« Poesia di Gaetano ZingalesDa Sambasilio a Demenna »

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Post n°2885 pubblicato il 05 Giugno 2021 da gazimo08

 

Gaetano Zingales

Bastardo

Il mio zibaldone di racconti, poesie

e altro

 

Prefazione di Fabio Cannizzaro

 

Commenti di Nino Vicario

 

 

Giugno 2021


Perchè questo libro

..... e ringraziamenti

 

Parafrasando il Divino Poeta, "giunto , non più nel mezzo, ma alla non lontana fine di mia vita" - terzium non datur - ho voluto affidare "a futura memoria" alcuni momenti del mio lungo percorso ed anche altri vissuti: taluni descritti in prima persona, altri in terza persona singolare , per motivi di privacy ; altri ancora riguardano eventi che ho dovuto descrivere in chiave romanzata.

 

Ho voluto collocare lo stato dell'arte del coacervo disordinato di scritti e componimenti poetici in un mio immaginario "palazzo di vetro". Ci sono riuscito? Non lo so.

 

Il mio amico, il Professore Fabio Cannizzaro, che mi onora della Sua amicizia, paragona questa pubblicazione ad un Zibaldone moderno- con la Z maiuscola -.Troppo buono! Anche se è il mio poeta preferito, il paragone, calato ai giorni odierni, lo ritengo eccessivo riguardo al contenuto della bellissima opera del cantore dell' "Infinito". Quindi,si, un zibaldone , (con la "z" minuscola,), di racconti, di poesie ed altro.

 

I miei pochi lettori , che lo vorranno leggere, soprattutto giovani, e che ringrazio sin da adesso, in alcuni contenuti sapranno come può essere vissuta intensamente una vita, quale tra esperienze diverse, di lotta e di desideri, da parte di uno spirito libero, in momenti ispirati sempre dal perseguimento della verità ed accompagnati da umani valori che invadono, diversificando , la vita dell'uomo, nei vari stadi dei decenni che lo accompagnano, e che mi hanno accompagnato. Il titolo del libro, Bastardo, viene dato da un "appellativo affettuoso" che mi fu rivolto alla fine di una amorosa "singolar tenzone" da me vinta .

 

Il testo del libro può essere letto vestendo le vesti di lettore distaccato e senza pregiudizio, ma, in senso lato, per apprendere, tra l'altro, l'esistenza di un individuo, destinatario di molteplici intrecciarsi di eventi dove bisogna essere, a volte, bastardi; come i combattenti, perché in costoro c'è, per vincere, un pizzico di ribalderia. La quale diventa un valore aggiunto in una vita di lotte e di governo, in una vita di amori e di disamori, in una vita, dove per superare momenti drammatici, bisogna avere acquisito un carattere che abbia una componente che altri bastardi, di nome e di fatto, hanno costretto ad indossare. "A un curnutu , un curnutu e mezzu", si suol dire, in gergo nostrano. Ma i valori morali restano sempre integri quando sono fermi i principi di libertà e giustizia. Quella residuale particella di bastardaggine , in un individuo moralmente sano, è dominata dalla forza volitiva nel controllare i sentimenti.

 

Come prima detto, ho raccontato di storie, talune drammatiche, e reali , ma che ho dovute descrivere in chiave romanzata ed in terza persona singolare per salvaguardare la privacy dei protagonisti. I fatti, nella loro crudezza, sono realmente accaduti. Purtroppo!

 

Io sono convinto che il buonismo tout court, non porta da nessuna parte quando si ha da fare con persone, che si trasformano in nemici in armi che prefiggono obiettivi di non trasparente messa in conto, la cui azione, cioè, distruggerebbe moralmente il soggetto aggredito.

 

Ho amato, nei lunghi anni della mia vita, e nel girovagare in svariate città, diverse volte; qualcuna, scusate il francesismo, è andata puttane. Ma l'ultima donna che ho amato è stata fonte di ispirazione profonda, anche poetica, che alla fine, per la tragedia improvvisa , ha lasciato in me un vuoto profondo.

 


 

Ringrazio Fabio Cannizzaro per essere entrato nel profondo del mio essere attraverso la puntualizzazione brillante nel commentare il mio vissuto e nell'apprezzamento culturale dei diversi componimenti, in prosa ed in versi.

 

Un altrettanto ringraziamento va al giornalista, il Dr. Nino Vicario, della cui amicizia Egli mi onora. I suoi commenti ai miei liberi versi, taluni scritti con i cosiddetti "voli pindarici" non credo meritino che possano conferire alla mia persona lo stato di poeta, malgrado la convinta affermazione di Nino. Sono stati d'animo, ispirati, ed esternati in modo diverso dall'usuale scrivere in prosa. Gaetano Zingales

 

 

Questo era il mio

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Longi e la sua storia in

breve.

Perchè c'è bisogno

di socialismo

 

DAI "RACCONTI DEL CAVALIERE"



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Bastardo

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A Giò.

Il mio lungo percorso

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