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Sono passati 86 anni dal quel lontano 21 gennaio quando al teatro S. Marco di Livorno un folto gruppo di delegati usciti dal Partito Socialista, fondarono il Partito comunista d’Italia. Esattamente tre anni e due mesi dopo la Rivoluzione d’ottobre. Dunque un partito figlio legittimo ed espressione dei “dieci giorni che sconvolsero il mondo”, e membro a pieno titolo delle terza Internazionale, come lo sono stati tutti i partiti comunisti fondati negli anni 20 in molte regioni del pianeta. E’ appunto in quegli anni che lo “spettro” evocato da Marx nel 1848 si materializza e diventa l’animatore possente di un movimento operaio maturo che, con la sapiente regia creativa di Lenin, dilaga e fa barcollare, per la prima volta nella storia, i santuari del potere imperialista.
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Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai Lisbona, 10-12 novembre 2006 Comunicato stampa conclusivo La documentazione completa sull’importante riunione, a cui hanno partecipato con propri rappresentanti ben 63 partiti, è reperibile in da http://www.pcp.pt/index.php?option=com_content&task=view&id=6822&Itemid=287 e http://www.solidnet.org La versione in inglese del comunicato emesso al termine dell’Incontro di Lisbona è stata tradotta dal Centro di Cultura e Documentazione Popolare per www.resistenze.org 1. Un incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai si è tenuto a Lisbona, il 10, 11 e 12 novembre 2006, sul tema “Pericoli e potenzialità dell’attuale situazione. La strategia dell’imperialismo e la questione dell’energia, la lotta dei popoli e l’esperienza dell’America Latina, la prospettiva del socialismo”. L’Incontro, che ha visto la partecipazione di 63 partiti e a cui 17 partiti che, per varie ragioni, non hanno potuto essere presenti, hanno inviato messaggi di saluto, ha messo in rilievo gli aspetti più rilevanti della situazione internazionale. Oltre ad avere espresso un forte allarme per le grandi minacce che caratterizzano il nostro tempo, ha manifestato la propria fiducia nella capacità dei popoli di costringere l’imperialismo a desistere dai suoi disegni egemonici e a realizzare nuove avanzate, sulla strada del progresso sociale, della pace e del socialismo. 2. L’Incontro ha rilevato la crescente acutezza della lotta di classe e sottolineato la necessità di intensificare la lotta contro il neoliberalismo e il neocolonialismo e contro l’offensiva dello sfruttamento da parte del grande capitale, che – attaccando i valori umani più elementari – è responsabile della regressione sociale, culturale e democratica. 3. E’ stato messo in evidenza che il neoliberalismo, il militarismo, la guerra e l’attacco ai diritti fondamentali, alle libertà e alle garanzie sono componenti inseparabili dell’offensiva del grande capitale e dell’imperialismo. La lotta per il dominio sulle risorse energetiche del pianeta è un fattore importante nella geopolitica dell’imperialismo, sia in termini di collaborazione che in termini di rivalità, come si può constatare in Europa, Medio Oriente, Asia Centrale, Africa e in altre regioni. Allo stesso tempo, i partecipanti hanno denunciato lo spreco di risorse energetiche dovuto ai consumi senza limiti che caratterizzano le società capitalistiche. 4. E’ stata presa in considerazione la necessità di intensificare la lotta contro il militarismo e la guerra; per il ritiro delle forze di occupazione dall’Afghanistan e dall’Iraq; per lo scioglimento della NATO e degli altri patti militari aggressivi; per la drastica riduzione delle spese militari che devono essere dirottate verso la promozione dello sviluppo; per l’eliminazione delle basi militari straniere. L’urgenza della questione del disarmo, e in particolare del disarmo nucleare, è stata ancora una volta evidenziata. 5. La generalizzazione degli attacchi contro i diritti fondamentali, le libertà e le garanzie dei cittadini appare una linea di tendenza particolarmente inquietante nella situazione internazionale. E’ stata condannata l’adozione da parte del Congresso USA delle pratiche della tortura e del terrorismo di Stato. I presenti all’incontro hanno lanciato un vibrante appello alla lotta in difesa delle libertà democratiche, contro l’avanzata dell’estrema destra, contro la xenofobia, il razzismo, il fanatismo religioso e l’oscurantismo, contro l’anticomunismo. Essi hanno espresso la loro solidarietà con i giovani comunisti Cechi, chiedendo il ripristino dei diritti della Gioventù Comunista Ceca. Hanno respinto i tentativi di criminalizzare le forze e i popoli che resistono allo sfruttamento capitalistico e all’oppressione imperialista. 6. I partecipanti hanno inteso valorizzare la crescente resistenza contro l’ingerenza e l’aggressione imperialista e hanno sottolineato l’importanza del rafforzamento della solidarietà con tutti i popoli che si trovano in prima linea in quella lotta. Essi hanno sottolineato il significato della forte resistenza che le forze di occupazione USA e NATO devono fronteggiare in Afghanistan e in Iraq. Sono state condannate le minacce contro la Siria e l’Iran, diventate particolarmente serie negli ultimi giorni. E’ stato richiesto il pieno rispetto della sovranità del Libano. I partecipanti hanno denunciato i crimini perpetrati da Israele in Libano e in Palestina, e la complicità dell’Unione Europea con gli USA, che porta la responsabilità per la situazione di repressione e catastrofe umanitaria a Gaza e nel West Bank. Essi hanno espresso il loro sostegno alla lotta per il completo ritiro di Israele da tutti i territori Arabi occupati nel 1967, nel rispetto delle relative risoluzioni dell’ONU, e la loro attiva solidarietà con l’OLP e il Popolo Palestinese nella lotta per l’instaurazione di un proprio Stato indipendente e sovrano sul territorio della Palestina. 7. Le concrete esperienze di lotta in paesi e regioni diversi hanno generalmente trovato spazio negli interventi, a conferma che i lavoratori e i popoli non intendono rassegnarsi e che, persino nelle attuali condizioni, conquiste di libertà nella direzione della sovranità e del progresso sociale sono possibili. Sono stati salutati i progressi delle lotte popolari e antimperialiste che stanno dilagando in America Latina e i processi di sovranità e cooperazione nella solidarietà che là hanno luogo. Solidarietà è stata espressa con Cuba socialista – rinnovando la richiesta di cessazione del blocco criminale imposto dagli USA -, con il popolo del Venezuela e la sua Rivoluzione Bolivariana, con il popolo della Bolivia e con altri popoli dell’America Latina e dei Caraibi. 8. L’importanza e l’urgenza del socialismo sono state in generale sottolineate. Dallo scambio di opinioni è emersa l’incapacità del capitalismo di fornire soluzioni ai problemi urgenti con cui si confrontano i lavoratori e i popoli, e sono state rilevate le minacce a cui il capitalismo espone il futuro del pianeta. Sempre di più il socialismo emerge come alternativa al capitalismo e come condizione per la sopravvivenza dell’Umanità stessa. 9. E’ stato messo in rilievo come l’attuale situazione internazionale renda particolarmente indispensabile rafforzare la cooperazione di tutte le forze progressiste e antimperialiste e, in particolare, quelle dei Partiti Comunisti e Operai di tutto il mondo. In tal senso, lo svolgimento di questo tipo di Incontri, è stato valutato come un’arena per lo scambio di informazioni, di esperienze, di punti di vista e per la possibile definizione di posizioni e iniziative comuni. E’ stata presa in considerazione l’importanza del fatto che ne venga garantita la continuità. Varie questioni, linee d’azione e iniziative per lo sviluppo della solidarietà e dell’azione comune dei Partiti Comunisti e Operai, come pure delle altre forze progressiste e rivoluzionarie, sono state proposte, in particolare: - Contro il militarismo e la guerra e in particolare per il ritiro delle forze di occupazione dall’Iraq; - Per lo scioglimento della NATO e l’eliminazione delle basi militari straniere; - Contro la strategia imperialista nel Medio Oriente e per azioni di immediata solidarietà con il Popolo Palestinese e per l’invio di missioni di solidarietà in Palestina e Libano; - Di solidarietà con il Venezuela Bolivariano, con la Bolivia e con Cuba Socialista, attraverso la promozione di una settimana di azioni comuni di solidarietà con questo paese; - Contro il revisionismo storico, la copertura del fascismo, e l’anticomunismo, mettendo in risalto date significative, come l’11 settembre in Cile; - Contro l’offensiva neoliberale scatenata per smantellare i diritti e le conquiste dei lavoratori, operando per rafforzare l’azione di massa e il movimento sindacale di classe e per difendere i lavoratori migranti; - Utilizzare la partecipazione ad eventi internazionali per tenere incontri e coordinare l’attività dei comunisti; - Stimolare la cooperazione tra i Partiti su base regionale e su questioni specifiche. E’ stato dato risalto all’importanza della battaglia delle idee nel nostro tempo. I partecipanti hanno messo in rilievo quanto sia necessario celebrare il 90° anniversario della Rivoluzione d’Ottobre con varie iniziative ed hanno espresso il loro appoggio al progetto di iniziativa internazionale da realizzarsi nella Federazione Russa. Il PCP ha informato della sua intenzione di promuovere un’iniziativa internazionale, a livello europeo, in coincidenza con la presidenza portoghese dell’Unione Europea, nel secondo semestre del 2007. 10. La data, il luogo e il tema per l’Incontro Internazionale del 2007 saranno decisi dalla riunione del Gruppo di Lavoro dei Partiti Comunisti e Operai, che avrà luogo in tempi adeguati, e saranno annunciati in una Conferenza Stampa. 11. L’Incontro ha approvato un “Appello contro il militarismo e la guerra, per la libertà, la democrazia, la pace e il progresso sociale” e una “Mozione di solidarietà con l’America Latina e Cuba”. 12. Questo incontro ha visto la partecipazione dei Partiti inclusi nella lista annessa a questo Comunicato Stampa. Lisbona, 12 novembre 2006 Incontro di Lisbona 10-12 novembre 2006: Partiti partecipanti Algerian Party for Democracy & Socialism, PADS Communist Party of Argentina Communist Party of Australia Democratic Progressive Tribune, Bahrain Workers Party of Belgium Communist Party of Bolivia WCP of Bosnia & Herzegonvia Communist Party of Brazil Brazilian Communist Party Communist Party of Britain New Communist Party of Britain Communist Party of Canada Communist Party of Chile Communist Party of China* Colombian Communist Party Communist Party of Cuba AKEL-Cyprus Communist Party of Bohemia & Moravia Communist Party in Denmark Communist Party of Denmark Communist Party of Finland French Communist Party* Communist Party of Macedonia Unified Communist Party of Georgia German Communist Party (DKP) Communist Party of Greece Hungarian Worker' Party Communist Party of India (Marxist) Communist Party of India Tudeh Party of Iran Iraqi Communist Party The Worker's Party of Ireland Party of the Communist Refoundation Party of the Italian Communists Peoples' Revolutionary Party, Laos Socialist Party of Latvia Lebanese Communist Party Communist Party of Luxembourg Communist Party of Malta Party of the Communists of Mexico Popular Socialist Party, Mexico New Communist Party of Netherlands Communist Party of Norway Communist Party of Peru (Patria Roja) Peruvian Communist Party Portuguese Communist Party Communist Party of Russian Federation Communist Workers Party of Russia - Party of the Communists of Russia New Communist Party of Yugoslavia Communist Party of Slovakia South African Communist Party Communist Party of Spain Communist Party of Peoples of Spain Party of the Communists of Cataluna Sudanese Communist Party Syrian Communist Party Syrian Communist Party Communist Party of Turkey The Party of Labour, (EMEP), Turkey Communist Party of Ukraine Union of Communists of Ukraine Communist Party, USA Communist Party of Vietnam * In qualità di osservatori |