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Roma, 11 mag - Arriveranno da Trento, piu' di cento ''casette di legno'' da allestire nei Comuni di San Demetrio e Villa Sant'Angelo in provincia dell'Aquila. Installazioni ''certificate'' che da luglio accoglieranno piu' di 500 persone che hanno perso la propria casa a causa del terremoto del 6 aprile scorso. Questo il contenuto del Protocollo d'Intesa firmato l'8 maggio scorso presso la Scuola della Guardia di finanza di Coppito, dalle Provincie di Trento e L'Aquila insieme ai Comuni interessati.
Per accelerare la fase di ricostruzione ''leggera'' e ripartire da quei territori che sono stati fortemente danneggiati dal terremoto. Ma anche perche' ''le frenetiche attivita' di aiuto dei primi giorni devono evolvere verso interventi piu' integrali, specie quando i riflettori iniziano a spegnersi'', come ha spiegato il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, durante la conferenza stampa che ha seguito la firma del Protocollo d'Intesa.
L'amministrazione comunale di San Demetrio ha gia' individuato le aree in cui collocare i prefabbricati, mentre Villa Sant'Angelo sta ancora effettuando le necessarie verifiche sul territorio.
Le ''casette di legno'', di 40, 70 e 100 mq, ospiteranno 2, 4 o 6 persone e, su richiesta del Sindaco, potranno essere intonacate per una maggiore integrazione con l'architettura del paesaggio.
Una volta finita la fase della ricostruzione, quando le persone ritorneranno nelle case, le strutture saranno adibite ad area ricettiva per le grotte di Stiffe e a campus per la socializzazione dei giovani.
Accanto ai prefabbricati in legno, si sta organizzando una serie di opere di urbanizzazione che sara' regolata, come ha ricordato il Capo Dipartimento della Protezione Civile in audizione alla Commissione Ambiente del Senato, da una particolare Ordinanza che verra' presentata entro la fine di giugno. Intanto, nella parrocchia di San Giovanni da Capestrano di Cansatessa, una delegazione guidata dal Presidente della Provincia di Trento ha inaugurato la prima chiesa realizzata in legno, dopo il terremoto che ha distrutto o reso inagibili anche molti edifici sacri.
(fonte ASCA)
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