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Post n°146 pubblicato il 24 Maggio 2010 da rosebud1975
Cercasi: appartamento Roma. Lavoro Roma. La ricerca continua, zingara anche in questo, due passioni e mal di vivere. Inquietudine dei miei anni che passano e rimangono sempre gli stessi. Perchè proprio a me? Da una parte vorrei essere nei miei canoni, tranquilla creatura senza l'ansia di vivere e di dover dimostrare a se stessa qualcosa. Basterebbe un lavoro normale. una casa normale, un tran tran normale....e invece sempre alla ricerca...fatto sta che sono di nuovo nel mio ennesimo inizio ed ho bisogno di un lavoro e di una casa, perchè ancora la mia passione da vivere non mi dà....e vabbè continuiamo...ricerca su ricerca....fari e luci.
E poi, umanità. Ci provo in tutti i modi a starti vicino, l'hai chiesto tu alla fine. Amica, confidente, amante, i ruoli si sono confusi. Mi avvicino al tuo corpo per lasciarti dare calore, chissà se l'hai capito. Provo con la dolcezza a tirarti un po' fuori dal tuo buio per farti capire che hai bisogno di altro. A volte ti vedo annaspare e ti tendo la mano, non voglio lasciarti cadere così... non si fa, una mano va sempre tesa. Due giorni insieme anche io avevo bisogno di staccare un po' e la tua presenza era sfumata per cui ok.... va bene così. Un letto e poche parole condivise, sai anche essere gentile. Sei anche riuscito ad arginare il mio malumore, ieri sera a cena fuori, cena con un amico... ti avevo detto che non volevo sentire parlare di lavoro, che volevo staccare un attimo, è da marzo che sono sottopressione, per tutto, per questo lavoro, per la casa, per un lavoro che non ho, per una vita, la mia che va a zig zag e tu sai poco perchè non mi va di dirtelo...solo ti ho chiesto non parliamo del film....e preciso preciso mi chiedi proprio quello che non dovevi chiedermi....complimenti...sei riuscito a farmi smettere di mangiare ...cosa tra l'altro difficilissima....mi hai rabbuiato l'umore...Silenzio.... l'ultimo bicchiere di birra. Andiamo. Ho infilato il cappotto mentre tu te ne stavi ancora seduto. Ho preso la borsa. Senza guardarti. Non ti ho aspettato. Sono andata a pagare il conto. Siamo usciti. In silenzio. Tutte le bestemmie che il mio silenzio urlava. A casa, nella casa che per obbligo ci siamo trovati a condividere. Ancora una domanda. Sei recidivo sai? Buonanotte. |
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