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Riccardo Colletta

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Mountain bike a Trieste

Post n°48 pubblicato il 03 Ottobre 2006 da lamini
 

Trieste in bicicletta...


La citta di Trieste, per sua conformazione, non si può dire che sia l'ambiente ideale per muoversi in bicicletta. Le zone "pianeggianti" sono molto limitate: Borgo Teresiano, (centro) le Rive, il lungomare di Barcola fino a Miramare.
La città non dispone di vere e proprie piste ciclabili o aree destinate sulla carreggiata, limitate da una segnaletica orizzontale, in modo che si possa, in seppur parziale sicurezza, poter circolare. Il centro città, con le sue strade strette, piccole, piene di automobili parcheggiate per bene che vada in terza fila, sono disseminate di vere e proprie voraggini, cantieri stradali che si sa quando cominciano ma non si sa quando finiscono (tracce di strada attorno alle buche) pericolose per i ciclisti.
Un fattore che scoraggia molto, sono le condizioni atmosferiche specialmente d'inverno. La "bora" il forte vento che proviene dall'Istria (Slovenia) soffia in maniera piuttosto violenta. Le raffiche, in pieno inverno, possono superare anche i 120/130 km/h. Troverai difficilmente zone più riparate delle altre, anzi, certe strade sono off-limits per chi viaggia su due ruote, conosciute bene dai Triestini. Da evitare sono le Rive, di fronte a piazza dellUnità, via Molino a Vento, largo del Pestalozzi, la zona attorno all' Università. Sconsigliabile per i motociclisti, figurarsi per i ciclisti. Senza rendersene conto ti trovi gettato a terra; incidenti che possono capitare anche ai motociclisti e scooteristi con parabrezza. (pericoloso perché fa "vela") 

Se poi si aggiunge la pioggia ed il freddo anche pungente (si arriva anche sottozero) muoversi in bici diventa estremamente pericoloso.
Per raggiungere poi i vari rioni della città, non eccessivamente distanti tra loro, bisogna tener conto delle salite. Si parla da percentuali minime di pendenza, (4-5%) fino ad arrivare a superare anche il 20-25% di inclinazione; strade che poi verranno percorse in discesa, ci vogliono buoni freni. (certe discese sono talmente ripide che raggiungi facilmente ed in brevissimo tempo anche i 40-50 Km/h)
NON E' una città grande, non é una metropoli insomma, ma le strade per muoversi sono tortuose e piene di pendenze.

Un altro fattore di cui bisogna tener conto é il comportamento della gente: arrogante, presuntuosa, maleducata, ignorante, cafona, ordinaria, violenta, priva di ogni senso civico, civile e rispettoso verso chi viaggia su due ruote anche a motore. Non che tutti siano dei santi: i ragazzini e non solo guidano in maniera sconsiderata, senza curarsi minimamente, neanche ci pensa a dire il vero, che per strada ci sono anche gli altri. Non si può certo parlar meglio degli automobilisti: aprono le portiere senza guardare il costosissimo specchietto esterno, (venduto con l'automobile) frenano brucamente anche senza motivo, girano senza mettere la freccia. (non sanno che gli Indiani le adoperavano prima che venisse inventata l'automobile) Sputano e gettano i mozziconi di sigaretta ancora accesi dai finestrini, lavano il parabrezza con la macchina in movimento, (..e guardare lo specchietto per evitare di inondare di schiuma chi stà dietro) stereo a pieno volume, (manco sentono i mezzi di emergenza) telefonano, fumano, fanno "cucci cucci" alla morosa seduta accanto, la classica "manina sinistra che penzola" dal finestrino, le signore adoperano lo specchietto interno ed esterno per rifarsi il trucco (uso improprio degli optional), si guardano in giro con sguardo inebetito, non sanno bene dove devono andare.

Cosa ben più grave "IMPRECANO": tutti imprecano conro tutti, pedoni, mamme con la carrozzina che attraversano la strada, tassisti, conducenti di autobus, mezzi d'opera,  motociclisti, semafori, macchine con targa straniera, autotrasportatori che "buttano" i furgoncini in mezzo alla strada con la scusa che loro "lavorano" (come dargli torto se le zone delimitate da segnaletica orizzontale e verticale destinate a scarico/carico sono occupate da automobili in sosta) e che a sua volta IMPRECANO contro gli altri, che IMPRECANO contro gli altri, che IMPRECANO, IMPRECANO....(hanno un bel da fare, e soffrono per questo di malattie gastro-intestinali)

Gente che non dorme per i rumori che si sentono la notte, gente che si alza la mattina per andare a lavorare e che ha il tempo cronometrato per raggiungere il posto di lavoro. La mattina presto viaggiano in citta superando i cent' allora (limite 50) perché dormono fino all'ultimo e devono arrivare presto presto...perché non troveranno parcheggio... (ma non esistono le sveglie che fanno in modo che tu possa avere almeno quei dieci minuti-quarto d'ora di "lasso di tempo" evitando così di schiantarsi e risparmiare la vita anche agli altri?...mah! Insomma un continuo stress.

Altro fattore che spinge i Triestini  ad adoperare la macchina a vuoto, senza alcun valido motivo, é il discorso della benzina a tasso agevolato. Ogni due mesi, carichiamo una tessera magnetica (150 litri) con la quale facciamo benzina a prezzo agevolato essendo zona a ridosso del confine con la Slovenia. La paghiamo più o meno la metà del prezzo "alla pompa". Questo perché la Slovenia é a pochi minuti dal centro città. Li la benzina costa molto meno, "alla pompa" che in Italia. Si riesce a risparmiare quasi il 50%.

Questo migrare a rifornirsi di carburante oltreconfine oramai da anni, ha fatto si che si venisse a creare disoccupazione e mancato guadagno da parte dei gestori delle aree di servizio. (chi non farebbe il pieno a metà prezzo?). Allora la Camera del Commercio ed altri Enti, compreso lo Stato (dal quale riceviamo, tramite la Regione, un "fondo" che copre il fabbisogno) hanno ben pensato di escogitare questo sistema affinché la gente non andasse oltreconfine per rifornirsi di carburante, lasciando i distributori a Trieste senza lavoro.
BELLA TROVATA! d'altro canto come puoi dare torto agli automobilisti (anche io lo sono) a non adoperare l'automobile in maniera impropria, visto i prezzi delle assicurazioni alle stelle? "Pago e cago dicono a Trieste"

Per ovviare a tutto questo casino, FORTUNATAMENTE, abbiamo il Carso.
Ambiente vasto: boschi, natura, grotte,monti da scalare, bei colori della vegetazione specialmente nel periodo autunnale. Per non parlare della totale quiete: caprioli, cinghiali, uccellini di tutti i tipi. Nulla si sente, anche la bici non fa rumore perché il terreno attutisce e assorbe il rumore.

 Ritempra lo spirito ed il fisico, lontano dal traffico e dalla gente pericolosa sopradescritta, ma soprattutto dal caos e dai  pericoli.
Dista pochi minuti dalla città. Lo si può raggiungere in macchina, in autobus, in bicicletta come faccio io o con l'unica funicolare d'Europa....il Tram. Si possono portare le bici e, arrivati ad Opicina, ci si avventura nei numerosissimi sentieri che offre. Freddino nel periodo invernale: la differenza di temperatura rispetto alla città può variare sino a 5-6 gradi di differenza. Se in città ci sono 3 gradi, ad esempio,la temperatura in Carso può arrivare anche sottozero. Una causa che abbassa  la temperatura di parecchio é la bora. Bisogna poi tener conto che c'é un dislivello di circa 500 metri s.l.m.  anche per questo ci sono differenze considerevoli di temperatura.
L'amministrazione Comunale incentiva poco o niente l'uso di mezzi alternativi alle auto: qualche sporadica manifestazione (Bicincittà) o la Due Castelli nel periodo estivo ma niente più. Da dire che vedi molta gente che fà Kilometri con le bici sul tetto della macchina, arrivano a Basovizza o Opicina, si cambiano d'abbigliamento (non capisco) e dopo mezz'ora di "passeggiata" ritornano mestamente a casa, stanchi, e si vantano pure di esser stati in Carso in bici.
Molti approfittano per portare i bambini a sfogarsi presso Il Sincrotrone di Basovizza, forse l'unico posto dove trovano parcheggio. (la macchina però deve essere sempre a "portata di telecomando"...non la mollano mai!)
Credo d'aver spiegato chiaramente una situazione che non é delle migliori. Non mi resta che salutare e ricordare che
  sul mio sito  ho percorso personalmente dei sentieri, più o meno impegnativi spiegati con delle fotografie che possono dare un'idea ben precisa di quello che ci si deve aspettare se qualcuno vorrà avventurarsi in Carso. Rimano comunque a disposizione di chi vorrà ulteriori chiarimenti.

Ciao a tutti  Riccardo

 
 
 
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