Rino Gaetanoun angolo di cielo per scrivere di Rino.. |
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Interessante video di Rino con
i commenti di Venditti e Cocciante
La canzone in sottofondo è:
Escluso il cane dal cd Aida
RINO STORY
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Post n°6 pubblicato il 11 Aprile 2008 da gaetano_rino
Ok ok..chiariamo..questo non è il blog di Claudio Santamaria , però non potevo non segnalarvi questa perla.. il nostro “rino del piccolo schermo” nella trasmissione parla con me si lancia in una rivisitazone della celeberrima nuntereggae più.. ma ora faciamo un piccolo passo indietro e parliamo di Rino..
La canzone fa parte dell’omonimo disco del ’78, nuntereggae più. Il titolo è una fusione tra il dialetto romanesco e la musica giamaicana che emergeva in quegli anni. E proprio a ritmo di reggae (un reggae che per la velocità si avvicina molto allo ska) Rino vuota il sacco fa i nomi*, i nomi di tutti quelli che non gli vanno giù; dai politici agli industriali, dagli uomini di spettacolo agli sportivi fino anche a toccare i miti (la castità, la verginità, il maschio forte) di una società che privilegia pochi eminenti personaggi (auto blu, sangue blu, evasori legalizzati). E’ un pezzo graffiante che spara a zero sulla politica e sulla società italiana di 30 anni fa...cosa è cambiato? Come ci dimostra questo video ben poco; qualche nome, ma alcuni ,a farci caso, sono sempre gli stessi.
note: * Rino subirà anche il veto della censura,nella prima versione della canzone infatti comparivano i nomi di parecchi bancari invischiati in famosi scandali finanziari; Sindona per il crac del Banco Ambrosiano, Rovelli per la Banca Racidi (che riciclava denaro per clienti come Riina e Provenzano), o l’allora presidente DC del senato Fanfani fino al presidente di confindustria Carli. Lascio qui anche uno stralcio del video originale di Rino e un'esibizione di Zulù (ex 99 posse) in cui riprende nuntereggae più in una interessante versione pacifista e antiamericana.
Un abbraccio a tutti.. |
4.00 a.m. di una notte qualsiasi in una qualsiasi città.. parlare della vita, della società che forse questa vita te la nega poco a poco.. e parole di sconforto, resistenza, coraggio.. E al mattino al mio risveglio cerco in cielo gli aironi Quale canzone migliore per esprimere il disagio di chi tutti i giorni o quasi ha il coraggio di guardare in faccia la realtà e rendersi conto che forse ci si sta troppo stretti in questa "vita".. Rino scrive questa canzone nel '78 per lui è un anno molto particolare, ottiene il successo a sanremo, ma gli costa caro; viene frainteso dal grande pubblico che, come d'obbligo con tutte le personalità geniali o troppo avanti, lo ritiene un giullare o peggio un cantante del non-sense. Forse non è una questione di tempi.. "oggi si sta peggio di ieri", "il futuro è troppo incerto".. Inizio ad avere dei dubbi sulla validità di queste argomentazioni, credo che le difficoltà di piccoli o grandi malesseri esistenziali come quello di cui parla questa canzone siano, in ogni tempo e in ogni luogo, sopratutto causa della sensibilità delle persone che riescono a vedere "oltre"..
una dedica speciale ai miei carissimi Meri, Francesca, Fabio e Fabrizio |
Sanremo ieri e.. l'altroieri! Io penso che Luigi Tenco dieci anni fa sia morto di noia perchè da ventotto anni Sanremo è sempre uguale, perchè non c'è la buona intenzione di cambiarlo davvero. Con queste parole Rino commenta il festival di San Remo del 1987. Ma tornando a noi, ciò che volevo proporre con questo intervento è un breve salto indietro nel tempo, anzi due piccoli passi indietro che descrivano il rapportoo di Rino con il fin troppo celebre festival. Il primo riguarda ovviamente la partecipazione del nostro che si presenta al festival con Gianna. In un' esibizione travolgente e inconsueta riesce a scuotere dal torpore gli spettatori del '78. Con la sua sua candida e sfacciata ironia riesce a travolgere il pubblico e contemporaneamente a canzonare il festival a partire dall'abbigliamento; frac, papillon, maglietta a righe escarpe da ginnastica, senza dimenticare la storica tuba. Rino dà spettacolo, tiene il palco rompendo gli schemi; suona l'ukulele, balla, gioca con il pubblico, l'orchestra sembra seguirlo divertita e anche il direttore sta al gioco quando lui gli appunta una medaglia sulla giacca, insomma si prende in giro e prende in giro tutti... IL secondo flashback è molto più vicino a noi e riguarda l' edizione di sanremo 2007, dove vediamo un'emozionato ed emozionante Paolo Rossi che canta una canzone inedita scritta da Rino e mai incisa: In italia si sta male (si sta bene anzichè no). L'istrione Rossi è capace di dare la luce a questa creatura, in maniera imprevedibile*, con la sua teatralità riesce a suggerire sfumature nuove ad un testo che sicuramente non meritava di rimanere sepolto dalla storia. Grazie Paolo! Curiosità: |
Torno a scribbacchiare su questo blog.. Purtroppo tra esami e impegni vari non ho trovato la giusta dimensione per elaborare le tante idee che mi attraversano la mente.. Ora però c'è così tanta carne al fuoco che non posso farne a meno di scrivere.. |
Metà africa metà europa è un brano tratto dall'ultimo disco di rino; Io ci sto 1980. Per dare un’idea del periodo in cui Rino scrive queste canzoni basta prendere visione solo dei pochi eventi riportati nelle pagine di wikipedia sotto la voce 1980.. Terrorismo, Scandali calcistici e politici, stragi di Ustica e Bologna, guerra in medioriente.. tutti temi stranamente familiari.. Una canzone scritta in un periodo così non può che risultare tuttora attuale proprio come sottolinea questo video amatoriale pescato in rete.. Metà africa metà europa Africa il sole le dune è Africa Scrivo qui il testo, perché secondo me soffermarcisi un attimino aiuta a svelarne le tante e tante letture, più o meno personali, più o meno attuali.. Riporto la mia.. ma spero tanto che anche voi vogliate dire la vostra.. In primis credo che Rino giochi con i continenti Africa/Europa proprio per rimandare a quello che suscitano questi nomi nell’immaginario collettivo.. Europa come occidente, progresso e civiltà.. Africa come terzo mondo, arretratezza e barbarie.. il primo verso che ho evidenziato non credo che necessiti di commenti “i riti tribali di stregoni cardinali di ministri triviali è Africa” questi riti li conosciamo fin troppo bene.. sono gli inafferrabili e quasi oscuri giochi di potere tra ministri triviali(ovvero indecenti, immorali, sporchi) che dobbiamo sorbire tutti i giorni.. i triviali ministri ben si sposano, nei loro giochi, con gli “stregoni cardinali” che altro non sono che quelle figure che ancora cercano di irretire le persone (come i vari Bagnasco e Ruini).. "una mamma che prega un fermo di polizia uno sparo un ferito è Africa". Questo verso insieme all'ultimo "ma nella storia c'è ancora una svastica1 ... qualcuno è stato ucciso.." credo si possa collegare benissimo a temi di recente dibattito.. 1-svastica: quale simbolo migliore di una svastica per simboleggiare un potere eccessvamente violento, un abuso di potere? Ammetto oramai di star raggiungendo livelli da delirio.. per cui lascio la parola a voi e alle vostre opinioni.. Un abbraccio a tutti |
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