aghi nella mente

Sola...


Già. E'così che mi sento spesso in questi ultimi mesi. Sola. Ho l'amore, una famiglia. Ma con tutto ciò mi sento sola. MI manca qualcosa, qualcuno. Non so da cosa derivi questa carenza. So solo che mi sento abbandonata dentro di me. E' un pensiero fisso che mi ossessiona. Forse sarà che sono sotto contina tensione e stress e l'accumulo di essi genera in me questi stati d'animo negativi. O no. Non lo so. Provo una tale confusione in testa. Il mio cuore, la mia anima stanno male. Molto male. Ma farmi capire dagli altri è diventato un compito difficile. Il giorno me ne sto a guardare un punto fisso sul soffitto e penso se sto cadendo ancora per l'ennesima volta nel tunnel della depressione. Poi penso cosa gira in testa ai giovani d'oggi. Dove abito io sembra essere diventata una moda andarsi a suicidare gettandosi dalla torre più alta del castello. Prima di Pasqua Valentina di 16 anni, nei giorni scorsi Fabio di 25. Ma quali erano i loro pensieri per arrivare a tanto? E' stata una morte premeditata o un momento di pazzia? Non lo so, e non so se è giusto giudicare visto che io ci ho provato più di una volta ma senza riuscirci ed al risveglio ero sempre turbata. Fatto sta che per quanto sola mi sento ora, per quanti problemi seri ho, insormontabili o meno, per quanti pensieri ci siano in circolo nella mia testa non mi toglierei la vita.Io voglio credere e dimostrerò a tutti, alla mia famiglia che non ha mai creduto nelle mie capacità, e soprattutto a me stessa che la vita può cambiare con un pò di impegno, forza di volontà e determinazione e quella a me non è mai mancata credo. Così dicono di me. Nonostante tutto mi definiscono ancora una persona ottimista e solare. Così è. Mi piace sorridere e ridere di gusto. Anche se ogni notte lascio spazio a qualche lacrima. Ho tanti scheletri nell'armadio due dei quali sono fardelli pesanti, orrendi. Non li ho mai mostrati a nessuno e non ho mai avuto il coraggio di parlarne a nessuno. Ci sono cose che mi tengo dentro, perchè me ne vergogno, perchè ricordarle mi fa ancora paura, mi fa male,perchè certe scene sono nitide come se le stessi vivendo proprio in questo istante.Ferite che non si sono mai chiuse completamente. Ferite di un'infanzia un pò infelice, ferite di un'adolescenza rubata, turbata, travagliata.Ferite pronte a sanguinare all'improvviso. Ma di cui nessuno conosce l'esistenza.Comunque credo che riprenderò a studiare. A casa non mi appoggiano, mia madre fa l'indifferente se gliene parlo. Forse ha paura che debba darmi lei i soldi.Non lo so.Ma io voglio tenermela in mano la mia vita in un modo o in un altro.Realizzare qualcosa. E' un modo per sfidare le avversità che mi si stanno scagliando contro in questo periodo.Ci sono tante cose che vorrei fare.Ho tante passioni. Non starei un attimo ferma... Ma poi torno con i piedi a terra e vedo che la mia vita è un oceano di dolore, che metà di essa è stata infelice. Che i mesi a venire saranno duri.Magari saranno gli ultimi.Gli ultimi di una morte che precede la vita. O i primi di un lungo calvario che porta lentamente alla pazzia... Ma comunque vale la pena viverla fino alla fine.E non me ne starò ferma a guardarla andare via sprecata!