Solo Tu.

Arido

Devo rientrare in quella che chiamiamo normalità, che di normalità 

non ha nemmeno il nome.

Mi riferisco alla nostra normalità perchè sto vivendo un lungo lungo

inverno interiore, mentre tutto intorno è sole e mare.

Che dire è così che mi sento, sto facendo persino fatica a farmi trasportare dal vento.

Bella scoperta dirai tu, ma non mi riferisco al volo corporeo, 

mi riferisco al volo sentimentale.

Quello che ti fa cavalcare le nuvole, e galoppare sulle onde.

Quello che ti fa avvicinare al sole per farti dissetare sulla luna.

Bè tesoro mio adesso questo è molto molto sottile, sottotraccia nel mio cuore.

é un grande fiume che a forza di scorrere nelle lande desolate

viene assorbito dalla terra e si è trasformato in un piccolo ruscello.

Adesso voglio proprio vedere come farai a far tornare il Rio delle Amazzoni

quando quello che ti troverai tra le mani è poco più di un bicchiere d'acqua.

Dici che basta poco a farmi diventare un rivolo d'acqua? No! Mi spiace

sono anni che tento in ogni modo di mantenere la mia portata

ma se la fonte non alimenta più, c'è poco da fare.

Adesso sta a te tornare a far sgorgare fresca e limpida acqua di sorgente

da una fonte che stai lasciando prosciugare.

Guttatim pelagi defluit omnis aqua.

Buon rientro tesoro.

Sole.

L'amore è ...

L'Amore è vita, è passione

è sofferenza in solitudine,

è il sentimento per eccelenza

nel dare senza ricevere.

L'Amore è nutrire

l'anima altrui con dolcezza,

dissetarlo con una carezza

vestirlo di baci

a volte lavarlo con le nostre lacrime.

A volte il cuore piange

e se lo fa è solo perchè

c'è tanto amore dentro di se,

non riesce a fingere,

solo liberando queste gocce di rugiada

riuscirà a dissetare altri cuori aridi,

sperando forse un giorno

in un nuovo germoglio.

Ti Amo Stellina.

Sole.

Buon compleanno amore.

La sconosciuta commedia

Nel mezzo del cammin di nostra vita

io ti incontrai per una selva oscura,

ché la diritta via era smarrita.

Ahi quanto a dir qual era è cosa dura

questa vita selvaggia e tu aspra e forte

che nel pensier rinova la paura!

Tant' è amara che poco è più vita;

ma per trattar del ben ch'i' vi trovai,

dirò de l'altre cose ch'i' nel tuo cor v'ho scorte.

Io non so ben ridir com' i' v'intrai,

tant' era pien di donne a quel punto

che la verace via abbandonai.

Ma poi ch'i' fui a quell ufficio giunto,

là dove terminava quella valle

che m'avea di paura il cor compunto,

guardai in alto e vidi le tue spalle

vestite già de' raggi del pianeta

che mena dritto altrui per ogne calle.

Allor fu la paura un poco queta,

che nel lago del cor m'era durata

la notte che ti pensai con tanto ardor.

E da quel momento, finì il mio inferno

e cominciò il Paradiso.

La vetta.

Ho iniziato una scalata, la conquista della vetta più alta del mondo.

Intravedo da lì sotto, la maestosità e il rispetto che incute intraprendere

una iniziativa come questa.

La lotta contro gli elementi, la difficoltà nel superare aspri pendii e aguzze pietre

taglienti. Tutto in quel momento si è scatenato contro di me,

il monolite si difende, ha sofferto e non vuole farsi male ancora e ancora.

Ma io non posso fermarmi, non posso mollare, perchè quella cima è mia.

Lo so, l'ho sempre saputo, l'ho sempre cercata, e adesso finalmente è quì.

Posso vederla, toccarla, sentire il freddo gelo delle rocce sotto le mie mani nude.

Il profumo dei radi fiori che inerpicandosi hanno trovato un minimo di spazio tra

tante asperità. Devo farcela, devo concquistarla, non è un semplice sport

è il coronamento di un sogno sempre cercato al quale mancava soltanto

le coordinate.

Finchè un bel giorno, da una nebbia fitta, in mezzo alle nuvole sfiorando il cielo con

il tuo apice, sei apparsa tu, e in quel momento ho trovato le coordinate del tuo cuore.

Da quel preciso istante è iniziata la mia scalata al tuo amore è stai sicura

che scalerò sempre, perchè adesso che ti ho trovata, non voglio perderti.

Con amore infinito.

Sole.