Se son fiori . . .

finisco l'invasione copia-incollando la boota e risposta al mio post.29: Da un'altra parte mi ha risposto tale pippobaudo Caro Rude, ho letto le tue elucubrazioni sul matrimonio e sulla tua visione della gioventù e della vecchiaia. Leggo dal tuo profilo che praticamente rivendichi la tua scelta fatta ormai 22 anni fa. Bravo! E soprattutto coraggioso. Ma non credo che al giorno d’oggi si possa estendere alla società intera quello che “singolarmente” è stata una tua scelta. Vedi c’è differenza tra nascere in Italia o in Africa, perché se tu vivi in Africa dove si nasce, non si va a scuola, s’inizia a lavorare a 12 anni, a 16 ci si sposa, a 20 si anno quattro figli… ma a 45 (bene che ti vada) si muore! Allora si che uno a 30 anni è di mezza età! Ma se tu, come peso, vivi in Italia, allora il discorso è diverso. Già perché in Italia si nasce, si studia mediamente fino a 27 anni (analfabeti esclusi), ci si gira un po’ intorno per capire com’è la vita e poi, chi lo ritiene opportuno, si fa una famiglia. Inoltre dato che hai dei figli grandi, penso che tu sappia quanto costi mantenerli e non credo che sia da biasimare chi prima di procreare cerca di non essere un morto di fame. Già perché al giorno d’oggi quelli che sono al di sotto della situazione che tu hai così bene descritto, rasentano (sempre in Italia) la soglia della povertà. Prova a dire ad un ragazzino d’oggi che non puoi comprargli le cosettine firmate che i suoi amici indossano… io conosco persone che si sono sentite dire dai propri figli: “cosa mi hai messo al mondo a fare se non te lo potevi permettere”, non credo che faccia piacere. Altro che due cuori e una capanna… sai quanti avvocati lavorano su questi “giovani, coglioni, arroganti, presuntuosi, precari, sfacciati, insicuri e INNAMORATI PAZZI”? molti! Già, perché quando l’amore si assopisce ed i problemi della vita (quella vera non quella delle favole che hai descritto tu) si sommano, allora si che ci si odia. Quando per te “giovane, coglione, arrogante, presuntuoso, precario, sfacciato, insicuro e INNAMORATO PAZZO” la vita diventa un inferno perché non arrivi a fine mese per mantenere la famiglia ed il tuo amico single “vecchio, razionale, avido…” ti passa davanti con la sua (seconda) automobile, per andare a divertirsi, probabilmente ti senti un po’ sfigato! E gli avvocati ingrassano… Inoltre, per tornare al tuo concetto di giovane e vecchio, tu forse sei legato a concetti un po’ arretrati. Oggi un ragazzo, che come abbiamo detto studia fino a 27 anni, andrà in pensione a 65, ed ha un’aspettativa di vita di 83 anni, ben diversa dall’africano di cui sopra, indi secondo il mio (e mi sembra non solo mio) modo di vedere, a 30 anni non ci si può considerare vecchio! Quindi il tuo pensiero posso condividerlo se rapportato all’Africa o all’Italia del ‘900 non a quella del 2006! Non sarà che per fare tutto da giovane tu, che alla tua età in questa società, sei poco più che un ragazzo, ti senta vecchio prima del tempo? Già perché le cose che avresti dovuto fare a 20 anni ormai non puoi più farle e quelle che gli altri fanno a 40 tu le hai già fatte a 20… io penso che sei tu ad essere un po’ anacronistico e non il figlio dei tuoi amici che si è appena sposato. E poi, quanti “giovani, coglioni, arroganti, presuntuosi, precari, sfacciati, insicuri e INNAMORATI PAZZI” conosci che lo sono rimasti fino a che morte non li ha separati? Quanti di questi “giovani, coglioni, arroganti, presuntuosi, precari, sfacciati, insicuri e INNAMORATI PAZZI” arrivati alla mezza età (cioè i 30 anni di cui parli tu) non si sono fatti la “Polacca” di turno? Te lo dico io, pochi! Perché in un mondo di opportunità, le esperienze chi non le fa prima le fa dopo… e allora nella capanna di cuori ne cominciano ad essere tre, quattro, cinque… più quelli che porta l’altro. E allora permettermi di essere d’accordo con coloro che si arrendono all’amore con qualche certezza in più… chiaramente in Italia e nel 2006.