aghi nella mente

Difficoltà...


Ieri è stata una brutta giornata.Hai un modo di fare strano, un modo di parlare e di pensare che non mi piace.Tutto ciò lo avevo notato da un po’ di tempo, ma ieri ne ho avuto la conferma quando t’ho detto che tra un mese sarà il tuo compleanno e a differenza degli altri anni va festeggiato, perché i trenta sono importanti e che già avevo in mente la nostra “serata speciale”. Volevo qualcosa di indimenticabile per te. E tu freddamente mi hai risposto che non c’è proprio nulla da festeggiare, che per te è un giorno come gli altri. Quando ti ho chiesto il perché, mi hai risposto che non ti va di festeggiare perché io sto molto male e tu ti senti impotente e non puoi far nulla per me, per aiutarmi a star meglio, che mi vedi ogni giorno diventare più piccolina e poi quando io ti ho detto che nella vita non ci si arrende, che non si smette mai di sperare in un futuro migliore, mi hai detto che tu non eri mai stato capace di farmi felice e che mi avevi portato più guai che resto, ricordandomi la scelta dolorosa fatta anni prima che secondo te se nessuno si fosse messo in mezzo io non avrei mai fatto una cosa del genere, perché avevo dei principi ben saldi. Io ti ho detto che nella vita si fanno cazzate a volte, ma ero io che ho dato l’ultima parola anche se voi m’avete corrotta in parte. Mi hai guardata a lungo negli occhi accarezzandomi il viso e dicendomi che nonostante la malattia ogni giorno che passa divento più donna e sempre più bella, che non mi meriti, e che i miei occhi sono spenti da quel  giorno maledetto. E poi hai aggiunto che eri fortunato ad avermi incontrato, che eri orgoglioso di me e di come sono sempre venuta a galla da situazioni più grandi di me senza l’aiuto di nessuno, senza l’appoggio delle famiglie, perché avevo scelto per quieto vivere il silenzio, un silenzio che mi porterò fin dentro la tomba… Mi hai chiesto come avevo fatto a superare il mio dolore. Io non l’ho superato. La perdita di un figlio è un dolore lacerante che solo chi ha vissuto di persona può comprendere. Solo che ho dovuto imparare a conviverci perché la vita va avanti. Lì ho visto uscire le lacrime dai tuoi occhi. Sei disperato per il lavoro che probabilmente presto ti verrà a mancare e qui non troviamo e non troveremo mai nulla. Ti ho detto che le cose non cambieranno sole e che insieme ci rimbocchiamo le maniche e ce ne andiamo ovunque. Purchè andiamo via da qui. Poi eri addolorato perché per quanto abbiamo tentato ad avere un figlio non arriva e allora ti ho detto di non disperare perché evidentemente ora non è il momento giusto. E Dio lo sa. Per questo non ci manda questo regalo. Non saremmo bravi genitori ora ed io voglio dargli tutto al mio piccolo, tutto ciò che non ho avuto io. Che non hai avuto tu. Ma ora abbiamo altre priorità. E dobbiamo concentrarci solo su di esse. Non è festeggiare il compleanno o l’anniversario che ci farà stare meglio. Ma ci tengo troppo a condividere momenti speciali con te. Sai a maggior ragione questi problemi mi stanno portando ad apprezzare la vita anche se non è quella che ci aspettavamo.E sorridere o almeno sforzarci di farlo perché tanto lamentarsi e piangerci addosso non risolve niente, anzi aumenta sempre di più il nostro sconforto. Mi hai detto “fittiamo una casa ammobiliata e sposami” perché la sera sei stanco di dovermi lasciare e tornare a casa tua, perché per te è importante condividere con me anche delle sciocchezze come poter apparecchiare la tavola insieme e preparare la cena, guardarci un film, coccolarci, darci tanti bacini e con questo freddo metterci sul divano abbracciati ,e poi metterci sotto le coperte insieme e risvegliarci insieme. Mi hai sempre detto che saresti rimasto sveglio una notte a guardarmi mentre dormo perchè ti faccio tenerezza soprattutto quando abbraccio il mio cuscino forte. Tutte cose bellissime che avverranno presto se non ci lasciamo andare. E la mia foto con il broncio che è riuscita davvero bene e tu hai messo come sfondo sul telefonino perché dici che ti mette di  buonumore… sei davvero dolce amore mio, ed io non voglio che tu perdi la tua voglia di vivere. Ricordo quando mi sommergevi di messaggi i primi mesi che stavamo assieme e mi dicevi che io e te eravamo una cosa sola, eravamo fatti per stare insieme e che il nostro amore era più forte di tutto. Allora? Non vuoi mica dirmi che hai smesso di crederci? Io ti amo, sei la persona più importante della mia vita. Senza di te sarei persa. Stringiamo i denti e vedrai che qualcosa di buono questa vita ce l’ha riservato pure a noi. Tutto si risolverà vedrai…