione fisica e potrà vivere una vita stressante e spossante. Il pianto non consolato è una situazione di stress enorme per un bambino così piccolo, che può determinare nel tempo l’inattività delle aree celebrali preposte al controllo delle emozioni e generare quindi una scarsa intelligenza sociale ed emotiva. I bambini non si viziano con le coccole, né hanno un bisogno fisiologico estremo. Tornando alla cura di sé è naturale che una situazione nuova e difficile quale quella di diventare mamme possa far emergere tutta la propria negatività, il proprio bagaglio di sofferenze emotive irrisolte, le proprie credenze limitanti ed autosabotanti, i pensieri più negativi di questo mondo. Più viviamo in una situazione di stress e più le nostre sofferenze psicofisiche ed emotive e le nostre rigidità caratteriali emergono con forza, e diventare mamme può essere davvero stressante!

Non si nasce già madri. A essere madre si impara giorno dopo giorno, sorridendo. sbagliando, riprovando, amando.

Giorgia Cozza

In alcuni casi si verificano anche stati depressivi ed umore altalenante, il più delle volte non riconosciuti. Ciò può essere dovuto anche al cambiamento ormonale; gli ormoni della gravidanza sono detti anche "ormoni del benessere" o "ormoni dell’amore". Provocano una sensazione di estasi che dura per tutti i nove mesi. La loro mancanza improvvisa si fa sentire. Ci si aspetta da noi la felicità estrema per la nascita del bambino, quindi spesso ci è difficile manifestare la tristezza, la sofferenza interiore… e tendiamo quindi a reprimerla! Vi consiglio quindi di imparare delle pratiche da svolgere quotidianamente e che vi sostengano in questo difficile compito, riportando la calma e la presenza mentale. Le pratiche di respirazione RCT ad esempio mi hanno aiutata a superare molti momenti difficili. Respirare in maniera consapevole quando il nostro bambino ci mette a dura prova e dentro non stiamo bene, ci consente di consolarlo in maniera adeguata e il bimbo sentendo la nostra calma e la nostra rilassatezza si placherà a sua volta. I piccoli spesso manifestano le emozioni represse della loro mamma, hanno delle antenne sensibilissime in grado di raccogliere qualsiasi segnale che proviene dalla persona che se ne prende cura. Pratiche quotidiane di meditazione e di respiro possono aiutare moltissimo. Molto utile ed anche importante è stare spesso a contatto, durante i primi mesi, con il bambino. Il contatto diretto, pelle a pelle, con il piccolo fa sì che vengano rilasciati degli ormoni simili a quelli che vengono prodotti durante la gravidanza e che garantiscono, quindi, serenità. Potrete portare il vostro piccolo addosso a voi in fascia o nel marsupio. Su internet troverete molto in merito al portare i piccoli in fascia ed i relativi benefici. una mamma con il suo bambino Se sentite che da sole non ce la fate rivolgetevi a degli esperti della relazione d’aiuto, non sottovalutate i vostri stati d’ansia o il vostro senso di inadeguatezza, a lungo andare tutto ciò che reprimete dentro di voi emergerà inevitabilmente e si ritorcerà contro di voi e contro vostro figlio senza che ve ne rendiate conto! Prendetevi cura quindi della vostra interiorità, della relazione con voi stesse e con il vostro partner. Non fate le eroine o le super mamme, ogni tanto affidate il piccolo al papà e ai nonni e ritagliatevi dei momenti di ascolto interiore, di meditazione e di respirazione consapevole. E appena il vostro piccolo sarà in grado di poter rimanere lontano dalla mamma per un week end (intorno ai due anni) non esitate a frequentare il Seminar ISP. Durante quei tre giorni scoprirete che ciascuno di noi ha tante emozioni represse dentro di sé e che il contatto con il bambino e le sue emozioni fanno riaffiorare a volte in maniera turbolenta. Se non siete in grado di contattare la vostra rabbia in maniera sana, se avete represso per anni un sentimento di tristezza o di disperazione che non è stato capito ed accolto dai vostri genitori (loro malgrado) quando eravate piccole, non sarete in grado di ascoltare in maniera empatica il vostro bambino e sostenerlo durante il suo vissuto emotivo, e vi sentirete in colpa tutte le volte in cui non ci riuscirete. Fare l’ISP sarà il regalo più bello che farete a voi stesse, al vostro bimbo ed al vostro compagno! Ve lo assicuro! Colgo l'occasione, visto che si è appena concluso l'ISP di Tarzo, di condividere con voi il trailer del corso ISP realizzato da Gianmaria. Buona visione e fatelo vedere ai vostri amici!

 
 
 

6 letture per le mamme

Post n°37 pubblicato il 12 Maggio 2015 da dorinoas

Mi voglio occupare, in questo articolo, di letture per le mamme e neomamme, basandomi sulla mia personale esperienza. Ho avuto modo (ed anche la fortuna direi) di avere tanto tempo da dedicare alla lettura durante la mia gravidanza ed avevo una gran voglia di informarmi su come poter crescere al meglio il mio bambino. È vero che la natura fa da sola, ed è vero che in molte occasioni basta seguire il proprio istinto per risolvere molte situazioni problematiche e totalmente nuove che ci si ritrova a vivere, specialmente dopo la nascita del primo figlio. È anche vero, però, che molte mamme sono abbastanza lontane dall’ascolto di sé e del proprio istinto materno e vengono bersagliate da centinaia di consigli non richiesti! Inoltre la maggior parte dei libri in circolazione per neomamme sono davvero inutili e a volte anche deleteri, perché dispensano tutta una serie di consigli totalmente sbagliati e lontani anni luce da quello che è il decorso naturale della maternità, della genitorialità e della crescita felice di un bambino. Ecco allora che ho deciso di mettere a disposizione di altre neomamme i titoli di alcuni libri che secondo me sono davvero utili e che sono perfettamente in linea con la visione olistica dell’individuo in base ai miei studi ed alla mia esperienza come operatore integrativo. Iniziamo con la lista delle letture consigliate:

"Bebè a costo zero. Guida al consumo critico per accogliere e accudire al meglio il nostro bambino"
libro bebè costo zero

Autrice Giorgia Cozza, edizioni Il Leone verde. Il primo libro che ho acquistato appena ho saputo di essere incinta. Spiega perfettamente che oggi un bambino può ancora venire al mondo senza che i genitori debbano fare un mutuo per acquistare il corredino propinato dai negozi del settore e che a volte prevede le spese folli di migliaia di euro! I bambini hanno bisogno davvero di poco alla loro nascita ed una parte considerevole di ciò che hanno bisogno lo possiede già la sua mamma, ovvero il latte materno ed in questo libro l’autrice lo spiega molto bene dando anche dei consigli pratici su come evitare di acquistare oggetti inutili e superflui per l’accudimento di un bambino.

"E se poi prende il vizio? Pregiudizi culturali e bisogni irrinunciabili dei nostri bambinio"
libro e se poi prende il vizio?

Autrice Alessandra Bortolotti, edizione Il leone verde. Viviamo in una società che impone tempi frenetici e spazi ridotti secondo una logica produttivistica e consumistica. Non c’è tempo per prendersi cura a sufficienza e proteggere lo sviluppo affettivo di neonati e bambini. Si pretende dai bambini che crescano in fretta e che diventino subito autonomi, che non diano fastidio e non pretendano troppe attenzioni. Questo libro analizza i bisogni primari e universali di ogni bambino e neonato rimandando alle ultime scoperte delle neuroscienze sulla fisiologia di gravidanza, parto e allattamento e spiega molto bene che i bambini non si viziano, hanno semplicemente bisogno di noi, del contatto, del latte e delle cure materne perché il loro cervello si sviluppi in maniera sana. Per me è stata molto utile la sua lettura.

"Le emozioni dei bambini"
libro emozioni dei bambini

Autrice Isabelle Filliozat. Edizioni Pickwick. Illuminante! Imparare a riconoscere ed a gestire le emozioni dei propri figli e soprattutto le proprie, dato che i nostri figli ci fanno da specchio e le loro emozioni ci risuonano, è davvero un passo importante se si vuole costruire una relazione sana tra mamma e bambino e non essere d’ostacolo allo sviluppo psicoemotivo dei nostri figli. E’ un libro che aiuta ad essere dei genitori migliori, anche perché fornisce degli esercizi e dei consigli pratici che io ho trovato davvero utili ed efficaci e lo consiglio vivamente!

"Amarli senza se e senza ma. Dalla logica dei premi e delle punizioni a quella dell’amore e della ragione"
libro amarli senza se e senza ma

Autore Alfie Kohn. Edizioni Il Leone verde. Illustra chiaramente quanto sia sbagliato crescere un bambino secondo la logica del bastone e della carota, e di quanto sia un bisogno primario dell’individuo quello di sentire l’amore incondizionato da parte dei genitori e di essere accettato proprio per quello che è, anche quando combina guai. Mi sono commossa diverse volte leggendolo e secondo me non deve mancare nella biblioteca di una neomamma!

"Naturalmente intelligenti. Istruzioni per lo sviluppo armonico del cervello dei bambini della prima età"
libro bamnini naturalmente intelligenti

Autore Jonh Medina. Edizioni Bollati Boringhieri. In maniera molto ironica lo scienziato e biologo molecolare Jonh Medina spiega illustrando numerosi studi scientifici ciò che determina l’intelligenza e la salute dei nostri figli. Molto interessante per le neomamme e le future mamme!

"Il segreto dell’infanzia"
libro il segreto dell'infanzia

Da non tralasciare poi un classico di Maria Montessori, dove la famosa pedagogista spiega quanto l’ambiente possa influire su una crescita armoniosa e serena dei bambini piccoli, spiegando i famosi periodi sensitivi e come sostenerli. La lista sarebbe ancora lunga, ma per ora mi fermo qua. Sono davvero tante le cose da poter leggere, senza però riempirsi troppo la testa. La mia esperienza mi ha insegnato che la lettura di questi libri serve a poco se non fa seguito anche un lavoro su di sé e sulle proprie emozioni, che può aiutare davvero una neomamma a sciogliere i nodi della propria infanzia che determinano il rapporto con il proprio bambino! Per questo motivo vi invito a cominciare questo cammino verso la consapevolezza di sé attraverso le tecniche della respirazione consapevole terapeutica. Respirare in maniera consapevole ci aiuta ad essere più lucide, ad aumentare l’energia vitale, a gestire le nostre emozioni ed a integrarle, e soprattutto ci ancora al momento presente. Buona lettura godendoti ogni respiro! Colgo l'occasione di condividere con voi l'intervista ai tre componenti del Team Aspera che hanno partecipato all'ISP. Buona visione e fatelo vedere ai vostri amici!

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