Se son fiori . . .

Post N° 440

Non ho più male.
Un tempo mi facevo mangiare dal nervoso ogni volta che avevamo una discussione.
Un tempo le discussioni capitavano, e capitavano saltuariamente, accendendoci entrambi su argomenti comuni ma visioni diverse.

Oggi non è più così.
Hai chiesto a me [cosa ti sta succedendo?], senza renderti conto che tu ti infiammi con tutti allo stesso modo.
Senza neanche accorgerti che ogni tanto, proprio per ciò che sono per te, corro in tuo aiuto cercando di mettere delle "toppe" ai tuoi atteggiamenti aggressivi.

Eppure, io ti ho seguito in tutto.
Io ti seguo in tutto.
Sembra essere una colpa occuparmi di ciò che ti occupi tu ma di farlo usando la mia testa e non lasciando che tu decida per me.

Mi parli di rispetto senza neppure accorgerti che mi ferisci in continuazione.
Senza neanche ricordarti quanto mi hai ferita, senza neanche chiederti se quelle ferite siano del tutto ricucite, colpendo sempre lì, sempre nello stesso punto, infilandoci le dita per riaprirle a forza a volte.

So che non te ne rendi conto, è per questo che ho deciso di non stare più alla tua tavola, rischierei di farle esplodere un giorno e mostrarti tutto quello che i tuoi occhi non hanno mai voluto vedere.

Ed allora, saresti solo.