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150' anniversario Unità d'Italia

Post n°23 pubblicato il 17 Marzo 2011 da rzcucciolo67

L’ Italia si trovò ad essere divisa in tanti stati, molti dei quali sotto il dominio austriaco in cui vennero restaurate le antiche dinastie e agli inizi del 1815 essa era così divisa:

Regno lombardo veneto che comprendeva Lombardia e Veneto affidato ad un Vicerè austriaco.

Regno di Sardegna governato da Vittorio Emanuele I che aggregò Genova ed alcuni territori della Savoia.

Ducati di Modena e Parma affidati rispettivamente a Francesco IV d’Este ed a Maria Luisa d’Austria.

Granducato di Toscana dove ritornò Ferdinando III di Lorena.

Stato Pontificio che oltre al Lazio comprendeva anche Marche e Romagna ed era sotto il potere temporale del papa. 

Regno delle due Sicilie dove ritornò Ferdinando di Borbone.

Tale divisione politica e soprattutto il dominio dell’Austria creavano un forte malcontento tra la borghesia italiana che diede vita alla nascita di sette segrete quali la Carboneria che , spinte da idealità ed aspirazioni diverse, cominciarono a diffondere idee di lotta contro il dispotismo e l’affermazione di regimi liberali e costituzionali oltre alla rivendicazione dell’identità nazionale. Nasce quel processo che portò all’unione dello stato italiano ed alla cacciata degli austriaci che va sotto il nome di Risorgimento e che si conclude veramente solo con l’annessione di Roma nel luglio del 1871. 

Le tappe dell’Unità d’Italia

1820-1821 - Primi moti carbonari che si verificarono dapprima a Napoli e poi in Piemonte dove i rivoluzionari chiedevano la Costituzione. Ferdinando e Carlo Alberto concessero una Costituzione sotto la spinta dell’esercito, ma in entrambi i casi la rivolte furono represse per l’intervento delle truppe austriache. 

1830-1831 -  Moti rivoluzionari a Modena ed a Parma, guidati da Ciro Menotti, repressi con l’intervento austriaco e francese. 

1831-1834 - Nascita della Giovine Italia guidata da Giuseppe Mazzini che sosteneva un programma unitario e rivoluzionario. Tentativo fallito dei Fratelli Bandiera che cercano di far insorgere la Calabria ma vengono fucilati nel vallonew di Rovito. 

1840-1843 - Nascita del partito neoguelfo con a capo Vincenzo Gioberti che sosteneva un programma federativo con una funzione preminente del papato. 

1846 - Elezione al pontificato di Pio IX che concede alcune riforme liberali quali la libertà di stampa e la nomina laici negli organi consultivi dello stato Pontificio. 

1848-1949 - Prima guerra di Indipendenza , che scoppia in seguito ai movimenti popolari del Lombardo Veneto. Venezia insorge contro l’Austria e proclama la repubblica Veneta, Milano durante le famose “ cinque giornate” costringe gli austriaci a ritirarsi sperando in un aiuto degli altri stati italiani per liberare l’Italia dal dominio dell’Austria. 

Carlo Alberto sotto la spinta dei democratici decide di intervenire riportando alcune vittorie a Goito e Pastrengo. 

La Toscana invia truppe e volontari che tengono impegnate le truppe austriache a Curtatone e a Montanara. 

Pio IX e Ferdinando II, non solo non appoggiano la guerra contro l’Austria, ma ritirano le riforme liberali concesse. 

Nel frattempo gli austriaci ottengono rinforzi, riconquistano il Veneto e sconfiggono i piemontesi a Custoza. 

Sconfitto di nuovo a Novara, Carlo Alberto abdica in favore del figlio Vittorio Emanuele II il quale firma con gli austriaci l’armistizio di Vignale che preclude la pace di Milano del sei agosto 1949. 

L’Austria e la Francia intervengono in Toscana e nello stato Pontificio, dove Pio IX era stato costretto a scappare ed era stata proclamata la Repubblica Romana, riportando i vecchi sovrani.

Venezia è l’ultima a cedere agli austriaci dopo una strenua resistenza, debellata anche da un’epidemia di colera. 

1852 - Cavour primo ministro Lo statista avvia il Piemonte verso una politica moderata, liberale e di inserimento nel gioco delle potenze europee. 

1858 - Accordi di Plombieres. Cavour e Napoleone III si incontrano a Plombieres per concordare un’alleanza in caso di guerra contro l’Austria e la futura sistemazione territoriale dell’Italia. Napoleone avrebbe appoggiato il Piemonte in caso di aggressione da parte dell’Austria in cambio di Nizza e Savoia. 

1859 – 1860 - II Guerra di Indipendenza . Cavour spinge l’Austria ad un ultimatum che, respinto dal Piemonte, porta l’Austria alla dichiarazione di guerra. L’intervento francese è immediato e gli alleati riportano le prime vittorie a Magenta, San Martino e Solferino.

L’Austria è costretta a ritirarsi dalla Lombardia, ma a questo punto Napoleone temendo un intervento prussiano in aiuto dell’Austria, firma un armistizio separato a Villafranca. 

L’Austria cedeva all’Italia la Lombardia ma conservava il Veneto, mentre nell’Italia Centrale l’insurrezione popolare aveva scacciato i vecchi sovrani e chiedeva l’annessione al Regno di Sardegna. 

Cavour mercanteggia con Napoleone III ed in cambio della cessione alla Francia di Nizza e Savoia, ottiene il consenso dell’imperatore alle annessioni. 

In Toscana ed in Emilia si tengono dei plebisciti grazie ai quali la Toscana e l’Emilia si annettono al Reno di Sardegna. 

1860 - Spedizione dei Mille Tra il 5/6 maggio Garibaldi parte da Quarto con circa Mille uomini per liberare l’Italia Meridionale con l’approvazione tacita di Cavour. Sbarca a Marsala e batte i Borboni a Calatafimi a poi a Milazzo, assumendo la dittatura della Sicilia in nome di Vittorio Emanuele. 

A settembre giunge a Napoli dove Ferdinando fugge e le truppe borboniche vengono sconfitte definitivamente al Volturno. 

A questo punto Cavour, per scongiurare un intervento francese in caso di attacco di Roma ad opera dei garibaldini, interviene militarmente. 

L’esercito piemontese entra nelle Marche, sconfigge le truppe pontificie a Castelfidardo e prosegue verso Napoli. 

Il 26 settembre Vittorio Emanuele e Garibaldi si incontrano a Teano e Garibaldi cede il comando ai piemontesi e si ritira a Caprera. 

1861 - Proclamazione del Regno d’Italia. Dopo aver sconfitto definitivamente i Borboni, il Regno di Sicilia viene annesso al Regno di Sardegna che ormai possedeva gran parte dell’Italia. Nel 1861 Vittorio Emanuele II diventa re d’Italia, un regno che comprendeva gran parte della penisola e dal quale rimanevano fuori il Veneto ed il Friuli , che verranno annessi nel 1866 con la Terza guerra di indipendenza, Roma che verrà annessa al regno nel 1870 con la Breccia di Porta Pia, e il Trentino e la Venezia Giulia per la cui annessione si dovrà arrivare nel 1918 alla fine del primo conflitto mondiale.

 

 

 
 
 
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