PETIZIONE POPOLARE CONTRO GLI STIPENDI D'ORO DELLA POLITICA ITALIANA
Sembra che le petizioni siano all' ordine del giorno ma questa credo che troverà d' accordo molte persone. Come si suol dire tentare non nuoce.
Questo è il link
Se 7 milioni e mezzo di persone vivono tutt’oggi in condizioni di
povertà i nostri blasonati parlamentari percepiscono un “modesto”
compenso di 5.420 euro mensili, cui va aggiunto il rimborso spese di
soggiorno a Roma: 4 mila euro al mese. Altri 4.190 arrivano tramite il
gruppo parlamentare di appartenenza. Siamo arrivati ad oltre 13 mila
euro. E gli ulteriori 3 mila per spese di telefonini (4 mila se sono
senatori) più le tessere per la libera circolazione autostradale,
ferroviaria, marittima ed aerea per i trasferimenti sul territorio
nazionale.
Pensioni d’oro attendono i “nostri” in tarda età con assegni vitalizi
dll’8,6% dello stipendio (1.069,35 euro). Il deputato riceve il
vitalizio a partire dal 65° anno di età. Il limite di età diminuisce
fino al 60° anno di età in relazione agli anni di mandato parlamentare
svolti. Lo stesso Regolamento prevede la sospensione del pagamento del
vitalizio qualora il deputato sia rieletto al Parlamento nazionale
ovvero sia eletto al Parlamento europeo o ad un Consiglio regionale.
L’importo dell’assegno varia da un minimo del 25% a un massimo dell’80%
dell’indennità parlamentare, a seconda degli anni di mandato
parlamentare.
Insomma sembra che il popolo italiano ami proprio coccolare i suoi
politici con salari record rispetto al resto d’Europa. Solo la Gran
Bretagna ci segue infatti da vicino con stipendi compresi tra i 7.600 e
i 10.000 per i Commons mentre in Spagna i deputati si accontentano di
“miseri” 3.750 Euro.
A fronte di evidenti sprechi economici il cittadino Diego Pascale si
immola per la causa proponendo dunque una petizione non con scopo
referendario, che costerebbe allo Stato altri Euro 2,500,000.- solo per
“Rimborsare” il Comitato Promotore, oltre alle spese enormi per lo
svolgimento del Referendum stesso, ma con l’intento di raccogliere il
maggior numero possibile di adesioni, almeno 1.000.000 con le quali
nessuno potrà rimanere indifferente, per Via Internet e/o posta
ordinaria, per costringere, in maniera democratica, i politici Italiani
a ridurre questi costi enormi che, da soli, se dimezzati, in pochi
anni, risolverebbero, senza alcuna ombra di dubbio, problemi come:
Sicurezza – Sicurezza sul Lavoro – Pensioni - Ricerca – Sostegno alle
Imprese.
Fonte soldiblog