La lavagna

LA PUPA E IL SECCHIONE

Stasera mi è capitato di vedere La Pupa e il Secchione su Italia 1.

C'era una ragazza bionda, una bella ragazza bionda, la "pupa", penso, seduta su di una scrivania. Le veniva mostrata la foto di un personaggio storico e lei doveva dirne il nome.

Nulla di eclatante, le immagini che ho visto erano quelle di Gandhi, di Hitler e di Chaplin. Ora capisco che, davanti ad una telecamera, una persona può andare in tilt e non riuscire a dare la facilissima risposta ad una domanda da prima-seconda elementare; ma la signorina in questione era a proprio agio dinanzi alla telecamera, ostentava uno studiatissimo accavallamento delle gambe e sorrideva divertita, eppure è riuscita a dare le risposte giuste solo con gli spasmodici suggerimenti del conduttore.

Passi che uno non conosca Gandhi, ammettiamolo per assurdo. Passi che non si riesca a riconoscere Chaplin anche se vestito da Charlot.... ma, diamine, che non si riconosca Hitler mi pare davvero il massimo! E non per una questione politica ma per una squisitamente storica.

Per questo sono giunto alla conclusione che la signorina interrogata non potesse dare la risposta giusta per una questione contrattuale: il programma si chiama "La pupa e il secchione", e le pupe devono ricalcare il modello delle ignoranti, delle oche! Anche se oche non sono.

Un'altra, sempre bionda, non è riuscita a riconoscere Saddam Hussein....

Ora mi chiedo: è mai possibile che i produttori del programma, il direttore di rete, il presidente di Mediaset pensino che i telespettatori si bevano una cosa del genere?

Forse la cosa migliore è cambiare canale, in questo modo l'audience cala, gli spazi pubblicitari iniziano a valere di meno e quindi il programma viene cancellato.

La nostra forza sta nel telecomando, usiamola per non farci trattare così.

ZAPPPPPPPPPING!

pasquale