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lucapagni il 29/08/08 alle 19:48 via WEB
http://bronzidiriace.style.it/
Dal quotidiano "Calabria ora"
di Venerdì 22 agosto 2008
Lite sui Bronzi e il dibattito chiude.
Trent'anni dopo a Parghelia litigano lo scopritore Mariottini e il Professore Braghò
«Sono venuto qui per parlare di cose reali e non di fantascienza».
Questa la risposta stizzita di Stefano Mariottini, il "papà" dei Bronzi di Riace,
se si chiedono lumi sulla polemica infinita riguardante la denuncia di ritrovamento,
trasmessa alla Soprintendenza di Reggio Calabria il 17 Agosto del 1972 dal
sub romano, e scovata, al termine di una lunga ricerca, dallo studioso vibonese
Giuseppe Braghò.
In quella denuncia, custodita nell'Archivio storico del Museo nazionale
archeologico della città dello Stretto,
lo scopritore dei Bronzi parlava di «un gruppo di statue».
Da qui l'inchiesta di Braghò che ha gettato molte ombre
su quella che è stata una scoperta sensazionale nelle acque di Riace,
a circa trecento metri dalla costa e ad otto metri di profondità.
A trentasei anni esatti dalla scoperta dei Bronzi, Stefano Mariottini,
dell'associazione culturale Kouros,
e Maria Teresa Iannelli, della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria,
sono stati di scena a Parghelia per presentare i risultati preliminari delle ricerche
di archeologia subacquea condotte sulle cave.
Alla relazione, presentata dal presidente della Pro loco Franco Grillo,
hanno fatto da cornice le immagini sui tratti di costa interessati.
Mariottini, con la collaborazione della dottoressa Iannelli, ha spiegato
come nella suddetta costa, in età romana, ci fossero cave di materiale vario. «Dalle prospezioni subacquee - ha detto Mariottini - nella zona compresa fra la spiaggia di "Michelino" e "La Tonnara" abbiamo catalogato 14 reperti e tra questi anche 4-5 colonne. In particolare, nella zona denominata "la Tonnara", abbiamo catalogato un
ammasso di grezzi di cava e diciannove fusti di colonne».
I relatori hanno poi messo a confronto tali risultati con altrettante ricognizioni
sul territorio che va da Nicotera a Pizzo Calabro.
Si è poi parlato dell'importanza che ha avuto il mare
per ciò che è riguardato il commercio in età antica,
dei commerci nel porto di Hipponion e della cava di Calcarenite di Pizzo.
Terminata la presentazione di queste ricerche, la Iannelli
ha presentato al pubblico alcuni progetti «di visita, in percorsi misti.
per la fruizione di tutte le persone interessate, in quanto le ricerche sin
qui condotte sono, senza ombra di dubbio, patrimoni di tutti».
La serata è poi continuata con un dibattito terminato, purtroppo,
prima del previsto.
Alla prima e unica domanda posta a Mariottini, sull'ormai famoso documento
di denuncia del ritrovamento dei Bronzi, ha preso la parola la stessa Iannelli affermando che la suddetta domanda «è fuori tema.
Comunque, il dottor Mariottini - ha aggiunto - risponderà.
Ma poi, vi prego, non fate più domande sui Bronzi».
E' quindi seguita la risposta di Mariottini
che laconicamente ha parlato di «fantascienza».
A queste parole , è intervenuto dalla platea, ancora più stizzito,
il professor Giuseppe Braghò: lo studioso vibonese
autore delle inchieste su presunti strani movimenti
riguardanti la scoperta dei Bronzi di Riace.
«Fantascienza? - ha esclamato a gran voce - Lei ha tradito la fiducia dei calabresi.
E' da trent'anni che rovista nelle nostre sacre acque e ciò è vietato dalla legge ».
A quel punto la dottoressa Iannelli ha subito preso la parola
chiedendo al presidente della Pro loco di porre fine al dibattito
e quindi di chiudere la serata.
Una serata che poteva finire forse diversamente,
esattamente trentasei anni dopo la scoperta dei Bronzi di Riace.
Francesco Marmorato
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lucapagni il 29/08/08 alle 17:54 via WEB
----- Original Message -----
From: Luca Pagni
To: mariateresa.iannelli@beniculturali.it
Sent: Friday, August 29, 2008 4:26 PM
Subject: Libro-Inchiesta sui Bronzi di Riace e litigio MARIOTTINI-BRAGHO'
Cari amici e colleghi,
ad oggi 16 agosto 2008
sono passati 36 anni dal 16 agosto 1972
quando i Bronzi di Riace furono ufficialmente scoperti.
Visitate le pagine web aggiornate:
http://www.photographers.it/articoli/bronzidiriace.htm
e
http://bronzidiriace.style.it/
Noterete che su Vanity Fair n. 32
del 16 agosto 2007
a pagina 40 l’articolo su I bronzi di Riace, era pubblicato sopra la rubrica
dell’attuale Min. Sandro Bondi
che fin da allora sapeva delle ricerche
in corso…
Saluti e salute a tutti !
Luca Pagni
----- Original Message -----
From: Luca Pagni
To: c.delriccio@quirinale.it ; segreteriagabinettopresidente@senato.it ;
Sent: Wednesday, August 06, 2008 5:11 PM
Subject: Caro Presidente della Repubblica Italiana - Possibile rafugamento di parti dei Bronzi di Riace
Gentile Dott.ssa Mariateresa Iannelli
sono Luca Pagni e Le giro p.c.
le missive inviate e protocollate presso
MIBAC, QUIRINALE e CARABINIERI.
Gradirei poter segnalare ilprogramma delle iniziative
da Voi promosse per far conoscere i Bronzi di Riace
nelle scuole di Riace e non solo.
Vorrei inoltre essere tenuto al corrente
degli incontri pubblici tenuti da Lei
e dal sub romano Stefano Mariottini
che non ho mai avuto il piacere di conoscere vis a vis.
Attendo un Suo gentile riscontro.
Luca Pagni
Resp.le cultura di Photographers.it
_________
Caro Presidente della Repubblica Italiana,
sono Luca Pagni e curo anche le pagine web dedicate ai Bronzi di Riace
http://www.photographers.it/articoli/bronzidiriace.htm
http://bronzidiriace.style.it/
Vi sarei grato se poteste interessarVi alla vicenda
per la quale il Ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi
non ha ancora preso una posizione chiara e pubblica
circa le verifiche sul possibile trafugamento
di elmi, lance e scudi dei Bronzi di Riace,
In occasione della nuova mostra al Paul Getty Museum
con un bronzo di Urbano VIII attribuito al Bernini,
vorrei poter pubblicare una dichiarazione del Ministro e del Quirinale
circa gli impegni che intendono assumersi
affinche' vengano compiuti accertamenti piu' approfonditi al largo di Riace,
sulle anomalie metalliche riscontrate nel 2004
che potrebbero essere dovute a dei rifiuti
ma non e' escluso che ci possano essere anche altri reperti archeologici,
per cui e' indispensabile che vengano compiute delle ispezioni marine
per accertare in modo inequivocabile di cosa si tratta,
visto e considerato che i Bronzi di Riace sono patrimonio dell'umanità
e dunque di tutti noi.
Attendo un Vs. gentile cenno di riscontro.
Roma 06 agosto 2008
Luca Pagni
via Francesco Tovaglieri 382 sc. E
00155 Roma
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lucapagni il 16/08/08 alle 18:14 via WEB
Cari amici e colleghi,
ad oggi 16 agosto 2008
sono passati 36 anni dal 16 agosto 1972
quando i Bronzi di Riace furono ufficialmente scoperti.
Visitate le pagine web aggiornate:
http://www.photographers.it/articoli/bronzidiriace.htm
e
http://bronzidiriace.style.it/
Noterete che su Vanity Fair n. 32
del 16 agosto 2007
a pagina 40 l’articolo su I bronzi di Riace, era pubblicato sopra la rubrica
dell’attuale Min. Sandro Bondi
che fin da allora sapeva delle ricerche
in corso…
Saluti e salute a tutti !
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lucapagni il 16/08/08 alle 16:07 via WEB
Facce di bronzo
personaggi e figuranti a Riace.
Il Prof. Giuseppe Braghò ha completato
il suo II libro inchiesta sui Bronzi.
Un credibile atto d’accusa fondato soprattutto su una considerevole quantità d’inediti e sconcertanti documenti indagati presso l’Archivio Storico del Museo Nazionale Archeologico di Reggio Calabria, che fanno risaltare senza veli l’inattendibilità di Stefano Mariottini, scopritore “ufficiale” delle statue, del Soprintendente Giuseppe Foti e di personaggi vicini ai due primi attori. Altre insospettabili figure, appartenenti alla Cultura di Stato, avrebbero per varie ragioni partecipato alla “messa in scena”. Il subacqueo romano incassò - prove alla mano - il premio di rinvenimento grazie a un espediente. Giuseppe Braghò riferisce i particolari resi dalla supertestimone (la quale ha già deposto presso il Magistrato inquirente di Locri) presente al momento del furto di scudo e lancia appartenuti ai Bronzi.Ancora, racconta dei rapporti intercorsi con il Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e con affermati giornalisti “inviati” per intervistarlo, senza tuttavia pubblicarne in seguito le dichiarazioni rilasciate: si suppone che in realtà ci fossero i Servizi dietro alcuni cronisti, “delegati” a carpire i segreti del ricercatore, il quale a ogni buon conto non ha “esposto” le riservatezze originate da due anni di personali investigazioni. L’ipotesi che qualcosa d’importante relativa ai Bronzi di Riace possa essere custodita presso un’impenetrabile residenza americana prenderebbe rilievo. Intrighi che avrebbero visto coinvolti, oltre Paul Getty e Jiri Frel, curatore del Museo di Malibu, i vertici dell’ENI di quegli anni. Il Presidente Sandro Pertini, secondo il giornalista della RAI Franco Bruno era a conoscenza della sconcertante vicenda: cosa spinse il Quirinale al silenzio? L’autore traccia il secondario ruolo della ‘ndrangheta, presunta responsabile della vendita di alcuni reperti trafugati.
Braghò riporta, fin nei minimi dettagli, le singolari relazioni intercorse con il Consigliere culturale del Ministro e l’imbarazzo dello stesso per l’enigmatica situazione di esponenti istituzionali coinvolti – a titoli diversi – nella vicenda. Comunica, ancora, il buon esito dei preliminari d’indagine svolti dal professor Claudio Mocchegiani Carpano - direttore dello STAS - sulle famose “anomalie metalliche” presenti nelle adiacenze del ritrovamento delle due celebri statue, prospezioni caldeggiate dall’autore della dirompente inchiesta presso l’ex Ministro e preludio di prossimo scavo mirato. Lo studioso critica il “consiglio” del Consigliere di Rutelli: riferire alla Stampa la conferma dell’esistenza delle anomalie avrebbe causato il blocco delle ricerche. Perché il veto? Chi o cosa bisognava proteggere? Perché il Mibac ha eretto un muro di silenzio? Il mare di Riace restituirà altre statue scampate ai furti? Chi ha il terzo Bronzo, scomparso, per come si deduce dai documenti restituiti dall’Archivio del Museo di Reggio Calabria? Perché Stefano Mariottini si rifiuta di fornire spiegazioni? “Parlerò solo con i giudici e i Carabinieri”, afferma. Quali segreti mantiene ancora gelosamente Giuseppe Braghò? E’ lo stesso a comunicare che, per prudenza, custodisce intriganti informazioni riservate. Come si regolerà con l’intricata vicenda il neo Ministro Sandro Bondi, al quale lo studioso vibonese ha chiesto un incontro “senza veli e proibizioni”? Un autentico giallo, con reali possibilità di clamoroso epilogo.
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lucapagni il 16/08/08 alle 16:06 via WEB
Cari amici e colleghi,
vi invito a visitare le pagine web
http://bronzidiriace.style.it/
http://www.photographers.it/articoli/bronzidiriace.htm
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personaggi e figuranti a Riace.
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