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Post N° 33

Post n°33 pubblicato il 16 Dicembre 2008 da asroma4ever_2008

Conti: Avanti senza acquisti
GIANLUCA PIACENTINI
«A gennaio non prenderemo nessuno, abbiamo un gruppo di ragazzi che stanno recuperando dagli infortuni, mister Spalletti non vuole nuovi giocatori». La rivelazione è di Bruno Conti alla Domenica Sportiva e mette fine a tutte le chiacchiere relative al prossimo mercato invernale. Che, secondo le parole del direttore tecnico romanista, non porterà giocatori nuovi a Trigoria. Così vuole Spalletti, che nei giorni scorsi ha reso pubbliche altre sue priorità. Prima fra tutte, il rinnovo di alcuni contratti di calciatori importanti per il Progetto. «Mai parlato di mercato - le parole del tecnico sabato in conferenza - ho detto che a me stanno bene questi calciatori qui, e secondo me ci sono delle priorità prima di parlare di mercato. Ci sono delle cose da fare che farebbero crescere la squadra e che diventano più importanti di un calciatore. Bisogna mettere a posto quelle situazioni che ci hanno dato la possibilità di crescere». Totti, Juan, Mexes, Aquilani, Pizarro, Cassetti, Perrotta, Panucci, Taddei, sono in attesa di una chiamata da parte della società. Una chiamata che finora non è arrivata. Non solo rinnovi però, perché le richieste del tecnico sono andate oltre le situazioni strettamente legate allo spogliatoio e si sono spostate sul fronte dell’organizzazione societaria. «Va bene lo stadio, ma Trigoria deve aprire agli sportivi. Ci vuole una tribunetta dove ogni tanto fare entrare i tifosi e farli stare a contatto con i calciatori. Sono investimenti da fare. Le strutture nostre devono essere complete e totali perché nessuno abbia alibi». Nessun alibi quindi per Spalletti, che ieri sera al Teatro Anfitrione ha partecipato alla cerimonia di consegna dei riconoscimenti “Una città in comune”. e che ha voluto rendere omaggio alla famiglia Sensi. «Hanno fatto il bene mio ma anche il bene della città».
 Bruno Conti  ha voluto ringraziare i tifosi giallorossi, che nel periodo peggiore sono rimasti vicini alla squadra. «La nostra forza sono stati i tifosi, hanno sempre incoraggiato la squadra, a parte poche eccezioni. Abbiamo un pubblico stupendo. Le tensioni a Trigoria le hanno create una ventina di persone con un lancio di uova ma il pubblico ci è sempre stato vicino e ci ha aiutato. Fino al derby c’era preoccupazione, sarebbe stato complicato non vincere. Sembra una stagione simile al primo anno di Spalletti, quando infilammo tutte quelle vittorie consecutive. Non potevamo essere diventati dei brocchi all’improvviso, all’inizio c’è stata difficoltà anche per tutti quegli infortuni. C’era preoccupazione, ci si chiedeva il perchè di quei risultati e Spalletti non ha mai avuto a disposizione alcuni giocatori importanti. Io penso che questo gruppo ci darà grande soddisfazione». Anche grazie ai giocatori arrivati nel mercato estivo, che è stato rivalutato dopo i miglioramenti di Riise e l’esplosione di Menez e Julio Baptista. «Dopo una serie di infortuni iniziali adesso vediamo le sue potenzialità - ha detto Conti riferendosi al brasiliano - al di là del ruolo ci dà una grossa mano dal punto di vista fisico. siamo contenti. A lui piace partire da dietro, può fare la punta ma partire da dietro a lui piace molto di più». Venerdì ci saranno i sorteggi di Champions, Conti non si sbilancia. «Essendo io l’ambasciatore della finale di Champions e dovendo fare il sorteggio è troppo facile dire chi vorrei pescare, se lo Sporting o il Lione. L’importante è come ci si arriva. Abbiamo dimostrato di potercela giocare con tutti, dal Cluj al Chelsea».
 Concetto ripreso da Luciano Spalletti, che ieri al Tg2 ha messo in fila gli obiettivi stagionali. «La finale di Champions per noi è un traguardo, dobbiamo far vedere che è molto ambito. In campionato dobbiamo forzatamente ambire al quarto posto. Stiamo assistendo a un campionato interessante, perchè non ci sono risultati scontati. Una cosa molto interessante è legata al fatto che gli arbitri fischiano molto meno rispetto agli altri anni. All’ inizio abbiamo stentato, ma da questo periodo buio siamo usciti ancora più uniti: Roma-Chelsea è stata una partita determinante per la nostra stagione. La Juve? Ranieri ha fatto un buonissimo lavoro, con Del Piero e Buffon ha ricreato lo stile Juve. Il Milan? Ha ancora delle possibilità, ma la perdita di Gattuso è stato molto pesante. L’Inter è la squadra più forte ma ci sono ancora spazi per altri. Il recupero di Juan e Mexes ci ha dato grande equilibrio e forza. Totti? Lui per noi è l’ossigeno».

 
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