"NARRARE è RESISTERE"
Post n°201 pubblicato il 02 Maggio 2009 da libera_voce
ARTICOLO DI VALERIO LUCARELLI Ancora una volta i nostri politicanti hanno fatto del loro meglio per svilire il senso e l’importanza del 25 Aprile. Ribadendo che per loro il potere è l’unico valore condiviso. Mentre Berlusconi e Franceschini seguivano precise strategie comunicative, in tante parti del Paese si conducevano percorsi ricchi di silenzio, coraggio e dignità. Come a Scampia, terra sconsacrata da stereotipi che rischiano di annullare qualsiasi tentativo di riscatto sociale. Certo, i problemi a Scampia non mancano. Può persino succedere di morire senza motivo. Come è successo ad Antonio Landieri, mentre giocava a bigliardino con gli amici. Era il 6 novembre 2004 e da allora Antonio insegue ancora giustizia. Perchè quella morte, la morte di un ragazzo con una grave paralisi fin dalla nascita, fu subito etichettata come un regolamento di conti. Da allora mille iniziative sono fiorite per difendere la sua memoria. Tra queste anche un concorso letterario, giunto alla sua seconda edizione. Tanti racconti da tutta Italia ne hanno decretato il successo. I migliori arricchiranno la collana I pizzini della legalità. Sabato 25 Aprile a premiare i racconti c’era anche la mamma di Antonio. Ne ha dovuti buttare giù di bocconi amari dopo la morte del figlio. Ha dovuto persino spiegare che No, alla loro famiglia non ci pensa la camorra, perché lui non c’entrava niente con quelli là. Avrebbe dovuto pensarci lo stato. Non lo ha fatto. A Scampia però, il suo ricordo è vivo. |
OGGI 30 APRILE MORIVANO... Giustino Perna (30 aprile 1999),assicuratore,ucciso per una vendetta trasversale nell'ambito della faida di Pianura. Rosario Di Salvo (Bari, 16 agosto 1946 – Palermo, 30 aprile 1982) è stato un politico italiano. Rosario Di Salvo nasce a Bari il 16 agosto del 1946, trasferitosi a Palermo sposa nel 1970 Rosa Casanova. Subito dopo le nozze emigra con la moglie in Germania, ma le difficoltà costringono i due a tornare in Sicilia dopo neppure un anno. Al rientro Rosario, insieme a Rosa, si iscrive al Partito Comunista, nella sezione Noce di Palermo, dopo un lento processo di maturazione politica che l’aveva portato a vivere pienamente la lunga stagione delle battaglie politiche e sindacali. Entra a far parte dell’apparato tecnico del partito. Viaggia moltissimo, si sottopone a un ritmo di vita molto faticoso, vive lunghe giornate con impegno e passione al fianco dei leader del partito. Con Achille Occhetto in particolare, divenuto segretario regionale, sviluppa un legame molto solido, costruito nei numerosi viaggi per partecipare ai dibattiti che si svolgevano in molte città della Sicilia. Alterna il lavoro per il partito con l’occupazione come contabile in una cooperativa di agrumi. Ma il lavoro d’ufficio non fa per lui. Così lascia la cooperativa e si impegna a tempo pieno nei frequenti viaggi con i compagni del Comitato regionale. Contemporaneamente Pio La Torre, lascia la segreteria nazionale del partito e torna in prima fila alla guida delle lotte nella sua Sicilia. Basta il primo viaggio insieme per stabilire tra Pio e Rosario un’intesa molto forte e coinvolgente. Questo dirigente che viene dalla gavetta così schietto e sincero, entusiasma Rosario che non perde occasione per additarlo ad esempio. Con Pio La Torre, la lotta alla mafia, per la pace, per una Sicilia produttiva, vivono una nuova e feconda stagione. Comiso diventa il punto di riferimento di migliaia di pacifisti che non si rassegnano all’istallazione dei missili nucleari americani. Si avvia la raccolta di un milione di firme. Rosario è attento, partecipe, entusiasta. Il quattro aprile del 1982 è nuovamente a Comiso per la sua Il 30 aprile 1982 un vero e proprio commando mafioso è in via Turba, un “budello” dove ci si passa appena, vicino la federazione del partito. Rosario è al suo posto come sempre, al fianco di Pio. Tira fuori la sua arma e spara. Per difendere un’ultima volta il suo segretario regionale. l'ultima marcia che vede insieme cattolici e comunisti, socialisti e pacifisti di ogni credo. Cresce un grande movimento ma contemporaneamente aumentano i rischi.Rosario e Pio ne sono consapevoli. ...E NOI LI RICORDIAMO |
Post n°199 pubblicato il 28 Aprile 2009 da libera_voce
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Post n°198 pubblicato il 28 Aprile 2009 da libera_voce
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VODISCA presenta … PREMIO “ANTONIO LANDIERI” Cerimonia di Premiazione Sabato 25 aprile, ore 17,00, presso il centro territoriale Mammut (Piazza dei Grandi Eventi – Scampia) Interverranno: La famiglia Landieri, L’associazione Vodisca, la professoressa Daniela Lucarelli e il gruppo rap Arancia Meccanica. In tale occasione la famiglia Landieri, presenterà alla stampa la lettera che verrà inviata al Presidente della Repubblica e alle più alte cariche dello stato, per esprimere il proprio dissenso sul caso Landieri, giovani dimenticato dalle istituzioni e attualmente non riconosciuto come vittima di camorra. Durante la manifestazione sarà presentato il singolo “Da ajere a Oggi” canzone dedicata alla vittima di camorra, scritta e cantata dagli Arancia Meccanica. Inoltre saranno consegnate alle istituzioni le firme raccolte in tutta Italia, per intitolare una strada del quartiere Scampia, ad Antonio Landieri. A seguire dalle ore 19, proiezione del film “I 7 fratelli Cervi” di Gianni Puccini, per celebrare la “Giornata della Liberazione”. Il Premio Antonio Landieri, giunto alla sua seconda edizione, è uno dei pochi concorsi letterari che resiste nelle periferia a nord di Napoli. Concorso creato e gestito da giovani del quartiere di Scampia, con l’intento di ricordare una vittima di camorra. Quest’anno i racconti vincitori verranno pubblicati nella collana “I pizzini della legalità” Coppola Editore. (Per ulteriori info sui pizzini www.pizzinidellalegalita.135.it). Abbiamo scelto come data per la cerimonia di premiazione proprio il 25 aprile, perché oggi la vera oppressione è rappresentata dallo potere criminale dei clan. La classifica finale del Premio “Antonio Landieri” è reperibile sul sito www.liberavoce.135.it Per ulteriori info Lena 3384384615 - Rosario 3283842929 Oppure vodisca@gmail.com |
GRADUATORIA FINALE DELLA SECONDA EDIZIONE DEL PREMIO "ANTONIO LANDIERI" SEZIONE GENERALE 1 COME E’ GIUSTO CHE SIA 81 2 MANUELA SENZA LA E 75 3 UN GEROGLIFICO INCOMPRENSIBILE 73 4 IN NOME DELLA LEGGE 72 5 IL PRANZO 71,5 6 SONO PEZZI DI CUORE 68,5 7 I MODI DEL SUD 65,5 8 RITA 63,5 9 APPLAUSI 60,5 10 VIVI, BAMBINO MIO 58 11 LO SPAZIO TEMPORALE 57,5 11 SALVATORE GIULIANO E LE SUE VITTIME 57,5 12 IN RELIGIOSO RUMORE 57 13 GRAZIA 56,5 14 LORO SONO MORTI PERCHE’ NOI … 52 15 OPPORCI ALLO STATO LIBERO 48 16 LA PROVA 46,5 17 IL SOGNO DI EZEQUIEL 42,5 18 IO SONO MAFIOSO 39,5 19 IL CORAGGIO DI UN PM CONTRO… 32 20 IL MERIDIONALISMO 20 SEZIONE POPOLARE 1 COME E’ GIUSTO CHE SIA 81 2 IN NOME DELLA LEGGE 69 3 I MODI DEL SUD 63,5 HANNO VOTATO: Stefania Landieri, Daniela Lucarelli, Flavia Trapani, Manuela Trapani, Domenico Rossi, Don Andrea Mancini, Daniela Iennaco, Marina Dammacco, Andrea Zummo, Domenico Cipolat, Salvatore Coppola, Mario Gelardi, Presidio di Carmagnola, Enzo Cascini, Fabio Giuliani, Andrej Longo, Aldo Rapè, Aldo Bifulco, Luna Ambrosino, Patrizia Palumbo, Paolo Domeniconi |
OGGI, 21 APRILE, MORIVA ... Paolo Borsellino, imprenditore ed omonimo del giudice Paolo Borsellino. Ucciso da Cosa Nostra il 21 Aprile 1992 ...E NOI LO RICORDIAMO ARRETRATI 31 MARZO Renata Fonte (Nardò, Lecce, 10 Marzo 1951 – Nardò (Le), 31 marzo 1984) è stata una politica italiana. Consigliere del comune di Nardò (Lecce) eletta nelle fila del Partito Repubblicano Italiano (PRI). Il 31 marzo 1984, con tre colpi di pistola, venne assassinata perché si oppose alla lottizzazione del parco naturale di Porto Selvaggio (Nardò). E', insieme ad altri eroi, una vittima della crudeltà mafiosa.Su di lei è stato girato nel 1988 un film, La posta in gioco, di Sergio Nasca, interpretato da Lina Sastri, Turi Ferro e Vittorio Caprioli. Francesco Marcone direttore dell’Ufficio del Registro di Foggia, ucciso dalla Sacra Corona unita il 31 marzo 1995. A lui è stata dedicata una Scuola di Pubblica Amministrazione di Capitanata
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Post n°193 pubblicato il 21 Aprile 2009 da libera_voce
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Post n°192 pubblicato il 20 Aprile 2009 da libera_voce
LETTERA DI SALVATORE BORSELLINO Erano le tre di notte ai primi di marzo di quest'anno, a Palermo. Mi
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