Come un uraganoun viaggio nell'isola che non c'è |
L'ULTIMO SOGNO
Questo blog si chiude qui, con il mio ultimo post: il racconto di Luna e del suo ultimo sogno.
Se taci, taci per amore. Se parli, parla per amore. Se correggi, correggi per amore. Se perdoni, perdona per amore.
Metti in fondo al cuore La radice dell’amore. Da questa radice Non può che maturare il bene.
(S. Agostino)
PRELUDIO
Preludio
Come musica inaspettata,
preludio di un sogno tanto atteso,
all'improvviso, dentro di me,
hai esploso l'anima tua.
Non ti cercavo, non ci credevo,
non m'aspettavo esistessi davvero.
Dolce follia, insana pazzia,
desiderio di essere parte di te.
Inatteso, improvviso, inspiegabile, folle,
dolce preludio di un dono d'amore.
- P. R. -
08.03.2012
DREAM ON - CAFÉ DEL MAR
SISSEL - PRINCE IGOR E ADAGIO
COME UN URAGANO
Come un uragano
All'improvviso,
come uragano,
cavallo in corsa
su deserta riva;
spirito affine,
sofferta anima,
come uragano
all'improvviso.
Senza avvisare,
senza bussare,
hai aperto un varco
ai miei occhi ignoto.
Come tempesta
che gonfia il mare,
gonfia il mio petto
la voce tua suadente.
Pena ed angoscia
di un altro sogno,
di un'esigenza
che potrà distruggere.
Come uragano
all'improvviso
hai aperto un varco
nell'anima mia;
vento che scalda,
che discioglie il gelo,
attraversa il cuore,
spazza via il dolore.
- P. R. -
04.03.2012
TRA MILLE
Tra mille
Tra mille altre
s'incontrarono
le solitudini
dei nostri cuori,
di mille strade
le nostre due
s'incrociarono
senza un perché.
Momenti, palpiti,
dolci sussurri,
tenera attesa,
pura emozione.
Tra mille altre
si riconobbero
le nostre anime,
deluse e stanche,
si preser per mano
i nostri spiriti,
senza conoscersi,
senza sapere.
Mille paure,
sussulti al cuore,
pensieri vagano,
giungono a te.
Tra mille anime,
senza un perché,
strinsi la tua
che mi stringeva a sé.
- P. R. -
06.03.2012
FUSIONE
Fusione
S'annientano i pensieri
in questi giorni senza te,
nelle ore ad aspettare,
nell'attesa di sentire.
Empia l'anima mia
attende e brama
la voce tua,
un respiro
che s'interrompe,
una lacrima silenziosa.
Paure, dubbi, timori,
ferite da rimarginare,
come balsamo per il cuore
il tuo essere
accanto a me.
Prego che tu sia vero,
ringrazio il cielo
per questo dono
mentre, immobile,
ad occhi chiusi
la tua anima
si fonde in me.
- P. R. -
07.03.2012
INFINITAMENTE
Infinitamente
Adesso chiudi gli occhi ...
le mie labbra sulle tue ...
impercettibilmente ...
una farfalla
che ti sta sfiorando ...
respira ...
lentamente ...
profondamente ...
riempiti di me ...
infinitamente ...
- P. R. -
08.03.2012
Amore non amato
non cessa d'amare,
ma si strugge
del suo stesso esistere.
- P. R. -
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Post n°152 pubblicato il 11 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
Il tempo dell’uva
Alfine arrivò il tempo dell’uva, quando anche le pesche furon mature e ci nutrimmo di nettare d’ambrosia. E furono sguardi, languide carezze, leggeri tocchi di delicate dita. E fu la carne che bramava carne, la fame atavica di vibranti corpi. E fu l’amplesso di menti e corpi quando cogliemmo succulenti acini per dissetare l’altrui arsura. E fu, alfine, il tempo dell’uva.
- P. R. - |
Post n°151 pubblicato il 11 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
NULL'ALTRO Stringiti a me, - P. R. - |
Post n°150 pubblicato il 09 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°149 pubblicato il 07 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
Voglio che tu sappia una cosa. Tu sai com’è questa cosa: se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino al fuoco l’impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te, come se ciò che esiste aromi, luce, metalli, fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m’attendono.
Orbene, se a poco a poco cessi di amarmi cesserò d’amarti poco a poco. Se d’improvviso mi dimentichi, non cercarmi, ché già ti avrò dimenticata.
Se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere Che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi sulla riva del cuore in cui ho le radici, pensa che in quel giorno, in quell’ora, leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.
Ma se ogni giorno, ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile. Se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi, ahi, amor mio, ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne né si dimentica, il mio amore si nutre del tuo amore, amata, e finché tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscire dalle mie.
(Pablo Neruda)
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Post n°148 pubblicato il 07 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°147 pubblicato il 07 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°146 pubblicato il 06 Luglio 2012 da risacca_di_emozioni
Si erano incontrati per caso, in un giorno qualsiasi, per uno scherzo del destino. Lui era tanto che non passava di lì e lei era appena arrivata in quel luogo. Si guardarono negli occhi e vi scoprirono la stessa storia, le medesime sofferenze. Avevano percorso strade diverse che li avevano portati ad incontrarsi, quel giorno qualsiasi, per caso. Ramoc non parlava molto, ma sapeva ascoltare. Diceva poche cose, ma quelle poche cose toccavano l’anima di chi voleva ascoltare. La donna gli parlò di sé, della sua vita, dei suoi amori, della sua sofferenza. Lasciò che lui le guardasse dentro, le posasse la sua mano sul cuore. Ramoc l’ascoltò, in silenzio, delicatamente. Poi le raccontò di sé, del suo dolore, dei suoi rimpianti, della sua vita non vissuta e del suo amore perduto. Lei ascoltò le sue parole senza respirare, ascoltò le parole dell’uomo che si unirono al battito del suo cuore. L’uomo le disse che presto sarebbe partito, che non si sarebbero più incontrati, che lui apparteneva al suo amore perduto. La donna non volle credergli e continuò ad ascoltare i suoi racconti, ad assaporare le sue emozioni. Quella notte la donna pianse con lui, ella pianse per lui, per il suo dolore, per la sua tristezza. Ramoc le chiese di non farlo, di non soffrire per lui, ma la donna non potette accontentarlo. Ramoc regalava emozioni a chi incrociava il suo cammino e la donna aveva raccolto il suo regalo. L’uomo e la donna furono quella notte come l’onda del mare che bacia la riva. Si rincorsero nei sogni, in uno scambio di sensazioni, in un prendere e dare, in una risacca di emozioni. Fu un incontro di anime, di spiriti puri, di attimi intensi, di doni d’amore. Poi venne il nuovo giorno e Ramoc partì; riprese il sentiero che l’aveva condotto fino a quel luogo, fino a quella donna. Ella lo guardò allontanarsi in silenzio, tornare nel mondo dal quale era arrivato, dove viveva il ricordo del suo amore perduto. La donna lo guardò sparire nel giorno, nel primo raggio di sole del mattino. Quello fu il loro unico incontro, la notte in cui la donna aprì il suo cuore a Ramoc, l’uomo che regalava emozioni. - P. R. - |
Post n°145 pubblicato il 30 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°144 pubblicato il 29 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
Laila era conosciuta da tutti come la venditrice d’amore. Non che fosse una meretrice, ma si diceva che vendesse amore per non più di una notte e mai più di una volta allo stesso uomo. Nessuno sapeva in cambio di cosa, né alcuno poteva dire di conoscerla: gli uomini liberi non ne parlavano per pudore o forse falso moralismo, quelli sposati per non dover ammettere i loro tradimenti. Tanti avevano conosciuto il suo corpo, ma nessuno aveva avuto mai la sua anima. Laila viveva da sempre in una casa ai confini del mondo, dove tutti erano i benvenuti, ma soltanto una volta. A chi chiedeva chi fosse, la gente del posto rispondeva semplicemente che era “la venditrice d‘amore”. Un giorno arrivò da un paese lontano uno straniero. Sentì parlare di Laila e decise di recarsi alla sua casa. Camminò a lungo, fino alla fine del mondo, fino alla casa di quella donna misteriosa. Lo straniero bussò. Laila gli aprì. “Accomodati.”, disse la donna prendendogli la mano e facendolo entrare. “Il mio nome è” “Non dirlo”, lo interruppe lei, “non voglio saperlo”. Lo straniero non disse una parola. Rimase in silenzio e si fece condurre da Laila nella stanza dell’amore. Lei lo guardò e si accorse che c’era qualcosa di diverso in lui. “Tu non sei di queste parti. Sei un forestiero venuto da lontano.” “Come fai a dirlo?”, chiese l’uomo. “Lo vedo nei tuoi occhi.” “Cosa vedi?” “Non ci sono domande nei tuoi occhi. Non sei venuto a chiedere. Perché sei qui allora? Non sai chi sono io?" “Mi hanno detto che sei la venditrice d’amore, ma nessuno ha saputo dirmi di più. Nessuno mi ha voluto parlare di te.” “Perché nessuno sa chi io sia veramente.”, rispose lei. “Perché sei venuto qui?” L’uomo che veniva da lontano la guardò a lungo, senza parlare. La guardò senza chiedere, senza aspettarsi di trovare risposte nei suoi occhi. “Sono venuto da te perché tu vendi l’amore ed io voglio comprare il tuo amore. Cosa vuoi in cambio?” “Il mio amore non ha un prezzo, non è un oggetto che puoi acquistare. Puoi avermi per una notte, una notte soltanto e poi mai più.” Laila iniziò a spogliarsi davanti all’uomo, gli offrì il suo corpo come si offre la frutta più matura e profumata al più importante degli ospiti, ma l’uomo non raccolse ciò che gli veniva offerto. Il corpo di lei profumava di ambra e la sua pelle era liscia come la seta e delicata come le ali di una farfalla. Lo straniero la guardò incantato, ma rimase immobile. “Perché stai rifiutando il mio amore?” “Io non cerco l‘amore di una notte.” “È tutto quello che posso offrirti.” “Se non accetto il tuo amore stanotte, non potrai mandarmi via. Non fino quando non prenderò la mia notte d’amore.” Laila non aveva mai incontrato qualcuno che non volesse quello che lei offriva. Tutti andavano alla sua casa per avere la loro notte d’amore e nulla più. La donna non riuscì a mandarlo via, non seppe cosa dirgli. Lasciò che l’uomo dormisse nel suo letto quella notte e molte notti a seguire. Da quella notte lo straniero tornò ogni sera alla casa di Laila per evitare che lei offrisse il suo amore a chi non lo meritava ed ogni notte ella lo fece dormire nel suo letto. Una notte, dopo tante notti trascorse insieme, mentre lo straniero dormiva, la donna si avvicinò e lo baciò dolcemente sulle labbra. Lo straniero sentì in quel bacio tutto l’amore che lei gli stava offrendo in dono, sentì in quel bacio che lei gli stava regalando non il suo corpo, ma la sua anima. Laila e lo straniero si amarono quella notte di un amore cha la donna non conosceva, di quell’amore di cui lei aveva sempre sognato. Laila aveva venduto a tanti il suo amore per una notte con la segreta speranza di essere ripagata con lo stesso sentimento. Ogni volta però non aveva ricevuto in cambio quello che cercava. Mai nessuno le aveva restituito nemmeno un briciolo di quell’amore che lei aveva donato loro. Poi era arrivato lui, lo straniero che veniva da lontano, l’unico che le aveva offerto il suo amore senza chiedere nulla in cambio. L’unico che aveva meritato l’amore di Laila non per una notte soltanto, l’unico che aveva avuto anche la sua anima. Lo straniero scomparve alle prime luci dell’alba, nel primo raggio di sole, lasciando a Laila il ricordo di quella notte, lasciandole in bocca il sapore di quell’amore. Da quella notte Laila smise di vendere il suo amore a chi lo chiedeva per una notte soltanto e lo conservò gelosamente per chi sarebbe riuscito a rubarle l’anima. - P. R. - |
Post n°143 pubblicato il 27 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
Il circo della vita Ride un pagliaccio al circo della vita, col suo sorriso di cerone e gli occhi di pianto. Una ballerina di tango su tacchi di cristallo percorre in equilibrio instabile il filo invisibile delle emozioni. Gridano saltimbanchi e giocolieri a scongiurar la sorte tra mangiatori di fiamme e lanciatori di coltelli. Ride il pagliaccio nella sua maschera di sempre, col cuore di Pierrot e il pianto negli occhi.
- P. R. - |
Post n°141 pubblicato il 25 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°140 pubblicato il 24 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°139 pubblicato il 24 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°138 pubblicato il 23 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
“What have I got to do to make you love me What have I got to do to make you care
What do I do to make you want me It’s sad, so sad What do I do to make you love me Traduzione. “Che cosa devo fare perché tu mi ami Che cosa devo fare perché tu mi voglia E’ triste, così triste Che cosa devo fare perchè tu mi ami |
Post n°137 pubblicato il 22 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°136 pubblicato il 22 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°135 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°134 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°133 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
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Post n°132 pubblicato il 21 Giugno 2012 da risacca_di_emozioni
Era arrivata all’improvviso, in punta di piedi, senza avvisare. Era entrata nei sogni dell’uomo in maniera del tutto inaspettata. Lui l’aveva accolta dapprima con diffidenza, poi l’aveva presa per mano e dolcemente l’aveva fatta entrare nel suo sogno più segreto. La donna dei sogni sapeva leggere le emozioni che gli uomini nascondevano nelle stanze del cuore; ella sapeva sentire quello che loro non dicevano. Lui lo capì e la lasciò entrare nel profondo di sé. Quella notte la donna dei sogni si lasciò condurre dall’uomo nel suo mondo fatto di angoli bui e di scintille di speranza. Si persero insieme in un tempo che si era fermato, in uno scambio di emozioni che non avevano premeditato. L’uomo le disse che veniva da lontano, da un luogo dove il mare era blu come la notte, dove le onde cullano i ricordi e la luna accarezza l’orizzonte nel punto in cui il cielo bacia il mare. La donna dei sogni accarezzò la sua anima, sfiorò il suo cuore, gli donò un istante d’amore. Poi scomparve, senza far rumore, così com’era arrivata, in punta di piedi, lasciando da solo l’uomo del mare. Da quella notte, ogni notte, l’uomo del mare l’attese nel suo sogno più segreto, sulla linea del’orizzonte, nel punto in cui il cielo bacia il mare. Da quella notte, ogni notte, la donna dei sogni affidò il suo bacio più dolce alle onde del mare, affinché lo portassero fino alla linea dell’orizzonte dove sapeva che lui l’avrebbe raccolto.
- P. R. - |
INFO
CONTENUTI DEL BLOG
Le immagini presenti su questo blog sono prese prevalentemente dalla rete. Chiunque vanti diritti su una qualsiasi di suddette immagini può contattarmi ed io provvederò alla rimozione della stessa. Tutti i testi con la sigla - P. R. - sono miei e per quelli che non lo sono, l'autore è citato in calce. Poiché il destinatario di questo blog è a conoscenza del suo contenuto e lo accetta, chiunque si sentisse offeso da uno qualsiasi dei contenuti del presente blog, sappia che non ne è il destinatario e che quindi non ha motivo alcuno per sentirsi offeso. Per il resto... siate i benvenuti.
SORRY SEEM TO BE THE HARDEST WORD
IT'S NOT GOODBYE - SWEET NOVEMBER
SHE'S LIKE THE WIND
She's like the wind through my tree
She rides the night next to me
She leads me through moonlight
Only to burn me with the sun
She's taken my heart
But she doesn't know what she's done
Feel her breath on my face
Her body close to me
Can't look in her eyes
She's out of my league
Just a fool to believe
I have anything she needs
She's like the wind
[SOLO]
I look in the mirror and all I see
Is a young old man with only a dream
Am I just fooling myself
That she'll stop the pain
Living without her
I'd go insane
Feel her breath on my face
Her body close to me
Can't look in her eyes
She's out of my league
Just a fool to believe
I have anything she needs
She's like the wind
Feel your breath on my face
Your body close to me
Can't look in your eyes
You're out of my league
Just a fool to believe
(Just a fool to believe)
She's like the wind
(Just a fool to believe)
Just a fool to believe
(She's like the wind)
Just a fool to believe
(Just a fool to believe)
She's like the wind
(Just a fool to believe)
Just a fool to believe
She's like the wind
(Just a fool...)
(She's like the wind)
(She's like the wind)
(Just a fool...)
(She's like the wind)
(Just a fool...)
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LA VIE EN ROSE
"La vie en rose"
Des yeux qui font baisser les miens
Un rire qui se perd sur sa bouche
Voilà le portrait sans retouche
De l’homme auquel j’appartiens
Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d’amour
Des mots de tous les jours
Et ça me fait quelque chose
Il est entré dans mon cœur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause
C’est lui pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l’a dit, l’a juré pour la vie
Et dès que je l’aperçois
Alors je sens en moi
Mon cœur qui bat
Des nuits d’amour à plus finir
Un grand bonheur qui prend sa place
Les ennuis, les chagrins s’effacent
Heureux, heureux à en mourir
Quand il me prend dans ses bras
Il me parle tout bas
Je vois la vie en rose
Il me dit des mots d’amour
Des mots de tous les jours
Et ça me fait quelque chose
Il est entré dans mon coeur
Une part de bonheur
Dont je connais la cause
C’est toi pour moi, moi pour lui dans la vie
Il me l’a dit, l’a juré pour la vie
Et dès que je l’aperçois
Alors je sens en moi
Mon cœur qui bat
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INSIEME
Io non ti conosco
io non so chi sei
so che hai cancellato
con un gesto i sogni miei.
Sono nata ieri
nei pensieri tuoi
eppure adesso siamo insieme.
Non ti chiedo sai
quanto resterai,
dura un giorno la mia vita
io saprò che l'ho vissuta
anche solo un giorno
ma l'avrò fermata insieme a te,
a te che ormai sei mio
tu, l'amore, io
insieme, insieme.
Io ti amo e ti amerò
finché lo vuoi
anche sempre se tu lo vorrai
insieme, insieme
insieme a te.
Tu, tu l'amore, io
insieme, insieme.
Io non ti conosco
io non so chi sei
so che hai cancellato
con un gesto i sogni miei.
Sono nata ieri
nei pensieri tuoi
eppure adesso siamo insieme.
Non ti chiedo sai
quanto resterai,
dura un giorno la mia vita
io saprò che l'ho vissuta
anche solo un giorno
ma l'avrò fermata insieme a te
a te che ormai sei mio
tu, l'amore, io
insieme, insieme.
Tu, l'amore, io
insieme, insieme
(Mina)
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