Blue flames

La vera differenza

Cosa nella vita conta veramente? Cos'è che alla fine della giornata ti fa sospirare contento? Qual'è la necessità Primaria del mattino? potrebbe essere l'amore,la passione, non il problema ma la soluzione, qualcosa che non passa da un giorno all'altro e matura in convinzione, potrebbe essere una promozione, si insinua nel cranio quella voglia di una missione, dove in prima linea sei tu con ogni tua contraddizione, un'emozione data da una complicata situazione alla quale per tenacia o cervello si arriva ad una struggente conclusione, sottile come odore di erba, vogliosa come riccioli neri di colei che si è avvolta sconvolta nella tua coperta, dopo aver toccato il cielo insieme a te nella notte eterna, ciò che però cambia è che la vita in ogni sua metamorfosi dev'essere assorbita, non colpita, ascoltata e amata non ,come fa chi è chiuso, ignorata, solo così arriverai a sera e capendo di non esserne deluso.   

IL PERIODO

In questo periodo dell'anno è sempre così, la settimana lezioni, il week end le sbornie, la ritmicità è agonizzante, trovo rifugio nella musica, ieri sera sono stato ad una jam session ad un pub di malborghetto, situazione interessante, la gente sa suonare, la birra è ottima e c'è rispetto tra i partecipanti all'improvvisazione, era un pezzo che non ci andavo e per fortuna non è cambiato di una virgola. Il resto è poco, si legge, si sbandiera, si fanno allenamenti di basket. E' questo il periodo piu' difficile per gestire al meglio il tempo, ti rendi conto che è il tram tram a dettarti il ritmo, non è una volontà tua, ma una serie di eventi ai quali devi esserci. Credo che l'importante sia avere una valvola di sfogo e anche in questo caso l'arte arriva a salvarti, ti tinge di un colore e ti estrania dalla monotonia.

comunicato n° 0

Una nuova minaccia sta per arrivare CLini cominciate a tremare!

Il Pueblo si sta per unire, la vostra tranquilltà sta per finire!

FRIDAY NIGHT BLUES

Così decidiamo di partire. Lei dice "cazzo il concerto cominciava mezz'ora fa!"
"Non ti preoccupare, la strada è rapida, il concerto non è ancora cominciato, lo sento". Lei sorride e annuisce. La mia auto scheggia tra le vie della città fino all'ultima rotonda. Imbocco l'autostrada poi esco per prendere la super. La nebbia ci avvolge come una tempesta di sabbia, rallento, lo stereo esplode hendrix, abbasso il volume, sembra che l'intero universo abbia abbassato la manopola dell'intensità di parecchie tacche, accendo una sigaretta per rimanere calmo, lei mi guarda e decide che è un'ottima idea, fa lo stesso e si appoggia tranquilla al sedile, ogni tanto le lancio un'occhiata, è incredibile come le donne a volte riescano a rimanere calme e come invece altre volte si scaldino per la minima stronzata. Come una pubblicità cibernetica appare nel magma candido il cartello che chiama l'uscita per il locale, tiro un sospiro, lei ha alzato il volume sulla rapsodia boema, dopo pochi minuti si materializza il locale, parcheggio, scendiamo. Il posto è ancora chiuso, m'incazzo, lei ride,
decido di farne una, appiccio, non è decisamente ciò che ci aspettavamo, lei la getta nel fosso, decidiamo di unirci alla combriccola da poco giunta. Davanti all'entrata aspettiamo, due cazzate poi si apre la porta ma l'unica cosa che esce
è il braccio del butta fuori che segna 5. Entriamo nei secondi cinque, un drink poi il gruppo attacca: il suono è forte, dosato, arriva dritto al cuore, la mia mente comincia a viaggiare, non è il mio genere, ma non riesco a smettere di pensare,
anche lei è presa, batte il ritmo col piede. Il gruppo conclude, i complimenti, drink, sigaretta, poi attacca l'altra band, sono ancora preso dal vortice emotivo, non riesco ad apprezzare il più frivolo ska, mentre il gruppo comincia ad agitarsi,
arriva anche la fase EVRIBEDI, appoggiato al bancone la vedo ballare muovendo i riccioli ondeggianti. Dopo un altro drink torna dalla pista e decidiamo di partire, discorsi intensi, ultima sigaretta, saluti, poi via verso hemingway.
Mentre percorro la strada che porta al paese non riesco a togliermi dalla testa quel viso pulito, quel cantare emotivo e sorridere. E' andata più o meno così venerdì sera.  

VEDO LO STRISCIONE DI FINE SESSIONE

BARTALI - Paolo Conte

zazarazaz zazarazaz zazararazaraz zaz zaz zaz

Farà piacere un bel mazzo di rose,

e anche il rumore che fa il cellophane,

ma un birra fa gola di più, in questo giorno apiccicoso di cauciù,

sono seduto in cima a un paracarro e sto pensando agli  affari miei,

tra una moto e l'altra c'è un silenzio, che descriverti non saprei

Oh quanta strda nei miei sandali, quanta ne avrà fatta Bartali

quel naso triste come una salita, quegli occhi allegri da italiano in gita,

e i francesi ci rispettano, che le palle ancora gli girano,

e tu mi fai: " Dobbiamo andare al cinema" e al cinema vacci tu!

zazarazaz zazarazaz zazararazaraz zaz zaz zaz

E' tutto un complesso di cose, che fa si che io mi fermi qui,

le donne a volte si sono scontrose, o han solo voglia di far la pipì,

e tramonta questo giorno in arancione, e si gonfia di ricordi che non sai,

mi piace restar qui sullo stradone, impolverato se tu vuoi andare vai,

E vai che io, sto qui aspetto bartali, scalpitando sui miei sandali,

da quella curva spunterà, quel naso triste da italiano allegro,

tra i francesi che s'incazzano, e i giornali che svolazzano,

c'è un pò di vento, abbaia la campagna, c'è una luna infondo al blu

ratarata ratata ratarataratata raratara rrarratara rrarratarataratarata

tra i francesi che s'incazzano e i giornali che svolazzano,

e tu mi fai: " dobbiamo andare al cinema" E AL CINEMA VACCI TU!

zazarazaz zazarazaz zazararazaraz zaz zaz zaz