aghi nella mente

Post N° 220


Eccoci giunti alla fine di Novembre. Natale è alle porte ormai. Lo stiamo attendendo da tanto. Io sono a lavoro tutto il giorno e sto uscendo poco e niente ma stasera tornando a casa ho visto che in piazza hanno messo le luci e qualche addobbo. I negozi tutti pieni di alberi di Natale e presepi e di gente che già compra i regali. Devo dire che mi è sempre piaciuto farli e vedere la faccia di chi li riceve e cercare di capire se è piaciuto o meno. Dopo certi eventi ho un pò perso la fantasia ma poco a poco sta tornando e mi sto facendo delle idee che al momento fino a metà dicembre, fino a quando sarò del tutto libera, dovranno rimanere tali. Dopo via agli acquisti! Altra cosa che mi è sempre piaciuta è fare l'albero e il presepe. A casa mia mi sono limitata stasera a mettere due fiocchetti all'albero lasciando fare il resto a mia madre e mio fratello. Un pò perchè ero stanca, un pò perchè per diversi motivi non m'andava. Recupererò da mia suocera che ha un abete di due metri e dieci e lascia a me l'onore ogni anno perchè dice che ho una grande pazienza. L'anno scorso ho fatto una faticaccia ma alla fine sono rimasta contenta del risultato, poi ci siamo messe a fare i dolci natalizi li abbiam chiamati " I crustul da nora" ovvero  i Crustoli della nuora. Ogni paese della Calabria possiede ricette diverse e qui a Crotone ognuno li fa a proprio modo. Qui volevo stravolgere la tradizione perchè mi andava di metterci un pò di me, così dopo un piccolo battibecco con la suocera che voleva seguire la ricetta di sua madre abbiamo fatto a modo mio. Cinque ore e più di duro lavoro. Ho raccolto una ventina di ricette diverse e presi gli ingredienti base ho dosato i liquidi a modo mio e aggiunto un ingrediente in più: la granella di mandorle... Si sporcano troppe cose è un lavoraccio. Madonna Santa se ci ripenso. La notte avevo un dolore atroce agli avambracci a furia di impastare... Due chili di crustoli più un chilo di " tardiggi" o "a cicerata", questi termini non si traducono, mi spiace. Ma vi spiego bene. Sono delle palline fatte con uova e farina che vanno poi fritte nell'olio bollente. Una volta raffreddate in un altro pentolone si deve sciogliere il miele e buttarcele dentro e rigirare qualche minuto. Il fatto che mentre friggevano saltavano fuori che sembravano pop corn e schizzavano dappertutto... Ridevo come una scema perchè non capivamo cosa stesse succedendo... La sera ricordo che tornai a casa mia che profumavo di cannella e di chiodi di garofano e nel portone ho lasciato quella scia. Ahaha!! Non so quest'anno, mi piacerebbe farli. Vedremo... l’anno scorso ho ricevuto i complimenti di un sacco di persone dicevano che buoni in quel modo non li avevano mai assaggiati. Che dite era vero? Alla fine ho parlato tanto di Natale, di regali e di dolci. Parlando di leggende invece… Chi di voi credeva a Babbo Natale? E chi ci crede ancora? Io gli scrivevo sempre la letterina e non ricevevo mai ciò che chiedevo... Non avrei voluto nessun regalo ma molto affetto, e soprattutto non avrei voluto condividere i miei segreti e i miei giochi con Azzurra. Azzurra era il nome della mia bambola preferita. La adoravo ma era solo una bambola. Io ero io e lei ero io. Facevo dei monologhi con me stessa immaginando una sorella dall’altra parte … Ora penso invece a tutti quei bambini che neanche sanno cosa significa avere dei giocattoli. Come penso a come sarà triste il Natale in molte famiglie che hanno perso dei figli, e come molte si sono spezzate per mano di gente che non merita alcun perdono, basti pensare al delitto di Garlasco, alla strage di Erba, all'uccisione orribile a colpi di badile del piccolo Tommy Onofri e ancora al piccolo Samuele Lorenzi... Non per ultimi i nostri militari volontari che hanno perso la vita e a quelli che la rischiano ogni giorno. Di fronte al fermento pre- natalizio mi fermo e rivolgo una preghiera a Dio. Mi piacerebbe che il Natale portasse un pò di serenità a tutte queste famiglie ma non basteranno la festa di luci, i regali, gli abbracci e i sorrisi per dimenticare. Mi piacerebbero meno luci in piazza e più luce nella vita di ognuna di queste persone, un pò di quella luce che porta verità e gustizia, un pò di luce che riaccende le speranze di chi non è più capace di sognare...